Descrizione
Località Brunico, Brunico, Bolzano, Trentino-Alto Adige
Data 6 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 7
Numero vittime uomini 7
Numero vittime uomini adulti 7
Descrizione: Nella primavera-estate del 1944, il governo e le autorità della RSI cercarono di mobilitare la società italiana, quella rimasta sotto il dominio nazista, attraverso una propaganda diffusa e capillare nel tentativo di creare un nuovo esercito e, più in generale, per imporre alla «nazione» la propria volontà di continuare la guerra a fianco dei tedeschi. Per mettere in campo una forza militare efficiente, in grado di affiancare la Wehrmacht e dare il proprio contributo alla causa nazifascista, il governo repubblicano fece ricorso alla coscrizione obbligatoria, applicando metodi draconiani quali l’arresto dei familiari e la condanna a morte dei renitenti alla leva: molto spesso, alle chiamate della RSI si accompagnarono quelle dell’autorità tedesca nei Corpi armati (Luftwaffe, Flak, Wehrmacht, SS ecc.) e nelle formazioni lavorative (Todt, Speer). I risultati sperati furono ampiamente disattesi: prive di qualsiasi credibilità, le autorità di Salò finirono col pubblicare bandi di arruolamento e di mobilitazione che affiancavano alle minacce di fucilazione di renitenti e disertori forme più blande, di assoluzione da qualsiasi reato, se i coscritti si fossero presentati. Le pressioni esercitate quasi quotidianamente dagli organi militari e di polizia nazifascisti ottennero l’effetto contrario, inducendo i giovani delle classi interessate a ignorare le chiamate e a portarsi in montagna. Solo una minima parte entrò effettivamente nelle file della Resistenza partigiana, ma certamente la coercizione imposta dalle autorità d'occupazione spinse la maggioranza dei coscritti alla renitenza e alla diserzione, una scelta a suo modo anti-nazifascista. Nel corso del 1944, circa 150 coscritti lombardi e piemontesi, arruolati nel Distretto di Asti, furono prelevati da un reparto del genio tedesco e incaricati della posa di linee telefoniche alle spalle della linea Gotica, dapprima in Emilia e poi lungo il corso dell'Adige fino a raggiungere Brunico. Il 25 giugno 1944, in due diversi momenti, otto di questi giovani fuggirono attraverso la val Badia verso Cortina d'Ampezzo nel tentativo di unirsi a qualche formazione partigiana. Alcune donne sudtirolesi li aiutarono offrendo loro vestiti e riparo, ma le forze di polizia naziste riuscirono a rintracciarli e arrestarli due giorni dopo la fuga (27 giugno). Ricondotti nell'allora Caserma Lugramani di Brunico (oggi Federico Enrico), furono fucilati come disertori dopo un processo sommario il 6 luglio successivo: fu graziato solo il più giovane, Franco Garattini, che comunque fu condannato a 15 anni di lavori forzati. L'esecuzione si svolse di fronte alla guarnigione, monito per eventuali altre diserzioni, e i corpi furono seppelliti in terra sconsacrata nei boschi lì vicino: le salme furono riesumate solo nel dopoguerra.
Modalità di uccisione: fucilazione
Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Non si hanno informazioni circa i reparti o le autorità militari e di polizia tedesche responsabili dell'esecuzione: a Brunico, erano stanziati uffici (Aussenposten) della Sipo e dello SD ma non vi sono notizie circa un loro coinvolgimento nella faccenda. Soldati tedeschi e italiani della RSI erano acquartierati presso gli alloggi della caserma Lugramani. Si parla, in alcune testimonianze, del «Comando tedesco di Brunico».
Scheda compilata da Lorenzo Gardumi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-10 21:13:12
Vittime
Elenco vittime
1) BERGAMASCHI, Mario Raffaele
Lodi, 6 settembre 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Sante Andrea e di Orsini Maria Domenica, residente a Lodi, 24 anni.
2) GUERRA, Sergio
† Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Arnaldo Guerra e Armelinda Zanacca, 20 anni, originario di Montechiarugolo (PR), residente a Parma, operaio, celibe.
3) ROSSETTI, Arnaldo
† Brunico, 6 luglio 1944. Originario di Corte dè Frati (CR), 19 anni.
4) UBERTI, Marino
Robecco d\'Oglio (CR), 10 febbraio 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. 21 anni.
5) VEZZULLI, Giuseppe
Ticengo (CR), 8 giugno 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Pietro Vezzulli e Palmira Tinti, residente a Soncino (CR).
6) VINONI, Luigi
Soncino (CR), 3 marzo 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Pietro Michele Vinoni e Teresa Angela Pisoni, residente a Soncino (CR).
7) ZANDA, Senofonte
Brasile, 29 maggio 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Camillo Zanda, ignoto il nome della madre, residente a Soncino (CR), meccanico. Soldato della Regia aeronautica, fu catturato dai tedeschi al momento dell\'armistizio e internato in Germania. Rientrato in Italia per adesione alla RSI, fu assegnato a Brunico (marzo-giugno 1944). Croce al merito di guerra per internamento in Germania.
Elenco vittime disertori 7
1) BERGAMASCHI, Mario Raffaele
Lodi, 6 settembre 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Sante Andrea e di Orsini Maria Domenica, residente a Lodi, 24 anni.
2) GUERRA, Sergio
† Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Arnaldo Guerra e Armelinda Zanacca, 20 anni, originario di Montechiarugolo (PR), residente a Parma, operaio, celibe.
3) ROSSETTI, Arnaldo
† Brunico, 6 luglio 1944. Originario di Corte dè Frati (CR), 19 anni.
4) UBERTI, Marino
Robecco d\'Oglio (CR), 10 febbraio 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. 21 anni.
5) VEZZULLI, Giuseppe
Ticengo (CR), 8 giugno 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Pietro Vezzulli e Palmira Tinti, residente a Soncino (CR).
6) VINONI, Luigi
Soncino (CR), 3 marzo 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Pietro Michele Vinoni e Teresa Angela Pisoni, residente a Soncino (CR).
7) ZANDA, Senofonte
Brasile, 29 maggio 1923 - Brunico, 6 luglio 1944. Figlio di Camillo Zanda, ignoto il nome della madre, residente a Soncino (CR), meccanico. Soldato della Regia aeronautica, fu catturato dai tedeschi al momento dell\'armistizio e internato in Germania. Rientrato in Italia per adesione alla RSI, fu assegnato a Brunico (marzo-giugno 1944). Croce al merito di guerra per internamento in Germania.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Caserma Federico Enrico di Brunico
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Caserma Federico Enrico di Brunico
Anno di realizzazione: 2001
Descrizione: Nel luglio 2001, presso l\'attuale caserma Federico Enrico di Brunico, fu posta una lapide con i nomi delle vittime. Alla cerimonia, parteciparono le sezioni ANPI di Bolzano, Cremona, Lodi, Parma e Trento, le Associazioni ex combattenti e reduci, le autorità municipali di Brunico e dei Comuni d\'origine dei giovani fucilati.
onorificenza alla città a
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Descrizione: Medaglia commemorativa donata dal Presidente della Repubblica.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Anno di realizzazione: 2001
Descrizione: Dal 2001, ogni 6 luglio si tiene una cerimonia a ricordo dell\'eccidio dei 7 giovani renitenti a Brunico.