Descrizione
Località Vo’ di Brendola, Brendola, Vicenza, Veneto
Data 26 aprile 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: Il 26 aprile 1945 Angelo Fasolo e Italo Balzarin, lasciati i propri compagni d’arme, s’incamminano lungo la strada che porta a Vo’ per far ritorno a casa. Giunti nelle vicinanze dell’abitato della frazione incrociano alcuni fascisti della BN. Questi ultimi, viste le divise e temendo di essere arrestati, fanno fuoco uccidendo i due insieme con Maria Oiani che si trovava lì per caso e forse stava parlando con i due militari. I tre corpi furono lasciati sul ciglio della strada.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: ritirata
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Estremi e note penali: Procura militare di Padova 279/2000/RGNR.
Annotazioni: Il fascicolo citato in bibliografia attribuisce la responsabilità della strage a fascisti sbandati della Brigata Nera (presumibilmente di Vicenza) , le fonti processuali rinvenute all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso a non meglio identificati soldati tedeschi in ritirata. Le due fonti differiscono anche sul numero delle vittime. Nei documenti della Procura militare le vittime risultano essere infatti quattro.
Scheda compilata da Sergio Lavarda
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-07 20:26:57
Vittime
Elenco vittime
1. Balzarin Italo, nato a Brendola, cl. 1905, militare
2. Fasolo Angelo, nato a Brendola il 29.03.1922, militare
3. Oiani Menon Maria, cl. 1911, civile
Elenco vittime civili 1
Oiani Menon Maria, cl. 1911, civile
Elenco vittime militari 2
1. Balzarin Italo, nato a Brendola, cl. 1905, militare
2. Fasolo Angelo, nato a Brendola il 29.03.1922, militare
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a
Tipo di memoria: cippo
Descrizione: Un cippo con foto dei caduti e lapidi è stato posto sul luogo dell’eccidio. Si segnala che sul fronte della base in pietra una prima lapide commemora i due uomini, sul lato sinistro un’altra lapide, molto più asciutta, la donna. Ecco i testi: Qui/liberi e sereni nella fortezza/il 26 aprile 1945/furono immolati/vittime innocenti/ della barbaria nazi-fascista/ITALO BALZARIN/e/ANGELO FASOLO/per una nuova Italia/i loro spiriti godono Iddio/tutelino libera l’Italia. MARIA OIANI MENON/vittima innocente/delle orde nazi-fasciste/26-4-1945