Palena 16-12-1943

(Chieti - Abruzzo)

Descrizione

Località Palena, Palena, Chieti, Abruzzo

Data 16 dicembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: All’estremità meridionale del gruppo della Majella, la lunga cresta del Porrara segna il confine tra le province di Chieti e L’Aquila e stacca il piano Cerreto e il Quarto Santa Chiara dall’alta valle del fiume Aventino, abbassandosi nel valico della Forchetta, a Palena, fino a 1260 m.
Tra le comunità aventinesi poste a ridosso della linea Gustav, Palena, per via della sua posizione strategica dovuta anche all’importanza dello snodo ferroviario omonimo, si trovò in una delle situazioni più drammatiche durante il conflitto, rimanendo un baluardo in mano tedesca per tutto il corso dell’autunno ’43 e dell’inverno 1944, insieme a Roccaraso, Campo di Giove ed altri paesi dell’altopiano.
Sin dall’inizio dell’occupazione dei primi nuclei di SS, avvenuta dalla metà di ottobre 1943, i presidi armati della Wehrmacht che si susseguirono compirono continue azioni di rastrellamento di civili con l’obiettivo di fornire manodopera ai lavori militari di fortificazione della Gustav e procedettero a perquisizioni e razzie delle abitazioni per il vettovagliamento dell’esercito in campo; il 2 novembre 1943, infine, gli occupanti imposero l’evacuazione totale del Paese e i genieri procedettero alla sistematica distruzione degli edifici, demolendo il 70% del patrimonio edilizio di Palena. Quanto scampato da tale devastazione fu colpito, il 13 gennaio 1944, da un bombardamento aereo alleato che colpì, in particolare, il quartiere della Valle e la chiesa di San Falco. Molti sfollati palenesi, contravvenendo all’ordine tedesco di sfollamento verso Nord, tentarono di attraversare la linea del fronte per raggiungere le zone liberate, altri trovarono rifugio nelle vicine località di Schito, Defense, Cerreto, Pietra Fragile, Casina di D’Onofrio, Casone della Castelletta e nel Convento di Sant’Antonio. È in questo contesto che matura la duplice uccisione di Nicola ed Antonio Del Bene, catturati nel corso di un rastrellamento.
Riuscito ad allontanarsi temporaneamente, Nicola fu raggiunto da un militare tedesco che gli intimò, inutilmente, di seguirlo: fu per questo ucciso a colpi di pistola e gettato nel vicino fiume. Con lui morì anche il nipote Antonio Del Bene, che per via di un handicap non parlava e camminava a stento: a fronte delle sue lamentele e della sua disperazione, fu isolato in un locale nei pressi della chiesa di San Falco, avvolto in un lenzuolo e portato in località Mazzamaria. Secondo alcune persone, i tedeschi lo uccisero a colpi di arma da fuoco e lo gettarono nel fiume; secondo un’altra versione, dopo la sua morte fu seppellito in quella stessa zona, a monte del fiume.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: In storiografia e nella memoria locale si ricorda come “Eroina Palenese” la giovane Rosa del Bene. La ragazza, di origini familiari profondamente cristiane e militante di Azione Cattolica, per sfuggire ad un tentativo di violenza messo in atto dalla soldataglia tedesca si suicidò il 25 novembre 1943 buttandosi da una finestra del “casino” di Vincenzo D’Onofrio in località “Cerreto” di Palena. (Mario Como, Palena nel corso dei secoli, Bastogi Editrice italiana, Foggia 2003, p.317.)

Numerosi furono i palenesi che ottennero attestati di benemerenza delle autorità militari angoloamericane per il soccorso prestato a prigionieri in fuga. Tra loro si annota anche la presenza Ettore Margadonna rifugiato a Palena, suo paese nativo.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Sono molto attivi nelle iniziative commemorative gli alpini della sezione locale di Palena. Fondatore e fervido sostenitore nel corso degli anni ne è stato Vincenzo Rapa, Maresciallo degli Alpini e Sergente maggiore egli ha dato un grande contributo a preservare la memoria degli eventi di Palena in guerra.

Scheda compilata da Alessandra De Nicola e Nicola Palombaro
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-09 08:58:59

Vittime

Elenco vittime

1. Del Bene Antonio, nato a Palena, anni 16
2. Del Bene Nicola fu Gennaro, nato a Palena, anni 84

Elenco vittime civili 2

1. Del Bene Antonio, nato a Palena, anni 16
2. Del Bene Nicola fu Gennaro, nato a Palena, anni 84

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Artese Giovanni, La guerra in Abruzzo e Molise (1943-1944), Edigrafital, Teramo, vol. 1, Le battaglie del Biferno, del Trigno e dell’alto Volturno: l’avanzata dell’VIII Armata fino al fiume Sangro, Carabba, Lanciano 1993.

Lanfranco Fiore, La linea di difesa tedesca e l’avanzata degli alleati sul fronte abruzzese (ottobre-dicembre 1943), in “Rivista Abruzzese di Studi Storici dal fascismo alla Resistenza”, Anno VI n.1, pp.133-161.

Gerhard Schreiber, La Wehrmacht nella battaglia sul fiume Sangro, in Costantino Felice (a cura di), La guerra sul Sangro. Eserciti e popolazione in Abruzzo 1943-1944, Franco Angeli, Milano 1994.

Rasero Aldo, Morte a Filetto. La Resistenza e le stragi naziste in Abruzzo, Mursia, Milano 1970.

Mario Como, Palena nel corso dei secoli, Bastogi Editrice italiana, Foggia 2003.
Romeo Como, Le donne raccontano. Palena dopo l’8 settembre 1943, Bastogi Editrice italiana, Foggia 2003.

Riccardo Vittorio Gentile, Palena nella resistenza e nella guerra di liberazione, Carabba, Lanciano 2003.

Sitografia


http://www.associazioneculturalepalenese.com
www.camminarenellastoria.it/index/gustav_it_7_Porrara.html
http://web.tiscali.it/palena/soldati1.htm

Fonti archivistiche

Fonti