Descrizione
Località Ravenna, Ravenna, Ravenna, Emilia-Romagna
Data 2 settembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: L'escalation della violenza prosegue per tutta l'estate del 1944. A metà giugno il questore Neri ha ordinato, con la massima segretezza, ad alcuni agenti di PS la compilazione di elenchi di antifascisti, desumendone i nomi dai fascicoli esistenti nell’ufficio politico, per consegnarli alla SS tedesca e alla federazione fascista. Ciò che sin dall'ottobre del 1943 avveniva in modo "informale" per l'individuazione delle vittime delle uccisioni isolate, diventa sistema. Le liste delle persone invise al fascismo sono impiegate sia per la prosecuzione degli omicidi che per l'esecuzione delle stragi.
Verso le 20 del 2 settembre la questura di Ravenna è informata che sull’argine sinistro dei Fiumi Uniti giace il cadavere di un uomo. Il commissario Angeletti si reca sul posto e constata l’uccisione di un uomo di 30-35 anni, biondo, assassinato a colpi d’arma da fuoco. Sul cadavere non vi sono documenti d’identificazione.
Il 6 settembre Gianna Righini si presenta ad Angeletti denunciando che l’uomo, rinvenuto sull’argine dei Fiumi Uniti, è il suo fidanzato Nino Zattoni, chimico farmacista di Mezzano. Aggiunge che costui, verso le 13 del 2 settembre, è stato prelevato da due individui mentre si trovava nella farmacia Matteucci di Mezzano e portato via in automobile. Al momento della cattura Zattoni aveva con sé 7.000 lire, un orologio con catena e documenti personali.
Le indagini saranno riprese solo dopo la liberazione di Ravenna. Si scoprirà che Agostino Morelli, appartenente alla brigata nera di Ravenna, ritornando da un funerale, con Sergio Morigi aveva prelevato a Mezzano il farmacista Zattoni.
Paolina Dalle Valle Vecchi, insegnante a Mezzano, era presente al momento del sequestro. Pochi momenti prima avevo visto Morigi aggirasi nei paraggi della farmacia. Paolina era la moglie del collega di Zattoni ed era riuscita ad avvisare il marito di tenersi lontano dalla farmacia. Nel frattempo Morigi aveva arrestato Zattoni conducendolo verso la via Reale.
Ad assistere alla scena vi era anche Maria Montanari. Davanti a casa sua si erano fermate le due automobili della federazione fascista di Ravenna. Su di una aveva notato Bruno Giani, con il quale aveva lavorato nello zuccherificio di Mezzano. Gli aveva domandato cosa facesse in quel luogo e Giani aveva risposto che stava attendendo i suoi compagni mentre faceva da vedetta per eventuali incursioni aeree. In quel momento erano giunti altri due brigatisti che facevano salire sulla macchina Zattoni. Tutti erano poi partiti alla volta di Ravenna.
Verso le 14 Erminia Zoli scopriva il cadavere di Zattoni lungo l’argine dei Fiumi Uniti. Lino Amici, poco prima, aveva visto arrivare un’auto “Topolino” da cui erano scesi alcuni uomini che avevano subito sparato sul giovane gettandolo poi lungo l’argine senza scarpe.
Il brigatista Morelli confesserà nel dopoguerra, di aver acquistato da Casalboni l’orologio di Zattoni per 1.500 lire.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Estremi e note penali: Valenti Aldo, imputato di aver collaborato col tedesco invasore [e oltretutto ] di aver causato la morte con premeditazione di Zattoni Nino, dopo averlo rapinato. Con sentenza del 24/09/46 la corte lo giudica colpevole del reato a lui ascritto, escluse la premeditazione e la rapina, con attenuanti generiche. Lo condanna alla pena della reclusione per anni trenta, alle spese processuali nonché alle altre conseguenze di legge. Dichiara condonati anni 10 della pena come sopra inflitta, alle condizioni di cui al citato decreto d’amnistia. Ordina la confisca totale dei beni del condannato. Con declaratoria di questo Tribunale in data 23.1.47 è stata ridotta ad anni due la pena inflitta a Valenti Aldo per il reato di cui alla suestesa sentenza.
