San Vito di Leguzzano 21-9-1944
(Vicenza - Veneto)
Descrizione
Località San Vito di Leguzzano, San Vito di Leguzzano, Vicenza, Veneto
Data 21 settembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Il 14 settembre 1944 un rastrellamento compiuto dalla legione Tagliamento, quinta compagnia distaccata a S. Vito di Leguzzano, si abbatte sulla zona di Monte Magré. In contrà Zovo i legionari banchettano con vettovaglie sottratte alla famiglia Zanrosso, sospettata di offrire la loro casa ad incontri tra partigiani. Infine i fascisti invitano il giovane Miraldo a seguirli con il carro e i buoi del padre, trasportatore di carbone per le fornaci e la filanda di S. Vito, con la scusa di aiutarli nel trasporto delle salmerie. La madre Maria Sandri, però, si oppone fieramente ed allora il padre Pietro si offre di sostituire il figlio. L’uomo, guidando il carro trainato dai buoi, segue i legionari fascisti a Novale, Valdagno, Crespadoro e di nuovo a Valdagno. Qui affida il carro e gli animali ad una famiglia di conoscenti perché costretto dai fascisti a seguirli prima a Torrebelvicino e infine a S. Vito di Leguzzano dove viene imprigionato. Viene ritenuto in ostaggio al posto del figlio: Miraldo Zanrosso, allora, si presenta senza troppi timori in quanto possiede documenti che lo esonerano, per motivi lavorativi, dalla chiamata alle armi. Padre e figlio, invece, sono trattenuti in caserma dal momento che il comando e il grosso delle truppe si trovano impegnati nel rastrellamento del Grappa. Quando la quinta compagnia della Tagliamento rientra a S. Vito di Leguzzano è il 21 settembre 1944. I legionari, inferociti per le perdite subite nel bassanese, prelevano dall’ospedale di Malo il partigiano “Antonio” Luigi Castini, affetto da febbre tifoidea. Castini e i due Zanrosso vengono messi al muro. Il sacerdote don Giovanni Fracca, parroco di S. Vito, viene chiamato per confortare i condannati a morte. Raccolte le confessioni, chiede la grazie per tutti i tre uomini. Solo all’ultimo momento i fascisti rilasciano Pietro Zanrosso. Luigi Castini “Antonio” e Miraldo Zanrosso vengono fucilati alla schiena lungo il muro perimetrale del cimitero di S. Vito di Leguzzano intorno alle ore 17 del 21 settembre 1944. All’esecuzione assiste Pietro Zanrosso.
Il giorno seguente, 22 settembre, mentre la salma di Miraldo Zanrosso viene tumulata a Monte Magré, i legionari della Tagliamento effettuano, senza esito, perquisizioni a Santomio di Malo dove incendiano alcuni immobili.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: punitivo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-30 21:57:15
Vittime
Elenco vittime
1. Zanrosso Miraldo, di Pietro e di Sandri Maria, nato a Monte Magré il 12/01/1924. Già artigliere alpino, minatore e trasportatore (lavoratore esonerato dal servizio militare) insieme al padre.
2. Castini Luigi “Antonio”, nato a Santonio di Malo nel 1924. Partigiano.
Elenco vittime civili 1
1. Zanrosso Miraldo, di Pietro e di Sandri Maria, nato a Monte Magré il 12/01/1924. Già artigliere alpino, minatore e trasportatore (lavoratore esonerato dal servizio militare) insieme al padre.
Elenco vittime partigiani 1
1. Castini Luigi “Antonio”, nato a Santonio di Malo nel 1924. Partigiano.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Aldo Giovanozzi
Capitano Martinola