Descrizione
Località Corbola, Corbola, Rovigo, Veneto
Data 17 dicembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Elementi della Brigata nera di Adriano Polesine, al comando del tenente Antonio Rinaldi, catturarono il carabiniere sbandato Salvatore Calì a Oca di Taglio di Po. Faceva parte della banda Boccato.
Egisto Girotti, nel dopoguerra, dichiarò di aver assistito alle torture inferte al carabiniere: «(...) consistevano nel legargli le mani all'indietro e con una corda sollevarlo da terra, svestendolo completamente e con un ferro rovente lo scottavano in tutto il corpo e con un nervo veniva frustato al viso, alle tempie, alle spalle». Le testimonianze parlano anche di percosse e torture inferte anche da degli uomini della brigata nera di Mesola (Ferrara). Fu sottoposto a un processo sommario dinnanzi ai brigatisti neri Francesco Santacroce, Antonio Rinaldi e Mario Turrini: elencò le azioni a cui aveva partecipato ed in particolare di essere stato presente all'uccisione di Angelo Pagani. Il verbale di tale procedimento venne inviato a Rovigo, da dove giunse la sentenza di morte.
La scelta di chi avrebbe proceduto alla sua impiccagione venne affidata alla sorte: se la giocarono i brigatisti neri Aldo Pavin, Nello Tampieri e Luigi Bordon. Toccò a quest'ultimo che prima, nel tragitto verso Corbola, bastonò Calì. Il 17 dicembre 1944 alla esecuzione presero parte 10 militi della BN di Ariano al comando del tenente Antonio Rinaldi. Il cadavere venne poi legato ad un palo telegrafico. Dopo alcune ore, legato ad un camion, fu trascinato ad Adria, ed esposto in piazza Duomo per circa 24 ore. Tra le labbra del cadavere, in segno di spregio, fu posta una sigaretta. I militi della compagnia OP di Adria costrinsero la popolazione che transitava sulla piazza a sputare sul corpo.
Modalità di uccisione: impiccagione
Violenze connesse: sevizie-torture
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: punitivo
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Scheda compilata da Davide Guarnieri e Laura Fasolin
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-05 11:52:38
Vittime
Elenco vittime
Salvatore Calì, ex carabiniere giunto da Padova
Elenco vittime partigiani 1
Salvatore Calì, ex carabiniere giunto da Padova
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Antonio Rinaldi
Nome Antonio
Cognome Rinaldi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Antonio Rinaldi (comandante BN Ariano Polesine), nato a S. Giorgio di Piano (Bologna) l\'11 ottobre 1914, collaboratore. Era stato ufficiale dell\'esercito italiano sino all\'8 settembre 1943. Internato in Polonia, rientra in Italia con la divisione Monterosa e diviene il comandante della Brigata Nera di Ariano Polesine. Torturerà antifascisti e soldati alleati. Sparerà il colpo di grazia al Sergente RAF Arthur Banks.
Note procedimento Rinaldi venne accusato di aver cagionato la morte del Calì mediante impiccagione con l’aggravante della premeditazione, sevizie e crudeltà. Il 15 giugno 1945 la CAS di Rovigo lo condannò alla pena capitale mediante fucilazione per gli omicidi aggravati del pilota inglese Arthur Banks e Salvatore Calì reati che, se presi singolarmente, avrebbero previsto l\'ergastolo. Il 6 luglio 1945 la Cassazione respinse il ricorso; stessa sorte toccò alla richiesta di grazia. La sentenza capitale fu eseguita il 28 agosto 1945 alle ore 6.11. Fu condannato anche per vilipendio di cadavere.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 19. Brigata nera “Romolo Gori” di Rovigo
Luigi Bordon
Nome Luigi
Cognome Bordon
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Luigi Bordon (BN Ariano Polesine), nato a Rovigo il 13 marzo 1914, autore dell\'omicidio
Note procedimento Il 18 febbraio 1947 Luigi Bordon, accusato di omicidio venne assolto dall\'accusa di omicidio premeditato per insufficienza di prove ed immediatamente scarcerato.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 19. Brigata nera “Romolo Gori” di Rovigo
Nello Tampieri
Nome Nello
Cognome Tampieri
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Nello Tampieri (BN Ariano Polesine): nato a Codigoro (Ferrara) il 31 maggio 1904. Coniugato, padre di sei figli, facchino, analfabeta. Fu scritto sia al PNF sia al PFR. Fece arte delle BN. Dichiarò di essere entrato nella GNR di Ariano Polesine (RO) dopo 3 o 4 mesi dalla nascita di quel reparto. Successivamente entrò anche nelle BN prestando solo servizio di ordine pubblico. Negò di aver mai preso parte a rastrellamenti. Disse che Salvatore Calì fu trasportato da Ariano a Corbola su un camoin della BN arianese e che il tenente delle BN Rinaldi a minacciarlo con una pistola per farlo a salire con l\'ex carabiniere. Negò di aver tirato a sorte durante il viaggio con Luigi Bordon per decidere chi avrebbe impiccato Calì e di avere torturato quest\'ultimo. Smentì anche di essere tornato a Corbola con la giacca insanguinata Fu accusato di collaborazionismo e dell\'omicidio di Salvatore Calì: fu assolto da quest\'ultima accusa, mentre venne riconosciuto colpevole di collaborazionismo. La condanna fu, però, diminuita per vizio parziale di mente e conteggiata in 6 anni di reclusione oltre all\'interdizione perpetua dai pubblici ed alla confisca dei beni. Successivamente gli furono condonati cinque anni della pena inflitta. Nel dopoguerra gli fu amnistiata una condanna per invasione di terreni nel 1954. Politicamente era vicino al PCI.
Note procedimento Nello Tampieri il 19 settembre 1946 venne assolto dall\'accusa di omicidio di Salvatore Calì, ma condannato per torture ai patrioti a sei anni (con la diminuzione a sei anni per il vizio parziale di mente) di cui cinque condonati.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 19. Brigata nera “Romolo Gori” di Rovigo