Morelli Agostino, imputato di aver collaborato col tedesco invasore [e oltretutto ] di aver partecipato alla cattura e uccisione del dott. Zattoni Nino, nonché alla rapina di un orologio in suo danno. Con sentenza del 23/04/46 la corte lo giudica colpevole del reato ascrittogli e lo condanna alla pena di morte mediante fucilazione alla schiena. Ordina la pubblicazione della sentenza per estratto e per una volta nel Giornale dell’Emilia di Bologna e nella Voce di Romagna di Ravenna. Ordina la confisca dei beni del condannato.
La Corte di Cassazione con sentenza 27.7.46 annullava la suestesa sentenza per difetto di motivazione sulla natura ed entità dell’opera di collaborazione svolta dall’imputato e rinviava la causa per nuovo esame alla sezione speciale della Corte d’Assise di Bologna.
Scheda compilata da Enrica Cavina
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-03 21:31:00
Vittime
Elenco vittime
Zattoni Nino di 34 anni, nato il 22/03/1910 a Castiglione di Ravenna, farmacista di Mezzano di Ravenna.
Elenco vittime civili 1
Zattoni Nino
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Agostino Morelli
Nome Agostino
Cognome Morelli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Morelli Agostino, imputato di procedimento.
Note procedimento Morelli Agostino, imputato di aver collaborato col tedesco invasore [e oltretutto ] di aver partecipato alla cattura e uccisione del dott. Zattoni Nino, nonché alla rapina di un orologio in suo danno. Con sentenza del 23/04/46 la corte lo giudica colpevole del reato ascrittogli e lo condanna alla pena di morte mediante fucilazione alla schiena. Ordina la pubblicazione della sentenza per estratto e per una volta nel Giornale dell’Emilia di Bologna e nella Voce di Romagna di Ravenna. Ordina la confisca dei beni del condannato. La Corte di Cassazione con sentenza 27.7.46 annullava la suestesa sentenza per difetto di motivazione sulla natura ed entità dell’opera di collaborazione svolta dall’imputato e rinviava la causa per nuovo esame alla sezione speciale della Corte d’Assise di Bologna.
Aldo Valenti
Nome Aldo
Cognome Valenti
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Valenti Aldo, imputato di procedimento.
Note procedimento Valenti Aldo, imputato di aver collaborato col tedesco invasore [e oltretutto ] di aver causato la morte con premeditazione di Zattoni Nino, dopo averlo rapinato. Con sentenza del 24/09/46 la corte lo giudica colpevole del reato a lui ascritto, escluse la premeditazione e la rapina, con attenuanti generiche. Lo condanna alla pena della reclusione per anni trenta, alle spese processuali nonché alle altre conseguenze di legge. Dichiara condonati anni 10 della pena come sopra inflitta, alle condizioni di cui al citato decreto d’amnistia. Ordina la confisca totale dei beni del condannato. Con declaratoria di questo Tribunale in data 23.1.47 è stata ridotta ad anni due la pena inflitta a Valenti Aldo per il reato di cui alla suestesa sentenza.
Gino Casalboni
Nome Gino
Cognome Casalboni
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Casalboni Gino, considerato correo dell\'assassinio di Zattoni, fu giustiziato a Castellana il 26 aprile 1946 come ne fa fede il certificato di morte.
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a argine sinistro dei Fiumi Uniti, Ravenna
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: argine sinistro dei Fiumi Uniti, Ravenna
Descrizione: Cippo posto a Ravenna presso argine sinistro Fiumi Uniti, tra la via Ravegnana e la via Romea Sud all’altezza della piscina comunale.