Descrizione
Località Pisciarello, Palena, Chieti, Abruzzo
Data 24 dicembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: All’estremità meridionale del gruppo della Majella, la lunga cresta del Porrara segna il confine tra le province di Chieti e L’Aquila e stacca il piano Cerreto e il Quarto Santa Chiara dall’alta valle del fiume Aventino, abbassandosi nel valico della Forchetta, a Palena, fino a 1260 m.
Tra le comunità aventinesi poste a ridosso della linea Gustav, Palena, per via della sua posizione strategica dovuta anche all’importanza dello snodo ferroviario omonimo, si trovò in una delle situazioni più drammatiche durante il conflitto, rimanendo un baluardo in mano tedesca per tutto il corso dell’autunno ’43 e dell’inverno 1944, insieme a Roccaraso, Campo di Giove ed altri paesi dell’altopiano.
Sin dall’inizio dell’occupazione dei primi nuclei di SS, avvenuta dalla metà di ottobre 1943, i presidi armati della Wehrmacht che si susseguirono compirono continue azioni di rastrellamento di civili con l’obiettivo di fornire manodopera ai lavori militari di fortificazione della Gustav e procedettero a perquisizioni e razzie delle abitazioni per il vettovagliamento dell’esercito in campo; il 2 novembre 1943, infine, gli occupanti imposero l’evacuazione totale del Paese e i genieri procedettero alla sistematica distruzione degli edifici, demolendo il 70% del patrimonio edilizio di Palena. Quanto scampato da tale devastazione fu colpito, il 13 gennaio 1944, da un bombardamento aereo alleato che colpì, in particolare, il quartiere della Valle e la chiesa di San Falco. Molti sfollati palenesi, contravvenendo all’ordine tedesco di sfollamento verso Nord, tentarono di attraversare la linea del fronte per raggiungere le zone liberate, altri trovarono rifugio nelle vicine località di Schito, Defense, Cerreto, Pietra Fragile, Casina di D’Onofrio, Casone della Castelletta e nel Convento di Sant’Antonio. È in questo contesto che matura la morte Ferdinando Parente. Dopo aver lasciato la dimora in località Aia dei Cordoni insieme ad altri palenesi per raggiungere la zona già liberata dagli Alleati ed in particolare Casoli, assicuratosi che i suoi compagni di viaggio avrebbero potuto raggiungere senza rischi la meta, decise di tornare indietro riprendendo la via verso l’Aia dei Cordoni. Sopraggiunta la notte prima di raggiungere l’abitato, si fermò in località “Pisciarello” ed accese un fuoco per riscaldarsi; per sua sfortuna, attirò l’attenzione di un militare tedesco che lo uccise con un colpo di fucile.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Scheda compilata da Alessandra De Nicola e Nicola Palombaro
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-09 09:35:18
Vittime
Elenco vittime
Parente Ferdinando fu Paolo, nato a Palena nel 1880
Elenco vittime civili 1
Parente Ferdinando fu Paolo, nato a Palena nel 1880