Descrizione
Località Camerlata, Como, Como, Lombardia
Data 5 settembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Adolfo Vacchi, in seguito a delazione, viene catturato nella notte tra il 17 e il 18 agosto 1944, insieme a Luigi Carissimi Priori e Marisa Girola, nella cui casa a Veniano è installata la stazione radio clandestina “Hope” dell’ORI (Organizzazione Resistenza Italiana), direttamente dipendente dall’OSS (Office of Strategic Services), che funge da capomaglia per tutto il Nord Italia, dotata di due radiotrasmittenti, in collegamento con gli Alleati e il Clnai. Condotto al carcere di San Donnino, pur non riuscendo a trovare nessuna prova del suo coinvolgimento, i fascisti decidono di eliminarlo. Nel corso di un trasferimento, simulando una fuga, gli sparano alle spalle, la notte del 5 settembre, all’esterno del cimitero di Camerlata. Nello stesso giorno viene fucilato anche il giovane partigiano Rocco Jeraci, perché trovato in possesso di armi.
Marisa Girola e Luigi Carissimi verranno, invece, trasferiti al carcere di San Vittore a Milano.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Il processo a carico degli imputati si apre il 21 maggio 1945 e si conclude il 22 maggio con quattro condanne a morte (Pozzoli, Saletta, Giussani e Borghi) ed una a 21 anni di reclusione per Diego Brunati. La sentenza di morte viene eseguita il 23 maggio, alle 6.05 del mattino nei pressi del Monumento ai Caduti di Como.
Tribunale militare straordinario di guerra di Como
Scheda compilata da ROBERTA CAIROLI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2019-01-02 17:07:01
Vittime
Elenco vittime
Jeraci Rocco fu Raffaele, nasce il 6 febbraio 1915, a Gioiosa Jonica (RC);
Vacchi Adolfo, nasce a Bologna il 29 gennaio 1887. Si laurea in matematica ed insegna a Venezia. Si iscrive al partito socialista e si impegna attivamente nel movimento sindacale. Nel febbraio del 1923 gli viene comminato un provvedimento di domicilio coatto che lo obbliga a lasciare Venezia per Milano. Durante la seconda guerra mondiale, subisce ancora un processo che si conclude con un ammonimento, per la dura critica al regime e alle leggi razziali svolta nell’ambito del suo insegnamento. Nel 1944, Vacchi, sotto il nome di copertura “Hope”, organizza, assieme all’ing. Luigi Carissimi Priori e per conto dell’ORI, un servizio di collegamento tra la delegazione del Cln in Svizzera, il Clnai di Milano, vari comandi partigiani e il Quartiere generale alleato (A.F.H.Q.) mediante l’installazione di una radio trasmittente a Veniano, in provincia di Como, dove Vacchi era sfollato. Scoperto e arrestato, il 18 agosto 1944, dalla squadra politica della questura di Como, viene assassinato a tradimento da agenti della medesima squadra per ordine del Commissario Domenico Saletta, con l’autorizzazione del questore Lorenzo Pozzoli e del capo della provincia, Renato Celio.
Elenco vittime partigiani 2
Jeraci Rocco
Vacchi Adolfo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Diego Brunati
Nome Diego
Cognome Brunati
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile agente della polizia speciale della Questura repubblicana di Como.
Note procedimento Il processo a carico degli imputati si apre il 21 maggio 1945 e si conclude il 22 maggio con quattro condanne a morte (Pozzoli, Saletta, Giussani e Borghi) ed una a 21 anni di reclusione per Diego Brunati. La sentenza di morte viene eseguita il 23 maggio, alle 6.05 del mattino nei pressi del Monumento ai Caduti di Como. Tribunale militare straordinario di guerra di Como
Nome del reparto Squadra politica della Questura di Como
Domenico Saletta
Nome Domenico
Cognome Saletta
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile nato a Palmi (Reggio Calabria), il 21 aprile 1916, capo dell’ufficio politico della Questura repubblicana di Como
Note procedimento Il processo a carico degli imputati si apre il 21 maggio 1945 e si conclude il 22 maggio con quattro condanne a morte (Pozzoli, Saletta, Giussani e Borghi) ed una a 21 anni di reclusione per Diego Brunati. La sentenza di morte viene eseguita il 23 maggio, alle 6.05 del mattino nei pressi del Monumento ai Caduti di Como. Tribunale militare straordinario di guerra di Como
Nome del reparto Squadra politica della Questura di Como
Guido Borghi
Nome Guido
Cognome Borghi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile nato a Cantù il 5 dicembre 1919, agente della polizia speciale della Questura repubblicana di Como;
Note procedimento Il processo a carico degli imputati si apre il 21 maggio 1945 e si conclude il 22 maggio con quattro condanne a morte (Pozzoli, Saletta, Giussani e Borghi) ed una a 21 anni di reclusione per Diego Brunati. La sentenza di morte viene eseguita il 23 maggio, alle 6.05 del mattino nei pressi del Monumento ai Caduti di Como. Tribunale militare straordinario di guerra di Como
Nome del reparto Squadra politica della Questura di Como
Lorenzo Pozzoli
Nome Lorenzo
Cognome Pozzoli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile nato a Erba, il 25 maggio 1896, questore di Como
Note procedimento Il processo a carico degli imputati si apre il 21 maggio 1945 e si conclude il 22 maggio con quattro condanne a morte (Pozzoli, Saletta, Giussani e Borghi) ed una a 21 anni di reclusione per Diego Brunati. La sentenza di morte viene eseguita il 23 maggio, alle 6.05 del mattino nei pressi del Monumento ai Caduti di Como. Tribunale militare straordinario di guerra di Como
Nome del reparto Squadra politica della Questura di Como
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Rocco Jeraci: nel 1984 viene riconosciuta la sua partecipazione alla Resistenza con un diploma d’onore firmato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
lapide a Como, Camelata, cimitero
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Como, Camelata, cimitero
Anno di realizzazione: 1947
Descrizione: “Il 5 settembre 1944 cadde per la libertà il partigiano Jeraci Rocco di Gioiosa Jonica”. “Al martire della Libertà Prof. Adolfo Vacchi qui trucidato la notte del 5-9- 1944 Como riconoscente pose”. La lapide posata dal Comune di Como venne inaugurata il 1° giugno del 1947: i discorsi di commemorazione furono pronunciati dal socialista Enrico Mariani e dal comunista Ferrari di Milano, alla presenza del prefetto, del questore, e del sindaco Giuseppe Terragni.
lapide a Veniano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Veniano
Anno di realizzazione: 2010
Descrizione: Targa posta all’ingresso della casa di Veniano che fu la residenza di Vacchi, collocata per iniziativa dell’Anpi il 2 ottobre 2010.