Descrizione
Località Piazza del Nettuno, Bologna, Bologna, Emilia-Romagna
Data 3 gennaio 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il 3 gennaio 1945 Francesco Cristofori, Otello Spadoni e Paolo Scaratti - i primi due partigiani della squadra Temporale della 7 Brigata Garibaldi GAP Gianni - mentre transitano nei dintorni di piazza del Nettuno sono riconosciuti da Lidia Golinelli ‘Vienna’, ex partigiana al servizio dell’Ufficio politico investigativo della GNR come informatrice, che li segnala ai due militi della GNR che la accompagnano, Gilberto Quintavalli e Ame-rigo Scaramagli. Mentre Scaratti riesce a sottrarsi all’arresto, Spadoni e Cristofori vengono immediata-mente bloccati dai militi. Nel corso della colluttazione seguita al fermo i due partigiani sono fatti segno di colpi di rivoltella: il primo è colpito a morte, mentre il secondo resta gravemente ferito.
Il cadavere di Spadoni è trascinato in piazza del Nettuno, dove viene abbandonato - come consuetudine - nel luogo battezzato dai fascisti «posto di ristoro dei partigiani». Cristofori è invece trasportato all’ospedale Sant’Orsola e in seguito recluso nel carcere di San Giovanni in Monte, e sarà fucilato a San Ruffillo il 20 marzo 1945.
Modalità di uccisione: fucilazione
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: CAS Bologna
f.152,153,177/1945 - Golinelli Lidia, Quintavalli Gilberto, Scaramagli Amerigo [MANCANTI]
sentenza n. 147 del 23/08/1945
Lidia Golinelli ‘Vienna’, ex staffetta della 7 Brigata Garibaldi GAP Gianni al comando di Giovanni Martini ‘Paolo’, già arrestata una prima volta il 15/12/1944 da militi dell’Ufficio politico investigativo della GNR (poi rilasciata il 22), è arrestata una seconda volta il 2/01/1945 e, minacciata di fucilazione, accetta di fare opera di delazione al servizio del ten. Serantini segnalando i partigiani a lei noti fino al 21/03/1945 (quando vie-ne inviata al Comando generale della GNR di Brescia con l’indicazione di impegnarla in Veneto, dove molti partigiani bolognesi si sono trasferiti).
Il 3/01/1945 la Golinelli in perlustrazione nei dintorni di piazza del Nettuno segnala ai militi Quintavalli e Scaramagli e alla guardia Scheda [?] un gruppo di tre partigiani: Paolo Scaratti, Francesco Cristofori e Otello Spadoni. Mentre il primo riesce a fuggire, gli altri due sono fermati dai militi e fatti segno d’arma da fuoco nel corso di una colluttazione. Cristofori gravemente ferito dal Quintavalli è condotto in ospedale, mentre Spadoni muore.
Tutti e tre gli imputati sono riconosciuti dalla corte colpevoli dei reati ascritti e condannati alla pena di mor-te (in seguito la corte di Cassazione accoglie il ricorso della Golinelli e ammette la revisione per Quintavalli e Scaramagli, annullando la sentenza e rinviando alla CAS di Modena per nuovo giudizio).
Annotazioni: Onofri e Bergonzini, pur ubicando l’episodio nella medesima zona della città (centro storico intorno a piazza Maggiore), divergono nell’individuazione del luogo esatto della cattura: il primo la individua in via d’Azeglio, il secondo in via Rizzoli. Inoltre, mentre Bergonzini sostiene si sia trattato di un’esecuzione sul posto e che solo in seguito il corpo di Spadoni sia stato trascinato in piazza del Nettuno, Onofri colloca in quest’ultimo luogo l’esecuzione stessa.
Si veda anche la scheda Piazza del Nettuno, Bologna, 9.07.1944.
Scheda compilata da TONI ROVATTI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-04-29 15:03:14
Vittime
Elenco vittime
Spadoni Otello‘Fulmine’, n. il 28/8/1925 a Ozzano Emilia - partigiano
Operaio metallurgico. Residente a Bologna nel 1943. Dopo l’8/09/1943, entra a far parte dei primi gruppi armati che si costituirono nella zona di Pontevecchio (Bologna). Per sfuggire all’identificazione nel marzo 1944 si trasferisce in provincia di Belluno nella valle del Piave e milita in una brigata della Divisione Nannet-ti. Ammalatosi, rientra a Bologna dove milita nella squadra Temporale della 7 Brigata Garibaldi GAP con funzione di capo nucleo.
E\' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.
