Descrizione
Località Franza, Castello Tesino, Trento, Trentino-Alto Adige
Data 13 gennaio 1945
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Anche in Trentino, il mese di gennaio fu il periodo più duro di tutto l’inverno 1944-1945: intenzionati a colpire il movimento di resistenza non in maniera indiscriminata ma attraverso un utilizzo proficuo di spie e delatori, i comandi germanici organizzarono una serie di operazioni antipartigiane dirette a catturare e sopprimere quegli elementi partigiani che ancora resistevano in montagna dopo i grandi rastrellamenti dell’estate 1944. Informate dalla spia Alfredo Aldo Boso che la famiglia Mascarello forniva ospitalità e assistenza al partigiano Guerrino Gaio, un gruppo di SS non meglio precisate si presentò presso l’abitazione dei Mascarello costringendo i due fratelli Gino e Ivo a svelarne il nascondiglio: essendosi rifiutati, furono uccisi entrambi e i loro corpi abbandonati dinanzi alla loro casa.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Dell’omicidio furono ritenute responsabili alcune SS, sulle quali però non si hanno informazioni: molto probabilmente, si trattava di militari agli ordini del capitano delle SS (SS-Hauptsturmführer) Karl Julius Hegenbart, di stanza a Roncegno.
Tribunale competente:
Procura militare della Repubblica di Verona.
Annotazioni: Nella documentazione giudiziaria italiana, il cognome delle due vittime è storpiato in Moscarello.
Scheda compilata da Lorenzo Gardumi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-11 20:43:28
Vittime
Elenco vittime
1) MASCARELLO, Gino
Castel Tesino, 9 settembre 1921-13 gennaio 1945. Contadino. Fiancheggiatore del movimento di resistenza nel Tesino e del Battaglione Gherlenda, fu ucciso dai militari delle SS perché si rifiutò di svelare il nascondiglio di un partigiano che la famiglia Mascarello teneva nascosto. Nel dopoguerra, fu inserito come partigiano combattente del Battaglione Gherlenda, Brigata Garibaldi Gramsci.
2) MASCARELLO, Ivo
Castel Tesino, 26 aprile 1925-13 gennaio 1945. Contadino. Contadino. Fiancheggiatore del movimento di resistenza nel Tesino e del Battaglione Gherlenda, costretto ad assistere all’uccisione del fratello, fu a sua volta assassinato dalle SS per essersi rifiutato di svelare il nascondiglio di un partigiano che la famiglia Mascarello teneva nascosto. Nel dopoguerra, fu inserito come partigiano combattente del Battaglione Gherlenda, Brigata Garibaldi Gramsci.
Elenco vittime legate a partigiani 2
1) MASCARELLO, Gino
Castel Tesino, 9 settembre 1921-13 gennaio 1945. Contadino. Fiancheggiatore del movimento di resistenza nel Tesino e del Battaglione Gherlenda, fu ucciso dai militari delle SS perché si rifiutò di svelare il nascondiglio di un partigiano che la famiglia Mascarello teneva nascosto. Nel dopoguerra, fu inserito come partigiano combattente del Battaglione Gherlenda, Brigata Garibaldi Gramsci.
2) MASCARELLO, Ivo
Castel Tesino, 26 aprile 1925-13 gennaio 1945. Contadino. Contadino. Fiancheggiatore del movimento di resistenza nel Tesino e del Battaglione Gherlenda, costretto ad assistere all’uccisione del fratello, fu a sua volta assassinato dalle SS per essersi rifiutato di svelare il nascondiglio di un partigiano che la famiglia Mascarello teneva nascosto. Nel dopoguerra, fu inserito come partigiano combattente del Battaglione Gherlenda, Brigata Garibaldi Gramsci.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Alfredo Aldo Boso
Nome Alfredo Aldo
Cognome Boso
Ruolo nella strage Collaboratore
Note responsabile Grigno, 1923-Lamon (BL), 13 gennaio 1945. Milite della Milizia nazionale portuaria fino al settembre 1943, divenne spia al servizio dei tedeschi: fu ucciso lo stesso giorno dei fratelli Mascarello, forse perché ritenuto inaffidabile o non più utile.