Descrizione
Località Vercana, Domaso, Como, Lombardia
Data 13 ottobre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Oreste Ghislanzoni, partigiano della 52° Brigata Garibaldi “Luigi Clerici”, resta gravemente ferito durante un conflitto a fuoco seguito a un vasto rastrellamento compiuto dalle Brigate Nere nella zona di Vercana, sopra Domaso, il 13 ottobre 1944, con l’obiettivo di annientare tutti i distaccamenti partigiani dell’Alto Lario. Avendo resistito alle sevizie dei fascisti, è ucciso con colpi del calcio dei fucili.
Modalità di uccisione: tortura a morte
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Tra l'11 ed il 29 novembre 1946 venne celebrato a Como il processo contro la 6° Compagnia della Brigata nera “Cesare Rodini” di Como. Il processo si chiude con la condanna a morte dei due maggiori responsabili, il comandante Emilio Castelli ed il vice Pompeo Casati. Nel 1950 la Corte d'Assise di Viterbo commutò le due condanne in trent'anni di carcere. Poco tempo dopo, i due verranno amnistiati. Gli altri 15 coimputati ricevettero pene variabili tra i venti ed i trent'anni di carcere che, l'anno successivo, la Corte d'Assise Speciale di Torino in parte ridusse e condonò.
Tribunale competente:
Corte d’Assise di Como Sezione speciale
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-26 15:31:35
Vittime
Elenco vittime
Ghislanzoni Oreste, nato il 17 marzo 1921, garibaldino della 52° Brigata Garibaldi.
Elenco vittime partigiani 1
Ghislanzoni Oreste
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Emilio Castelli
Nome Emilio
Cognome Castelli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Emilio Castelli, vice federale di Como, responsabile del Centro antiribelli di Menaggio e comandante della 6° Compagnia dell’XI Brigata Nera “Cesare Rodini”, era anche commissario prefettizio del comune di Menaggio
Note procedimento Tra l\'11 ed il 29 novembre 1946 venne celebrato a Como il processo contro la 6° Compagnia della Brigata nera “Cesare Rodini” di Como. Il processo si chiude con la condanna a morte dei due maggiori responsabili, il comandante Emilio Castelli ed il vice Pompeo Casati. Nel 1950 la Corte d\'Assise di Viterbo commutò le due condanne in trent\'anni di carcere. Poco tempo dopo, i due verranno amnistiati. Gli altri 15 coimputati ricevettero pene variabili tra i venti ed i trent\'anni di carcere che, l\'anno successivo, la Corte d\'Assise Speciale di Torino in parte ridusse e condonò. Tribunale competente: Corte d’Assise di Como Sezione speciale
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 6. compagnia/11. Brigata nera “Cesare Rodini” di Como
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Domaso, cimitero
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Domaso, cimitero
Descrizione: Tomba al cimitero di Domaso: “Volere divino lo pose tra la schiera gloriosa dei martiri che furono all’avanguardia della eroica marcia verso la libertà e la giustizia”.