Pescantina 23-25.8.1944

(Verona - Veneto)

Descrizione

Località Pescantina, Pescantina, Verona, Veneto

Data 23 agosto 1944 - 25 agosto 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 3

Numero vittime donne 3

Numero vittime donne ragazze 1

Numero vittime donne adulte 2

Descrizione: Il 23 agosto 1944 un manipolo di repubblicani fascisti, appartenenti alla Gnr, giunsero a Pescantina (Verona) per perquisire la casa della famiglia Bassi, alla ricerca di Angelo (o Ezio) Bassi. Costui era sospettato di essere un renitente e di voler assassinare il segretario locale del Pfr. La reazione dei familiari e la presenza di numerosi testimoni – soprattutto donne – che protestavano contro l’azione fascista, indusse gli uomini della Gnr alla ritirata. Il giorno successivo, 24 agosto 1944, i fascisti tentarono tuttavia un’ulteriore sortita. Giunti alla casa della famiglia Bassi, vi penetrarono e tentarono di catturare Angelo il quale riuscì a scappare, vi fu una animata colluttazione che provocò la morte di tre familiari del sospettato renitente: la madre di Angelo, Paola Zaninelli (deceduta presso l’ospedale di Bussolengo il 25 agosto), e le sue due sorelle, Bianca e Maria. Quello che accadde realmente in casa Bassi è difficile da stabilire dato che le stesse ricostruzioni di matrice fascista discordano. In alcune versioni si parla genericamente di colpi sparati involontariamente, in altre si dichiara che le tre donne furono fucilate a bruciapelo perché opponevano resistenza alle autorità fasciste. Entrambe le ricostruzioni ci appaiono poco credibili: è difficile pensare di uccidere tre donne disarmate in modo involontario, è altresì inverosimile che le tre donne – di cui una di 13 anni – potessero impedire l’azione militare dei fascisti.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Ad eccezione di Enrico Piccoli e Antonio Rinaldi, uccisi dai partigiani nell’immediato dopoguerra, tutti gli altri presunti responsabili sono stati sottoposti a regolare processo condotto presso la Sezione Speciale della Corte d’Assise di Verona. Renato Trentin e Alfonso Fumagalli furono giudicati il 18 febbraio 1947; su Trentin pesavano due accuse: la responsabilità dell’eccidio di Pescantina e quella di aver assassinato un partigiano di Forlì. Fu condannato a 15 anni di reclusione, ma amnistiato il 9 dicembre 1947. Fumagalli, implicato esclusivamente nell’episodio di Pescantina, fu invece condannato a 20 anni di reclusione. Non è chiaro se e quando abbia beneficiato dell’amnistia.
Anche Sergio Mantovani fu processato il 14 agosto 1946, ma venne assolto dall’accusa di omicidio ed amnistiato da quella di collaborazionismo.
Fu sottoposto a processo anche Ugo Martinelli, il 13 giugno 1947, ma la Corte dichiarò l’impossibilità procedere dato la sopravvenuta morte dell’imputato.

Annotazioni: Come accennato nella descrizione sintetica, i maggiori dubbi riguardo l’episodio si riferiscono a quanto realmente accadde in casa della famiglia Bassi. Le tesi fasciste (omicidio casuale o per legittima difesa a causa della reazione dei familiari) convincono poco.
Precisiamo inoltre che la ricostruzione della giornata precedente è frutto della versione del milite Renato Trentin; egli incontrò per caso Angelo Bassi durante una passeggiata nei dintorni di Pescantina. Trentin, che gli si presentò in borghese, persuase Bassi di essere uno sbandato che voleva unirsi ai partigiani, Bassi ingenuamente si confidò con il Trentin dichiarando il suo desiderio di entrare presto negli ambienti partigiani e di uccidere il segretario del fascio di Pescantina. Possiamo immaginare che quest’ultima fosse una dichiarazione istintiva, derivata dal sentimento di delusione e di tristezza provocata dalla guerra e dall’occupazione nazifascista.

C’è anche da ricordare come l’episodio scosse i vertici fascisti a Verona; il questore, Vinicio Fachini, non giudicò verosimile le ricostruzioni della Gnr redatte al semplice fine di discolpare i propri militi. Perciò scrisse al Ministero dell’Interno dichiarando che il fatto stesso che i corpi delle tre donne fossero stati rinvenuti ad una certa distanza l’uno dall’altro, lo convinceva a credere che i militi spararono in momenti differenti. Non si segnala alcuna presa di posizione da parte delle autorità centrali di fronte a questa relazione del questore.

