Botteghino, Vignola, 21.04.1945

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Botteghino, Vignola, Vignola, Modena, Emilia-Romagna

Data 21 aprile 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: All’inizio di aprile del 1945 le sorti della guerra sono segnate: diversi fascisti della provincia di Modena cercano contatti con i partigiani per avere salva la vita, ma gli elementi più intransigenti non smettono di illudersi nel riscatto del vecchio Asse o di combattere per sottoporre l’Italia al lavacro del sangue. Nella mattinata del 21 aprile 1945 il commissario politico delle SAP della Quinta Zona Dino Raimondi esce in bicicletta per raggiungere una base partigiana e organizzare l’insurrezione generale, ma viene fermato da due soldati tedeschi: i militari stanno fuggendo da Vignola e vogliono la bicicletta per velocizzare la ritirata, ma Raimondi rifiuta di abbandonare il suo mezzo. Si accende una colluttazione e uno dei due soldati spara alcuni colpi all’indirizzo del partigiano: ferito mortalmente, Dino Raimondi viene assistito da alcuni compagni, che lo portano all’ospedale di Vignola. La morte lo coglie pochi minuti dopo il ricovero.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ritirata
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Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-27 13:49:02

Vittime

Elenco vittime

1. Dino Raimondi: nato a Vignola (MO) il 20 aprile 1920, figlio di Cleto e Aldina Zaccaria, residente a Vignola, sarto, antifascista e partigiano. Proveniente da un ambiente che conosce e diffonde le idee comuniste, subito dopo l’8 settembre 1943 si adopera per contrastare l’occupazione nazista e la riscossa del fascismo repubblicano. Il 10 settembre 1943 entra nella Resistenza con il nome di battaglia “Romolo” ed è attivo nella costruzione di nuclei gappisti nel vignolese. Nell’estate del 1944 diventa commissario politico delle SAP della Quinta Zona partigiana e gestisce il passaggio di uomini e mezzi verso la montagna. Nella mattinata del 21 aprile 1945 esce in bicicletta per raggiungere una base partigiana e organizzare l’insurrezione generale, ma viene fermato da due soldati tedeschi: i militari stanno fuggendo da Vignola e vogliono la bicicletta per velocizzare la ritirata, ma Raimondi rifiuta di abbandonare il suo mezzo. Si accende una colluttazione e uno dei due soldati spara alcuni colpi all’indirizzo del partigiano: ferito mortalmente, Dino Raimondi viene assistito da alcuni compagni, che lo portano all’ospedale di Vignola. La morte lo coglie pochi minuti dopo il ricovero.

Elenco vittime partigiani 1

Dino Raimondi

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • cippo a Botteghino, Vignola

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Botteghino, Vignola

    Descrizione: Dino Raimondi è ricordato da un cippo eretto nella località Botteghino di Vignola, dove è stato ferito a morte il 21 aprile 1945.

Bibliografia


Francesco Borghi, L’an n’era menga giosta, pp. 358 e 364.
Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 614.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti