Descrizione
Località Valico della Scheggia, Anghiari, Arezzo, Toscana
Data 26 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 6
Numero vittime uomini 6
Numero vittime bambini 1
Numero vittime uomini adulti 5
Descrizione: Il pomeriggio del 25 giugno una sparatoria tra una pattuglia tedesca e un gruppetto di partigiani si concluse senza spargimento di sangue.
Tuttavia nelle prime ore del 26 giugno del 1944 scattò una energica operazione anti-guerriglia nella zona tra la strada della Libbia e Montauto, nell'Anghiarese. I tedeschi notarono un bambino alla finestra che batteva le mani: scambiato il gesto infantile per un segnale concordato con i partigiani, lo colpirono con una raffica di colpi, causandone la morte. Frattanto presso la fattoria “La Speranza” il partigiano Sabatino Mazzi, ventiduenne di Giovi (Arezzo), venne catturato con indosso tre caricatori di munizioni. Poi, di primo pomeriggio, i tedeschi misero le mani su altri quattro giovani. Erano i monterchiesi Tommaso Calabresi, di 18 anni, Pasquale Checcaglini ed Enrico Riponi, entrambi di 19 anni, e Francesco Franceschi, di 20 anni. Si legge nella relazione germanica: «In loro possesso si trovavano […] munizioni italiane, bombe a mano, un fucile ed altri pezzi di equipaggiamento. Queste quattro persone, come pure il bandito trovato al mattino, furono impiccate ad una forca allestita». I giovani di Monterchi avevano appena deciso di unirsi ai partigiani e la mattina stessa erano passati per Anghiari per prelevare delle armi. La loro fu una morte orribile. La memoria tramandata afferma che, dopo averli torturati, verso le ore 8 di sera li impiccarono poco oltre il passo della Scheggia con fili di ferro su un tronco d'albero appoggiato a due colonne, finendoli a rivoltellate mentre agonizzavano. Prima di andarsene, i tedeschi appesero un cartello Ai piedi dei loro corpi è affisso un cartello che recita: “Banditi puniti, camerati sparate”, invitando quindi i commilitoni di passaggio per l'adiacente strada provinciale a sparare sui cadaveri oppure a non avvicinarsi e a farli seppellire dai “liberatori”. Qualche giorno dopo passò di lì un reparto di partigiani. Raccontò uno di essi: «In cima alla Libbia ci fermammo a staccare i cinque impiccati, fra i quali c'era il nostro compagno Sabatino Mazzi: lo seppellimmo nel piccolo cimitero di Colignola. […] Gli altri, per risparmiargli lo scempio delle soldataglie in transito, che scaricavano su quei poveri corpi i loro mitra, tagliammo le corde e li adagiammo per terra. Era l'unica cosa che potevamo fare». Le quattro salme, ormai in avanzato stato di decomposizione, dovettero essere bruciate dai soldati alleati al loro arrivo nella zona, ai primi di agosto.
L’eccidio precede di alcune ore l’arresto, da parte dei partigiani di Caciari, del sottufficiale von Gablenz (responsabile del comando della Koruck 594) e del suo accompagnatore, episodio ispiratore, secondo M. Geyer, dell’inasprimento delle misure repressive applicate nella zona dal comando tedesco.
Modalità di uccisione: impiccagione,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: sevizie-torture
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Gianluca Fulvetti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-11 23:23:39
Vittime
Elenco vittime
Calabresi Tommaso di Giuseppe, nato a Monterchi (Arezzo) il 27/01/1926 e ivi residente, celibe.
Checcaglini Pasquale di Nicola, nato a Città di Castello (Perugia) l\'11/12/1925, residente a Monterchi (Arezzo), celibe.
Franceschi Francesco di Angelo, nato a Monterchi (Arezzo) il 05/05/1924 e ivi residente, celibe.
Mazzi Sabatino di Donato, di Giovi (Arezzo), di anni 22, celibe.
Riponi Enrico di Alfredo, nato a Monterchi (Arezzo) il 23/03/1925 e ivi residente, celibe.
Tuti Italo, di 4 anni.
Elenco vittime civili 1
Tuti Italo.
Elenco vittime partigiani 5
Calabresi Tommaso.
Checcagli Pasquale.
Franceschi Francesco.
Mazzi Sabatino.
Riponi Enrico.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Anghiari, Valico della Scheggia
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Anghiari, Valico della Scheggia
Descrizione: Lapide con foto delle cinque vittime adulte.