Descrizione
Località Filo, Argenta, Ferrara, Emilia-Romagna
Data 28 febbraio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: I fatti vengono descritti in una relazione redatta dal figlio Guerriero Vandini, comunista, condannato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. Dichiarò di aver sentito due colpi di pistola verso le due del mattino e di aver sentito il padre urlare «mi hanno ucciso mia moglie». Vandini scese dal letto e, aperta la porta, si trovò davanti due uomini con un giubbotto di pelle e pistole spianate che gli chiesero chi fosse. Lo fermarono e lo portarono alla vicina caserma dei Carabinieri. Agida Cavalli aveva tentato di bloccare i fascisti che stavano cercando il figlio ed era stata ferita gravemente. Nessuno dei vicini poteva rispondere alle grida d'aiuto del marito, perchè veniva minacciato dai fascisti e tenuto lontano. Solo per l'insistenza del figlio, fu permesso al padre di andare a chiamare il medico. Il dottore Alfredo Geminiani inizialmente si rifiutò di soccorrere Agida Cavalli se non fosse stato accompagnato da un Carabniere, ma un fascista glielo impose. La donna era stata colpita nella parte intestinale e avrebbe dovuto essere immediatamente trasportata in ospedale. I fascisti dissero che era impossibile perchè avevano sparato alle gambe. Morì il 2 marzo all'ospedale.
Ad agire fu la squadra di brigatisti neri di Francesco Felloni, che con altri cinque uomini intendeva arrestare Guerriero Vandini e Giovanni Matulli.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Estremi e note penali: Imputati Felloni,Minotti, Colombari, Ricci, Stefanini e Merlanti Sezione Speciale della Corte d'Assise di Ferrara, sentenza dell'11 ottobre 1946.
La Corte non vide alcun nesso causa-effetto tra l'operazione organizzata per arrestare i due antifascisti e la morte di Agida Cavalli, avvenuta per un gesto «impulsivo» di uno dei presenti, (Quirico Colombari) a seguito dell''ordine di Feloni di circondare la casa e non permettere a nessuno di fuggire.
Annotazioni: In tutti i documenti di archivio Agida Cavalli viene invece ricordata con il nome Agide, usato invece per persone di sesso maschile.
Nell'archivio della divisione 2° della Questura di Ferrara esisteva un fasciolo intestato «Cavalli Agide. Omicidio 10837/45», ma purtroppo la documentazione di quela serie non è pervenuta all'Archivio di Stato di Ferrara.
Sul figlio di Agida Cavalli, Guerriero Vandini, esiste un nutrito fascicolo della categoria A8 del gabinetto della Questura di Ferrara, aperto nel 1930 e chiuso nel1940. Schedato perchè comunista, il 30 novembre venne arrestato perchè responsabile di appartenenza al PCI e propaganda in suo favore e dennciato al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato che lo condanno il 29 aprile 1931 ad un anno e mezzo di carcere. La madre Agida scrisse al Duce chiedendo che la grazia per il figlio.
Scheda compilata da DAVIDE GUARNIERI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-08 11:59:00
Vittime
Elenco vittime
Cavalli Agida, nata a Filo (FE) il 13 settembre 1891. Operaia agricola, risiedeva a Filo, frazione del comune di Argenta.
Elenco vittime civili 1
Cavalli Agida,
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Francesco Felloni
Nome Francesco
Cognome Felloni
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Nacque il 18 agosto 1896 a Fossanova S. Marco (FE). Aveva frequentato la scuola fino alla classe terza dell\'istituto tecnico; padre di due figlie. Detenuto dal 7 maggio 1945. Squadrista, iscritto al PNF sin dal 1921, nel 1943 divenne segretario politico del fascio di Pontelagoscuro (FE), carica che mantene fino al 25 luglio. Aderì anche al PFR e nel 1944 gli fu conferito l\'incarico di ispettore federale in diversi comuni della provincia. Nel mese di maggio 1944 lasciò ogni incarico perchè nominato vice comandante dei Tupin di Carlo Tortonesi.
Note procedimento Relativamente alla vicenda di Agida Cavalli, ammise la sua presenza e quella dei suoi uomini ma perchè costretto dal capo della provincia Enrico Vezzalini. L\'11 ottobre 1946 fu condannato per collaborazionismo ed omicidio colposo e condannato complessivamente, includendo altri reati, a diciotto anni di carcere di cui sei anni furono immediatamente condonati. La Cassazione il 10 novembre 1947 accolse il ricorso di Felloni annullando senza rinvio per amnistia la sentenza di Ferrara emessa sulla vicenda Cavalli.
Quirino Colombani
Nome Quirino
Cognome Colombani
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Nacque a Ostellato (FE) il 7 giugno 1907. Aveva frequentato le scuole sino alla terza elementare; padre di tre figli. Detenuto dal 16 ottobre 1945. Si iscrisse al PFR di Dogato (Ferrara) nel dicembre 1943, diventandone membro del direttorio. Successivamente venne chiesta la sua espulsione dal partito che avrebbe, però, potuto evitare fornendo informazioni sull\'attività partigiana della zona.
Note procedimento L\'11 ottobre 1946 la CAS di Ferrara lo riconobbe colpevole di collaborazionismo (cinque anni e dicei mesi) e, relativamente alla vicenda Cavalli, di omicidio colposo (otto anni), condannandolo complessivamente a sei anni e sei mesi, di cui cinque immediatamente condonati ed all\'interdizione perpetua dai pubblici uffici. La Cassazione il 10 novembre 1947 accolse il suo ricorso, annullando senza rinvio per amnistia la sentenza di Ferrara emessa sulla vicenda Cavalli. Imputati Felloni,Minotti, Colombari, Ricci, Stefanini e Merlanti Sezione Speciale della Corte d\'Assise di Ferrara, sentenza dell\'11 ottobre 1946. La Corte non vide alcun nesso causa-effetto tra l\'operazione organizzata per arrestare i due antifascisti e la morte di Agida Cavalli, avvenuta per un gesto «impulsivo» di uno dei presenti, (Quirico Colombari) a seguito dell\'\'ordine di Feloni di circondare la casa e non permettere a nessuno di fuggire.
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Argenta, Filo, piazza Cavalli
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Argenta, Filo, piazza Cavalli
Descrizione: A Filo, in piazza Agida Cavalli, è stato collocato un monumento a lei dedicato con queste parole: “NELLA SUA CASA A POCHI PASSI DA QUESTA / PIETRA, IL 29 FEBBRAIO 1944 / AGIDA CAVALLI / CADDE COLPITA A MORTE DALLE BRIGATE NERE / RIFULSE IN QUELLA NOTTE ASSASSINA IL GESTO / DISPERATO DI UNA DONNA, PRONTA A DIFENDERE, / AD OGNI COSTO, IL FIGLIO PARTIGIANO DA UN / AGGUATO VILE E SPIETATO / A PERENNE RICORDO DI / QUESTA NOSTRA / “MADRE DELLA RESISTENZA” / IL MUNICIPIO POSE, IL 25 APRILE 2008”.