Sacco di Rovereto, 30.4.1945

(Trento - Trentino-Alto Adige)

Descrizione

Località Sacco di Rovereto, Rovereto, Trento, Trentino-Alto Adige

Data 30 aprile 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Alla fine della guerra, la valle dell’Adige e le valli adiacenti, videro il passaggio di colonne tedesche in fuga dagli alleati e dalle incursioni partigiane: durante il ripiegamento, i reparti nazifascisti compirono saccheggi e rapine lungo la Vallagarina, la valle dei Laghi, la Valsugana e le valli Giudicarie. L’aumento delle razzie, delle spoliazioni e delle uccisioni, rifletteva comportamenti già sperimentati in altri contesti bellici e, per questo motivo, abitudinari; quei soldati non solo erano abituati alla violenza, ma si trovavano in uno stato di estrema tensione provocato da giorni di combattimenti, di marce forzate sotto la continua minaccia partigiana, vera o presunta che fosse: colonne più o meno organizzate, appiedate o motorizzate, cercavano di sfuggire alla tenaglia alleata e alle «imboscate» dei patrioti nella speranza di poter raggiungere la Germania. Nel loro movimento, i soldati tedeschi uccisero chiunque si frappose sul loro cammino: partigiani (o supposti tali), disertori tedeschi e trentini del Corpo di sicurezza trentino (CST), civili innocenti. Tra il 25 aprile e il 5 maggio 1945, si contarono oltre 120 caduti: in certi casi, il ripiegamento tedesco e l’ormai imminente conclusione del conflitto spinsero partigiani, ex militi del CST e civili a intervenire, spesso in maniera maldestra e disorganizzata. A Rovereto, nella serata del 30 aprile, un gruppo di giovanissimi partigiani guidati dall’agente di polizia Guido Basso cercò di bloccare gruppetti isolati di tedeschi in ritirata allo scopo di disarmarli e recuperarne le armi. Tra la frazione di Sacco e Rovereto, nei pressi dello scalo ferroviario, il gruppo incrociò una «carretta, trainata da cavalli, accompagnata da due militari tedeschi» e decise di bloccarli: «venne a loro intimato l’alt e riuscirono a disarmarne uno, munito di fucile e pistola»; «l’altro, invece, che era armato di pistola mitragliatrice (parabello), fece resistenza ed ebbe modo di usare l’arma», tant’è che alcuni colpi raggiunsero e ferirono mortalmente il partigiano Fedrigotti. Durante la sparatoria, rimasero colpiti anche i due militari (uno era delle SS): uno morì sul colpo, l’altro il giorno successivo.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ritirata
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Scheda compilata da Lorenzo Gardumi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-12 13:30:34

Vittime

Elenco vittime

FEDRIGOTTI, Mario
Rovereto, 30 marzo 1927-30 aprile 1945. Studente. Partigiano del GAP di Rovereto, morì durante un conflitto a fuoco con militari tedeschi in ritirata.

Elenco vittime partigiani 1

FEDRIGOTTI, Mario
Rovereto, 30 marzo 1927-30 aprile 1945. Studente. Partigiano del GAP di Rovereto, morì durante un conflitto a fuoco con militari tedeschi in ritirata.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


SS reparto non precisato

Tipo di reparto: Waffen-SS

Wehrmacht reparto non precisato

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

Memorie
Bibliografia


Antonino RADICE, La Resistenza nel Trentino: 1943-1945, Rovereto (TN), Manfrini, 1960.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio Commissione provinciale patrioti, AB Allegati.