Descrizione
Località Pontboset, Pontboset, Aosta, Valle d'Aosta
Data 30 maggio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il 29, 30 e 31 maggio 1944, il rastrellamento prosegue in Valle di Champorcher, sede di una banda GL di una cinquantina di uomini provenienti dalle Valli di Lanzo al comando di Pedro Ferreira e di un distaccamento della 176ª Brigata Garibaldi; dopo una prima giornata di scontri con « 14 morti e molti feriti » tra i fascisti della «Muti» che erano presenti in loco con una sessantina di militi e muli, la valle viene aggirata anche dalla Valle dell'Orco e dalla Val Soana « passando dal Colle Laris e dal Dondena », e forze salgono « da Issogne. Champdepraz e Châtillon », nonché dalle forze fasciste e 200 tedeschi che salgono da Hône, in rinforzo alla Muti. « La mattina seguente tutta la valle rintronava di colpi. Fucili, bombe a mano, mitraglie e mortai rimbombavano in tutte le direzioni »; a Pontboset, viene fucilato il 30 maggio Giovanni Perregrini, « ostaggio dei nazifascisti ». « Negli ultimi giorni di maggio, soldati tedeschi e fascisti salirono da Hône verso Champorcher, in forze, con i muli carichi di armi e di munizioni (Ricordo queste cose perché le seguii direttamente dalla frazione Outre-l'Éve, dove eravamo in diverse persone). Davanti a loro c'erano tre uomini in ostaggio, cioè tenuti sotto tiro dai militari. » I partigiani, si ritirano in una zona particolarmente inaccessibile sulle alture tra Champorcher / Issogne / Champdepraz, facendo fallire il piano di accerchiamento; i militi nazifascisti « lasciano libero sfogo alla loro brutalità, « minacciarono di bruciare anche il Salleret, se la gente non si fosse prestata a recuperare i corpi dei soldati che giacevano lungo il torrente », e bruciando completamente il villaggio di Verana [14 famiglie senza tetto, e di Loré] [Champorcher], tutte le abitazioni di Dondena [Champorcher alta, « ed Orel, nonché le nostre baracche di Veuy »] ed un gran numero di baite isolate. Tentano anche di violentare alcune donne e saccheggiano tutta la vallata : le case, scardinate le porte a calci e colpi di moschetto, vengono invase e tutto ciò che può essere asportato (lenzuola, vestiti, generi alimentari, oggetti personali, ecc.) è sottratto ad una popolazione tra le più povere di tutta la Valle d'Aosta ».
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione,stupro
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Non si è a conoscenza di procedimento penale avviato nei confronti dei responsabili.
Scheda compilata da MARISA ALLIOD ; RAIMONDO MARTINET
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-17 10:58:21
Vittime
Elenco vittime
Giovanni PERREGRINI, nato a Buglio in Monte (Sondrio) nel 1920. « Ostaggio dei nazifascisti », venne fucilato a Pontboset (Valle d’Aosta) il 30 maggio 1944.
Elenco vittime indefinite 1
Giovanni PERREGRINI
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Ludwig Buch
Nome Ludwig
Cognome Buch
Note responsabile L\'operazione di rastrellamento Hambourg impiega una forza di « 3.150 uomini » ed è diretta « dall\'oberstleutnant Ludwig Buch »
Note procedimento Non si è a conoscenza di procedimento penale avviato nei confronti dei responsabili.
Nome del reparto Reparto tedesco non precisato
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Buglio in monte
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Buglio in monte
Descrizione: Giovanni PERREGRINI ( 1920 – 1944 ) è ricordato nel suo paese natale di Buglio in Monte ( Bassa Valtellina, Sondrio ) sul monumento ai Caduti.