Descrizione
Località Tonezza, Tonezza del Cimone, Vicenza, Veneto
Data 8 marzo 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il 7 marzo 1945 “Freccia” John Prentice Wilkinson, capo di una missione alleata paracadutata dietro le linee nemiche nell’estate del ‘44, incontrò sull’Altipiano di Tonezza “Turco” Germano Baron e “Marte” Giovanni Garbin, due comandanti garibaldini. Il giorno 8 marzo, intorno alle 10 del mattino, “Freccia” stava percorrendo un sentiero che da Tonezza scende a Laghi, in val Posina. Nelle stesse zone stava compiendo un’azione di rastrellamento una pattuglia di polizia trentina partita dal quartier generale di Roncegno. “Freccia” venne colpito e cadde ferito; raggiunto dai militari tedeschi, molto probabilmente si rifiutò di parlare. Credutolo un partigiano, venne finito con una raffica di mitra. Il corpo, spogliato dei vestiti (a parte i pantaloni e i calzini) e degli averi, venne abbandonato sulla nuda terra. Trovato dopo alcuni giorni, venne seppellito nel cimitero civile di Tonezza.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: La vicenda della morte di “Freccia” non è mai stata chiarita completamente perché il maggiore Wilkinson fu ucciso mentre era solo. Questa circostanza ha lasciato lo spazio, nei successivi 70 anni, a numerose congetture che hanno cercato di colmare i vuoti che purtroppo resteranno. Si è creduto opportuno, nello stendere questa scheda, tenere conto del dibattito storiografico ma di attenersi ai fatti documentati.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria sull’uccisione di “Freccia” è piuttosto frammentata. Ernesto Brunetta e, più recentemente, Egidio Ceccato hanno riflettuto su chi avesse potuto trarre vantaggio dall’eliminazione di “Freccia”. Secondo Ceccato sarebbe stata l’ala moderata della Resistenza veneta, dal momento che dopo l’eliminazione di Freccia assunse il ruolo di comandante dei partigiani veneti il colonnello Galli, figura già compromessa col regime fascista e poi poliziotto con Scelba. Secondo altri, come “Pigafetta” Pio Marsili, i dissidi invece erano tra “Freccia” ed i comandanti garibaldini, i quali lamentavano la scarsità di rifornimenti fatti giungere alle formazioni comuniste. Secondo “Giulio” Valerio Caroti la morte di “Freccia” fu una tragica fatalità: il maggiore britannico era noto per il suo coraggio, che sconfinava con l’imprudenza; quel giorno incappò in una pattuglia che lo uccise. Su quanto avvenne dopo la sua morte, cioè il denudamento del corpo e di tutti gli averi (tra cui 600 mila Lire e sterline varie), le interpretazioni sono molte. Purtroppo le relazioni inviate ai comandi alleati sulla ricostruzione di quanto avvenuto a “Freccia”, già nell’immediatezza della morte, divergono su vari punti. Le testimonianze orali, raccolte anche recentemente, hanno ingarbugliato la matassa.
Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-24 14:22:04
Vittime
Elenco vittime
1. Wilkinson Prentice John “Freccia”, nato a Shanghai il 7/2/1915. Agente del SOE n. 76767, maggiore dell’esercito britannico, comandante della missione alleata RUINA ed ufficiale di collegamento superiore (regionale) con le formazioni partigiane nella zona montana e pedemontana del Veneto occidentale.
Elenco vittime militari 1
1. Wilkinson Prentice John “Freccia”, nato a Shanghai il 7/2/1915. Agente del SOE n. 76767, maggiore dell’esercito britannico, comandante della missione alleata RUINA ed ufficiale di collegamento superiore (regionale) con le formazioni partigiane nella zona montana e pedemontana del Veneto occidentale.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a
Tipo di memoria: lapide
Descrizione: A Tonezza, il 4 settembre 2010, è stata inaugurata una stele commemorativa in memoria di “Freccia”.