Descrizione
Località via XX Settembre e via delle Orfane, Jesi, Ancona, Marche
Data 8 febbraio 1944 - 9 febbraio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: La repressione nazifascista nel territorio jesino si fece più decisa e spietata in seguito al verificarsi, il 17 gennaio 1944, dell’uccisione del fondatore del Fascio repubblicano di Jesi, Antonio Blasetti, colpito a morte con un’arma da fuoco sulla soglia di casa. Imputando verosimilmente il fatto ai partigiani operanti in città, il commissario di P.S. organizzò i funerali con grande dispiegamento di uomini, per evitare ulteriori attacchi. In seguito all’episodio venne istituito proprio a Jesi un ufficio politico fascista con lo specifico compito di monitorare l’attività partigiana nella zona degli Appennini centrali, attraverso infiltrati e spie.
Probabilmente attraverso tale azione di spionaggio, si arrivò alla cattura di Armando Magnani e Primo Panti che, a un giorno di distanza tra loro, trovarono la morte in via XX Settembre, fucilati davanti al muro che sosteneva il giardino dell’orfanotrofio.
Accusato di aver preso parte alla sottrazione di grano all’ammasso di Staffolo per distribuirlo alla popolazione civile, Magnani venne fatto prigioniero insieme ad un altro partigiano, Augusto Bernacchia, in favore del quale intervennero i sacerdoti don Arduino Rettaroli e don Gino Paoletti. Grazie a loro Bernacchia (nato il 13/11/1911 a Jesi, paternità Filiberto, qualifica Partigiano combattente, Gap Jesi, 20/09/1943 – 18/07/1944, grado Vice comandante divisione – Capitano, riconosciutagli il 21/05/1946 ad Ancona) ebbe salva la vita ma dovette assistere all’esecuzione di Magnani, la mattina dell’8 febbraio 1944. Il suo corpo restò abbandonato sul luogo, sotto la pioggia, fino a sera.
Il giorno successivo toccò invece a Panti, sfollato di Jesi, catturato durante un rastrellamento a Staffolo avvenuto il 7 febbraio, per il quale non valse a nulla l’intervento del vescovo mons. Falcinelli presso il comando fascista. In seguito egli dirà: “Persino i tedeschi mi hanno concesso la grazia per la vita di due giovani italiani. La stessa grazia non mi è stata concessa da italiani per italiani”.
Nel muro dove avvennero le fucilazioni sono ancora oggi evidenti i segni dei proiettili.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Nei confronti di Fulgenzi Aurelio, per il reato di omicidio nei confronti di Panti e Magnani, la Sezione Istruttoria della Corte di Assise di Ancona emise in data 10.10.1947 la sentenza di non luogo a procedere per precedente giudicato.
Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-07-10 11:43:06
Vittime
Elenco vittime
Magnani Armando, n. il 07/10/1891 a Roma, figlio di Bartolomeo e Rosa Filonzi, residente a Belvedere Ostrense, elettricista, qualifica Partigiano caduto, Gap Ancona (12/09/1943 – 08/02/1944), riconosciutagli il 27/03/1947 ad Ascoli Piceno.
Panti Primo, n. 28/12/1911 a Montecarotto figlio di Umberto e Maria Pucci, residente a Jesi, muratore, qualifica Partigiano caduto, Gap Ancona (15/09/1943 – 09/02/1944), riconosciutagli il 21/02/1946 ad Ancona.
Elenco vittime partigiani 2
Magnani Armando,
Panti Primo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Aurelio Fulgenzi
Nome Aurelio
Cognome Fulgenzi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Vice capo Manipolo GNR Fulgenzi Aurelio, figlio di Giuseppe e Pigliapoco Giulia, n. il 18/06/1922 a Filottrano, ivi residente.
Note procedimento Nei confronti di Fulgenzi Aurelio, per il reato di omicidio nei confronti di Panti e Magnani, la Sezione Istruttoria della Corte di Assise di Ancona emise in data 10.10.1947 la sentenza di non luogo a procedere per precedente giudicato.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Jesi
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Via XX settembre, Jesi
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Via XX settembre, Jesi
Descrizione: Sul muro delle Pupille, in via XX Settembre, a Jesi, è stata posta una targa a ricordo di Magnani e Panti: “Qui nei giorni 8 e 9 febbraio 1944 furono fucilati dai fascisti della Repubblica di Salò i partigiani Magnani Armando Panti Primo Combattenti per l