Descrizione
Località Mezzolara di Budrio, Budrio, Bologna, Emilia-Romagna
Data 7 novembre 1943 - 8 novembre 1943
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Nella notte tra il 6 e il 7 novembre l’abitazione di Armando Sartoni a Mezzolara di Budrio (BO) fu circondata da un gruppo di fascisti, carabinieri e tedeschi, probabilmente grazie ad una delazione e su ordine della Questura di Bologna. Sartoni cercò di fuggire sui tetti, insieme ad Alberto Trebbi, membro del Cln provinciale che si trovava a casa Sartoni (secondo il Dizionario degli antifascisti e dei partigiani bolognesi per partecipare ad una riunione politica tenutasi nell’abitazione di Sartoni la notte dell’uccisione, fingendosi uno sfollato). I tedeschi salendo sul tetto li individuarono e aprirono il fuoco uccidendo Sartoni.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: deportazione della popolazione,furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: - Procedimento contro Ramponi Amedeo davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna per collaborazionismo, concorso in arresto di persone e perquisizioni, conclusosi con sentenza del 23/07/1946 di condanna a 6 anni di reclusione (di cui tre condonati) per furto pluriaggravato e con un non doversi procedere per collaborazionismo (e quindi per gli arresti e per l’omicidio che ne era seguito, omicidio di cui comunque Ramponi non fu considerato responsabile) perché il reato era estinto per amnistia. Dopo il ricorso di Ramponi la Corte di Cassazione dichiarò il reato per cui Ramponi era condannato estinto per amnistia con sentenza del 17/03/1947.
- Procedimento contro Michele Tossani davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna per collaborazionismo, rapina, concorso nell’arresto di persone, perquisizioni, conclusosi con sentenza del 07/08/1945 di condanna a 20 anni di reclusione per collaborazionismo e per rapina aggravata continuata; annullamento da parte della Corte di Cassazione e rinvio alla Corte d’Assise sezione speciale di Modena con sentenza del 17/09/1946 per accertare se l’imputato fosse stato spinto da fini di lucro; procedimento davanti alla Corte d’Assise sezione speciale di Modena conclusosi con sentenza del 22/01/1947 di non doversi procedere per il reato di collaborazionismo estinto per amnistia e assoluzione per insufficienza di prove per il reato continuato di rapina.
- La Procura generale militare della Repubblica aprì un fascicolo per un procedimento contro Tossani Michele, Ramponi Amedeo, Marchesini Emiliano, Testi Federico e ignoti militari tedeschi per reato di arresto arbitrario ai danni di Renata Rivolta, Eugenio Matteuzzi e Giuseppe Vecchi per gli arresti del novembre 1943 e un altro fascicolo per l’internamento in Germania di Falzoni contro tedeschi e fascisti ignoti. Non risultano fascicoli aperti per la morte di Sartoni.
Annotazioni: - Secondo il Dizionario degli antifascisti e dei partigiani bolognesi nell’abitazione di Sartoni la notte dell’uccisione si era tenuta una riunione antifascista a cui era presente anche Alberto Trebbi del Comitato di liberazione nazionale provinciale. La moglie di Sartoni nella sua deposizione al processo contro Ramponi disse che Trebbi era sfollato nell’abitazione della famiglia Sartoni.
- Matteuzzi nello Specchio delle violenze steso dai carabinieri di Bologna risulta di professione agricoltore.
- Nel Dizionario Falzoni risulta deceduto il 05/07/1944.
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-05-02 13:57:28
Vittime
Elenco vittime
Sartoni Armando “Canella”, nato a Budrio (BO) il 26/07/1906, residente a Mezzolara di Budrio (BO), lattaio. Partigiano. Riconosciuto nella 1ª brigata Sap Irma Bandiera dal 09/09/1943 al 07/11/1943.
Elenco vittime partigiani 1
Sartoni Armando “Canella”
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Amedeo Ramponi
Nome Amedeo
Cognome Ramponi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Amedeo Ramponi (nato a Bologna il 12/06/1902, residente a Budrio (BO), fascista repubblicano e commissario prefettizio di Budrio)
Note procedimento Procedimento contro Ramponi Amedeo davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna per collaborazionismo, concorso in arresto di persone e perquisizioni, conclusosi con sentenza del 23/07/1946 di condanna a 6 anni di reclusione (di cui tre condonati) per furto pluriaggravato e con un non doversi procedere per collaborazionismo (e quindi per gli arresti e per l’omicidio che ne era seguito, omicidio di cui comunque Ramponi non fu considerato responsabile) perché il reato era estinto per amnistia. Dopo il ricorso di Ramponi la Corte di Cassazione dichiarò il reato per cui Ramponi era condannato estinto per amnistia con sentenza del 17/03/1947.
Emiliano Marchesini
Nome Emiliano
Cognome Marchesini
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile Emiliano Marchesini (nato a Budrio (BO) il 05/08/1888, reggente del fascio repubblicano di Budrio)
Note procedimento La Procura generale militare della Repubblica aprì un fascicolo per un procedimento contro Tossani Michele, Ramponi Amedeo, Marchesini Emiliano, Testi Federico e ignoti militari tedeschi per reato di arresto arbitrario ai danni di Renata Rivolta, Eugenio Matteuzzi e Giuseppe Vecchi per gli arresti del novembre 1943 e un altro fascicolo per l’internamento in Germania di Falzoni contro tedeschi e fascisti ignoti
Federico Testi
Nome Federico
Cognome Testi
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile Federico Testi (nato a Budrio (BO) il 30/05/1919, fascista repubblicano)
Note procedimento La Procura generale militare della Repubblica aprì un fascicolo per un procedimento contro Tossani Michele, Ramponi Amedeo, Marchesini Emiliano, Testi Federico e ignoti militari tedeschi per reato di arresto arbitrario ai danni di Renata Rivolta, Eugenio Matteuzzi e Giuseppe Vecchi per gli arresti del novembre 1943 e un altro fascicolo per l’internamento in Germania di Falzoni contro tedeschi e fascisti ignoti. Non risultano fascicoli aperti per la morte di Sartoni.
Michele Tossani
Nome Michele
Cognome Tossani
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Michele Tossani (nato a Casalfiumanese (BO) 02/11/1918, residente a Bologna, fascista repubblicano, presidente dell’Opera nazionale Balilla di Bologna, membro della Compagnia speciale autonoma di polizia di Bologna comandata da Renato Tartarotti).
Note procedimento Procedimento contro Michele Tossani davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna per collaborazionismo, rapina, concorso nell’arresto di persone, perquisizioni, conclusosi con sentenza del 07/08/1945 di condanna a 20 anni di reclusione per collaborazionismo e per rapina aggravata continuata; annullamento da parte della Corte di Cassazione e rinvio alla Corte d’Assise sezione speciale di Modena con sentenza del 17/09/1946 per accertare se l’imputato fosse stato spinto da fini di lucro; procedimento davanti alla Corte d’Assise sezione speciale di Modena conclusosi con sentenza del 22/01/1947 di non doversi procedere per il reato di collaborazionismo estinto per amnistia e assoluzione per insufficienza di prove per il reato continuato di rapina.
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Bologna, piazza Nettuno
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, piazza Nettuno
Descrizione: Bologna, piazza Nettuno: sacrario dei caduti partigiani; vi compaiono Falzoni e Sartoni.
lapide a Budrio, municipio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Budrio, municipio
Descrizione: Budrio (BO), Palazzo comunale: lapide che ricorda i caduti partigiani e le vittime per cause politiche, belliche e per rappresaglia; vi compaiono i nomi di Armando Sartoni e Sostegno Falzoni