Castello di Fiemme, 2.5.1945

(Trento - Trentino-Alto Adige)

Descrizione

Località Tra Castello di Fiemme e Cavalese, Castello-Molina di Fiemme, Trento, Trentino-Alto Adige

Data 2 maggio 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 4

Numero vittime uomini 4

Numero vittime uomini adulti 3

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: Nell’ambito del contesto creato dalla ritirata tedesca attraverso le valli del Trentino (aprile-maggio 1945), il 2 maggio 1945, nei pressi di Castello di Fiemme, intorno alle tre del pomeriggio, alcuni partigiani, probabilmente appartenenti alla Brigata autonoma Benacense, attaccarono la sede di un reparto della Todt sopraffacendo il presidio e disarmandolo: un soldato tedesco, ferito, riuscì a dare l’allarme e, da Cavalese, giunse un camion di militari della Speer in assetto da combattimento. Nel corso del rastrellamento effettuato nell’abitato, i militari uccisero Amerigo Seber sulla porta di casa e prelevarono i giovani Ciro Corradini e Vittorio Betta che, accompagnati presso l’albergo Castello, furono passati per le armi e i loro corpi abbandonati nei pressi. Un’ora dopo questi fatti, a Cavalese, «in seguito a sospettato attacco di partigiani», un gruppo di militari tedeschi (elementi delle SS non meglio identificati) bloccarono il paese sparando a casaccio sugli edifici che si affacciavano sulla strada principale. Una pallottola colpì l’avv. Ernesto Ringler che si era affacciato sulla porta di casa per vedere cosa succedeva: trasportato d’urgenza presso l’ospedale civile di Tesero, morì il giorno successivo (3 maggio). A Castello, il mattino successivo (3 maggio), i tedeschi arrestarono quattro persone che, prese in ostaggio, furono condotte nel carcere di Cavalese e lì detenute fino all’arrivo degli americani.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ritirata
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Estremi e note penali: Anche in questo caso, come in altri della ritirata tedesca attraverso le valli trentine, risulta impossibile identificare i reparti responsabili: unità della Todt, della Speer e delle SS si mescolano e si sovrappongono in un arco di tempo concentrato e in uno spazio geograficamente limitato.
Tribunale competente: Procura militare della Repubblica di Verona.

Scheda compilata da Lorenzo Gardumi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-11 10:16:57

Vittime

Elenco vittime

1) BETTA, Vittorio
Castello di Fiemme, 16 giugno 1927-2 maggio 1945. Operaio. Nel dopoguerra, la Commissione patrioti gli riconobbe la qualifica di patriota e un assegno di 20 mila lire ai familiari.
2) CORRADINI, Ciro
Castello di Fiemme, 23 luglio 1926-2 maggio 1945. Operaio. Nel dopoguerra, la Commissione patrioti gli riconobbe la qualifica di patriota e un assegno di 20 mila lire ai familiari.
3) SEBER, Amerigo
Castello di Fiemme, 19 febbraio 1908-2 maggio 1945. Falegname, sposato con due figli. Nel dopoguerra, la Commissione patrioti gli riconobbe la qualifica di patriota e un assegno di 20 mila lire ai familiari.
4) RINGLER, Ernesto
Cavalese, 8 marzo 1877-Tesero, 3 maggio 1945. Avvocato.

Elenco vittime civili 4

1) BETTA, Vittorio
Castello di Fiemme, 16 giugno 1927-2 maggio 1945. Operaio. Nel dopoguerra, la Commissione patrioti gli riconobbe la qualifica di patriota e un assegno di 20 mila lire ai familiari.
2) CORRADINI, Ciro
Castello di Fiemme, 23 luglio 1926-2 maggio 1945. Operaio. Nel dopoguerra, la Commissione patrioti gli riconobbe la qualifica di patriota e un assegno di 20 mila lire ai familiari.
3) SEBER, Amerigo
Castello di Fiemme, 19 febbraio 1908-2 maggio 1945. Falegname, sposato con due figli. Nel dopoguerra, la Commissione patrioti gli riconobbe la qualifica di patriota e un assegno di 20 mila lire ai familiari.
4) RINGLER, Ernesto
Cavalese, 8 marzo 1877-Tesero, 3 maggio 1945. Avvocato.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto Non precisato

Tipo di reparto: Non identificati

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a

    Tipo di memoria: lapide

    Descrizione: Una lapide ricorda l’uccisione di Betta, Corradini e Seber, lì dove furono uccisi.

Bibliografia


Giuseppe PANTOZZI, Il minotauro argentato. Contributi alla conoscenza del movimento di resistenza di val di Fiemme, Trento, Museo storico in Trento, 2000;

Lorenzo GARDUMI, Maggio 1945: «a nemico che fugge ponti d’oro»: la memoria popolare e le stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme, Trento, Fondazione Museo storico del Trentino, 2008;

LABORATORIO DI STORIA DI ROVERETO (a cura del), Il Trentino, i trentini nella seconda guerra mondiale, vol. III, Rovereto (TN), Egon, 2010.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio Ufficio storico Stato maggiore esercito (AUSSME), AUSSME, N. 1/11, b. 2131 bis (Banca dati violenze tedesche CIT-CPI);

Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio Commissione provinciale patrioti, AB Allegati, busta 3.