La scelta, infine, di definire le tre vittime come civili, e non come legate ai partigiani, deriva dal fatto che Angelo Bassi non faceva ancora parte della Resistenza, ne aveva semplicemente manifestato il desiderio. Ciò non va a detrimento del coraggio di queste donne, così come di quelle del vicinato, che il giorno prima erano insorte contro i militi fascisti esibendo il loro scoramento per la gestione nazifascista della guerra e del territorio.

Scheda compilata da Andrea Martini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-25 18:35:21

Vittime

Elenco vittime

1. Bianca Bassi nata il 1918 a Bridgeport (Usa) e deceduta a Pescantina il 24-8-1944. Civile legata al partigiano Ezio o Angelo Bassi (fonti discordanti);
2. Maria Angela Bassi nata il 1931 a Pescantina e deceduta il 24-8-1944. Civile legata al partigiano Ezio o Angelo Bassi;
3. Paolina Zaninelli nata il 1897 a Castelnuovo veronese e deceduta a Bussolengo il 25 agosto 1944. Civile legata al partigiano Ezio o Angelo Bassi;

Elenco vittime civili 3

1. Bianca Bassi nata il 1918 a Bridgeport (Usa) e deceduta a Pescantina il 24-8-1944. Civile legata al partigiano Ezio o Angelo Bassi (fonti discordanti);
2. Maria Angela Bassi nata il 1931 a Pescantina e deceduta il 24-8-1944. Civile legata al partigiano Ezio o Angelo Bassi;
3. Paolina Zaninelli nata il 1897 a Castelnuovo veronese e deceduta a Bussolengo il 25 agosto 1944. Civile legata al partigiano Ezio o Angelo Bassi;

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto GNR non precisato

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Alfonso Fumagalli

    Nome Alfonso

    Cognome Fumagalli

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile il suo nome compare nella sentenza pronunciata dalla Sezione Speciale di Verona in data 18.2.1947

  • Antonio Rinaldi

    Nome Antonio

    Cognome Rinaldi

    Note responsabile ucciso dai partigiani il 2.5.45

  • Enrico Piccoli

    Nome Enrico

    Cognome Piccoli

    Note responsabile ucciso dai partigiani il 2.5.45

  • Renato Trentin

    Nome Renato

    Cognome Trentin

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Renato Trentin, vice brigadiere della Gnr [il suo nome compare nell’elenco dei radiati e nella sentenza del 18.2.47]

  • Sergio Mantovani

    Nome Sergio

    Cognome Mantovani

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Mantovani Sergio [il suo nome compare nell’elenco dei radiati dal casellario politico provinciale, interrogato quale milite della Gnr, offrì agli inquirenti una propria versione dei fatti, ma non sembra abbia partecipato direttamente ai fatti in questione. Fu processato il 14 agosto 1946 dalla Cas di Verona]

  • Ugo Martinelli

    Nome Ugo

    Cognome Martinelli

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Ugo Martinelli (a capo della Compagnia Ordine Pubblico di Verona) [nome ricavato dalla deposizione di Sergio Mantovano, interrogato nell’immediato dopoguerra dalle autorità italiane che si occuparono dell’eccidio]

Sentenze delle Corti d'Assise straordinarie sull'episodio
Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a via pace, Pescantina

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: via pace, Pescantina

    Descrizione: Nel giardino della struttura comunale denominata “Bocciofila” di Via Pace n.3 a Pescantina, è posizionata dal 1944 un’opera d’arte a ricordo del suddetto fatto. L’opera è stata realizzata dall’artista locale Maurizio Zanolli.

Bibliografia


Elena Carano, Oltre la soglia. Uccisioni di civili nel Veneto 1943-1945, Cleup, Padova, 2007, pp. 130-131;
Giannantonio Conati, La seconda guerra mondiale a Pescantina, Cierre, Verona, p. 49;
Lorenzo Rocca, Verona repubblichina, Cierre, Verona, 1996, p. 114;
Maurizio Zangarini, Storia della Resistenza veronese, Cierre, Verona, 2012, pp. 329-337;

Sitografia


http://www.comune.pescantina.vr.it/it/Turismo/Pescantina-memorie-e-progetto/contentParagraph/0/image/volumepescantina.pdf [ consultato il 30.11.2014]

Fonti archivistiche

Fonti

AS Verona, Questura, Elenco Radiati A/8, b. Mam-Man, f. Mantovani Sergio;
AS Verona, Questura, Elenco Radiati A/8, b. Tre-Tz, f. Trentin Renato;
Ivrr, Sentenza della Cas Verona contro Mantovani Sergio, 14 agosto 1946, n. 76 reg. gen.;
Ivrr, Sentenza della Cas Verona contro Trentin Renato, Fumagalli Alfonso et al., 18 febbraio 1946, n. 110 reg. gen.;
Ivrr, Sentenza della Cas Verona contro Martinelli Ugo, 13 giugno 1947, n. 7 reg. gen.;