Descrizione
Località Pinidello, Cordignano, Treviso, Veneto
Data 8 settembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini ragazzi 1
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: La mattina dell’8 Settembre 1944 i tedeschi giunsero a Cappella Maggiore con alcuni autocarri dotati di pesanti da 144 mm., da collocare nella piazza principale per bersagliare le pendici del Cansiglio dove erano attestati i resistenti della Divisione “Nannetti”. In quella circostanza un gruppetto di partigiani che si era attardato in pianura per svolgere azioni di sabotaggio uccise un soldato germanico. Scattò immediata un’azione di rappresaglia a cui parteciparono anche reparti della GNR dell'Ufficio Politico che si trovavano per caso nei dintorni, comandati dal Maggiore Beniamino Botteon.
In prossimità di Pinidello, fra il Cimitero e la Chiesa, un gruppo di persone - che stavano tentando di portarsi al di là del Meschio, verso i prati di Col San Martino, per sfuggire alla retata - venne intercettato da una compagnia della GNR.
Erano i fratelli Flavio e Natale Bortoluzzi, Pietro Bottan, Emilio Dall'Antonia e sua moglie Pina, tutti civili di Cappella Maggiore, che nulla avevano a che fare con l'uccisione del tedesco. Nessuno di loro aveva armi con sé, circostanza questa che avrebbe potuto costituire un indizio di corresponsabilità nella morte del nazista.
A dispetto di tutto questo, senza neppure essere interrogati, i malcapitati vennero portati sull'argine del fiume Meschio e furono passati per le armi. Dall'Antonia e la moglie si salvarono con prontezza di spirito, buttandosi dietro l'argine e fingendosi morti; Natale Bortoluzzi e Pietro Bottan morirono sul colpo, mentre Flavio Bortoluzzi decedette la sera stessa all’Ospedale Civile di Vittorio Veneto a causa delle ferite riportate.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: incendio di abitazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Il processo ebbe luogo a Treviso in data 5 Febbraio 1946 e si concluse il 27 Febbraio del 1946 con la condanna di Beniamino Botteon (25 anni), Mario Centazzo (4 anni e 6 mesi), Sergio Camarotto (2 anni e 6 mesi), Amilcare Fier (6 anni), Arrigo Fier (8 anni) e Giovanni Tolot (10 anni).
Botteon ricorse in Appello e in data 2 Maggio 1947 il suo caso fu esaminato dalla Corte d'Assise di Padova.
Non si hanno notizie sul suo successivo iter processuale; parenti di Vittorio Veneto hanno riferito che dopo aver scontato un paio di anni nel carcere di Viterbo, fruì di un'intervenuta amnistia.
Scheda compilata da Pier Paolo Brescacin
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-06 17:45:50
Vittime
Elenco vittime
1. Bortoluzzi Flavio, classe 1929, di Cordignano, studente.
2. Bortoluzzi Natale, classe 1923, di Cordignano, operaio, fratello di Flavio.
3. Bottan Pietro, classe 1911, di Cordignano, contadino.
Elenco vittime civili 3
1. Bortoluzzi Flavio, classe 1929, di Cordignano, studente.
2. Bortoluzzi Natale, classe 1923, di Cordignano, operaio, fratello di Flavio.
3. Bottan Pietro, classe 1911, di Cordignano, contadino.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Amilcare Fier
Nome Amilcare
Cognome Fier
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Fier Amilcare, classe 1904, di Nervesa della Battaglia
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 620. Compagnia Provinciale GNR di Treviso
Arrigo Fier
Nome Arrigo
Cognome Fier
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Fier Arrigo, classe 1906, di Nervesa della Battaglia, fratello di Amilcare, prende parte al plotone di esecuzione
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 620. Compagnia Provinciale GNR di Treviso
Beniamino Botteon
Nome Beniamino
Cognome Botteon
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Botteon Beniamino, classe 1900, di Vittorio Veneto, seniore della Milizia fascista, responsabile dell\'Ufficio Politico provinciale della GNR, che comandava il plotone di esecuzione e che sparò per primo, dando inizio alla fucilazione.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 620. Compagnia Provinciale GNR di Treviso
Giovanni Tolot
Nome Giovanni
Cognome Tolot
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Tolot Giovanni, classe 1902, di Nervesa della Battaglia, prede parte al plotone di esecuzione
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 620. Compagnia Provinciale GNR di Treviso
Mario Centazzo
Nome Mario
Cognome Centazzo
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Centazzo Mario, classe 1926, di Conegliano. Prende parte al plotone di esecuzione
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 620. Compagnia Provinciale GNR di Treviso
Sergio Camarotto
Nome Sergio
Cognome Camarotto
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Camarotto Sergio, classe 1925, di Lugo (Ravenna), prende parte al plotone di esecuzione
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 620. Compagnia Provinciale GNR di Treviso
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a
Tipo di memoria: lapide
Descrizione: A Pinidello, in prossimità del fiume Meschio, nel luogo ove furono uccisi i tre, vi è una lapide a ricordo del tragico episodio.