[Diz.V]
Elenco vittime partigiani 1
Spadoni Otello
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Amerigo Scaramagli
Nome Amerigo
Cognome Scaramagli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Amerigo Scaramagli - milite UPI GNR
Note procedimento CAS Bologna f.152,153,177/1945 - Golinelli Lidia, Quintavalli Gilberto, Scaramagli Amerigo [MANCANTI] sentenza n. 147 del 23/08/1945 Lidia Golinelli ‘Vienna’, ex staffetta della 7 Brigata Garibaldi GAP Gianni al comando di Giovanni Martini ‘Paolo’, già arrestata una prima volta il 15/12/1944 da militi dell’Ufficio politico investigativo della GNR (poi rilasciata il 22), è arrestata una seconda volta il 2/01/1945 e, minacciata di fucilazione, accetta di fare opera di delazione al servizio del ten. Serrantini segnalando i partigiani a lei noti fino al 21/03/1945 (quando vie-ne inviata al Comando generale della GNR di Brescia con l’indicazione di impegnarla in Veneto, dove molti partigiani bolognesi si sono trasferiti). Il 3/01/1945 la Golinelli in perlustrazione nei dintorni di piazza del Nettuno segnala ai militi Quintavalli e Scaramagli e alla guardia Scheda [?] un gruppo di tre partigiani: Paolo Scaratti, Francesco Cristofori e Otello Spadoni. Mentre il primo riesce a fuggire, gli altri due sono fermati dai militi e fatti segno d’arma da fuoco nel corso di una colluttazione. Cristofori gravemente ferito dal Quintavalli è condotto in ospedale, mentre Spadoni muore. Tutti e tre gli imputati sono riconosciuti dalla corte colpevoli dei reati ascritti e condannati alla pena di mor-te (in seguito la corte di Cassazione accoglie il ricorso della Golinelli e ammette la revisione per Quintavalli e Scaramagli, annullando la sentenza e rinviando alla CAS di Modena per nuovo giudizio).
GIlberto Quintavalli
Nome GIlberto
Cognome Quintavalli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Gilberto Quintavalli - milite UPI GNR
Note procedimento CAS Bologna f.152,153,177/1945 - Golinelli Lidia, Quintavalli Gilberto, Scaramagli Amerigo [MANCANTI] sentenza n. 147 del 23/08/1945 Lidia Golinelli ‘Vienna’, ex staffetta della 7 Brigata Garibaldi GAP Gianni al comando di Giovanni Martini ‘Paolo’, già arrestata una prima volta il 15/12/1944 da militi dell’Ufficio politico investigativo della GNR (poi rilasciata il 22), è arrestata una seconda volta il 2/01/1945 e, minacciata di fucilazione, accetta di fare opera di delazione al servizio del ten. Serrantini segnalando i partigiani a lei noti fino al 21/03/1945 (quando vie-ne inviata al Comando generale della GNR di Brescia con l’indicazione di impegnarla in Veneto, dove molti partigiani bolognesi si sono trasferiti). Il 3/01/1945 la Golinelli in perlustrazione nei dintorni di piazza del Nettuno segnala ai militi Quintavalli e Scaramagli e alla guardia Scheda [?] un gruppo di tre partigiani: Paolo Scaratti, Francesco Cristofori e Otello Spadoni. Mentre il primo riesce a fuggire, gli altri due sono fermati dai militi e fatti segno d’arma da fuoco nel corso di una colluttazione. Cristofori gravemente ferito dal Quintavalli è condotto in ospedale, mentre Spadoni muore. Tutti e tre gli imputati sono riconosciuti dalla corte colpevoli dei reati ascritti e condannati alla pena di mor-te (in seguito la corte di Cassazione accoglie il ricorso della Golinelli e ammette la revisione per Quintavalli e Scaramagli, annullando la sentenza e rinviando alla CAS di Modena per nuovo giudizio).
Lidia Golinelli
Nome Lidia
Cognome Golinelli
Ruolo nella strage Delatore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Responsabile delazione: Lidia Golinelli ‘Vienna’, ex partigiana informatrice UPI GNR
Note procedimento CAS Bologna f.152,153,177/1945 - Golinelli Lidia, Quintavalli Gilberto, Scaramagli Amerigo [MANCANTI] sentenza n. 147 del 23/08/1945 Lidia Golinelli ‘Vienna’, ex staffetta della 7 Brigata Garibaldi GAP Gianni al comando di Giovanni Martini ‘Paolo’, già arrestata una prima volta il 15/12/1944 da militi dell’Ufficio politico investigativo della GNR (poi rilasciata il 22), è arrestata una seconda volta il 2/01/1945 e, minacciata di fucilazione, accetta di fare opera di delazione al servizio del ten. Serrantini segnalando i partigiani a lei noti fino al 21/03/1945 (quando vie-ne inviata al Comando generale della GNR di Brescia con l’indicazione di impegnarla in Veneto, dove molti partigiani bolognesi si sono trasferiti). Il 3/01/1945 la Golinelli in perlustrazione nei dintorni di piazza del Nettuno segnala ai militi Quintavalli e Scaramagli e alla guardia Scheda [?] un gruppo di tre partigiani: Paolo Scaratti, Francesco Cristofori e Otello Spadoni. Mentre il primo riesce a fuggire, gli altri due sono fermati dai militi e fatti segno d’arma da fuoco nel corso di una colluttazione. Cristofori gravemente ferito dal Quintavalli è condotto in ospedale, mentre Spadoni muore. Tutti e tre gli imputati sono riconosciuti dalla corte colpevoli dei reati ascritti e condannati alla pena di mor-te (in seguito la corte di Cassazione accoglie il ricorso della Golinelli e ammette la revisione per Quintavalli e Scaramagli, annullando la sentenza e rinviando alla CAS di Modena per nuovo giudizio).
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Bologna, piazza del Nettuno
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, piazza del Nettuno
Descrizione: Sacrario dei caduti partigiani di Bologna e provincia, piazza del Nettuno
monumento a Bologna, cimitero della Certosa
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, cimitero della Certosa
Descrizione: Monumento Ossario ai Caduti Partigiani, cimitero della Certosa