Descrizione
Località Castelplanio, Castelplanio, Ancona, Marche
Data 1 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Quel giorno un numeroso gruppo di persone dei dintorni, essendosi sparsa la notizia di una imminente distribuzione di grano, si recò alla filiale del consorzio agrario di Castelplanio. Lo stesso fece anche Amedeo Morichelli, partito da Jesi a piedi con un carretto a mano. Mentre aspettava insieme agli altri, tra cui Lalla Bianchi, sua compaesana che in seguitò raccontò l’episodio, sopraggiunse una squadra di soldati tedeschi che terrorizzarono i poveri malcapitati. Inveirono contro la gente urlando parole del tipo: “Partigiani! Kaput! Partigiani!”. I fermati, tra cui anche donne, vecchi e bambini, furono fatti allineare contro il muro e perquisiti. Il semplice fatto che Morichelli non avesse con sé il documento d’identità apparve loro sufficiente per un’immediata esecuzione. Venne portato poco distante dal gruppo e rapidamente fucilato, sconvolgendo i presenti.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-08-01 09:09:29
Vittime
Elenco vittime
Morichelli Amedeo, detto Nebbiò, n. 13/02/1899 a Jesi, paternità Cesare, Qualifica di partigiano caduto, Gap Jesi (1/10/1943 – 1/7/1944), riconosciutagli il 11/6/1946 ad Ascoli Piceno. Risiedeva a Jesi insieme ai tre figli, il più grande del quale aveva quindici anni. Era vedovo. Di professione bottaio, aveva la bottega a ridosso della barbieria di Vignaroli. Nella memorialistica non si fa cenno alla sua appartenenza al Gap di Jesi.
Elenco vittime civili 1
Morichelli Amedeo