MONZUNO 29.09-01.10.1944
(Bologna - Emilia-Romagna)
Episodio di riferimento: MONTE SOLE, 29.09.1944-05.10.1944
Descrizione
Località Monzuno, Monzuno, Bologna, Emilia-Romagna
Data 29 settembre 1944 - 4 ottobre 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 27
Numero vittime uomini 20
Numero vittime bambini 2
Numero vittime uomini ragazzi 1
Numero vittime uomini adulti 5
Numero vittime uomini anziani 12
Numero vittime donne 7
Numero vittime donne adulte 4
Numero vittime donne anziane 2
Numero vittime donne senza informazioni 1
Descrizione: Se nell’area considerata “calda”, quella nella quale penetrarono gli uomini di Reder, l’operazione aveva una netta impronta eliminazionista, ai suoi confini, nelle valli del Reno e del Setta, furono attuati, nei giorni 29 e 30 settembre, rastrellamenti di soli uomini, e nel giorno 1° ottobre, quando cioè l’operazione a Monte Sole era ufficialmente conclusa, furono eliminati gli ostaggi che nelle selezioni del giorno precedente non erano stati giudicati idonei al lavoro.
Nella valle del Setta i rastrellati da parte delle SS (reparto non identificato) furono concentrati presso il rifugio di Vado. Il 30 settembre, verso le 14, fu operata una selezione fra i prigionieri da un ufficiale tedesco, coadiuvato da un italiano che fungeva da interprete: coloro che avevano meno di 50 anni furono montati su un autocarro e portati via, gli altri rinchiusi nuovamente nel rifugio. Il 1° ottobre, verso le 12, furono fatti uscire, e sotto scorta di sei o sette soldati, comandati da un sottufficiale, avviati verso la casa detta Canovetta. Poco dopo si fermarono vicino alla casa, dove un soldato tedesco li stava aspettando, su un rialzo del terreno: furono allineati su tre fila, e quel soldato cominciò a sparare, quindi gli altri buttarono bombe a mano fra i corpi, li contarono, e se ne andarono. In quel gruppo, di circa 25 persone, si salvarono in quattro, gettatisi a terra un attimo prima degli spari, o coperti dai corpi.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: massacro eliminazionista
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Estremi e note penali: Imputati tedeschi
- Max Simon, generale comandante la 16^ Divisione “Reichsführer-ss”, condannato a morte da un tribunale militare britannico a Padova, in data 26 giugno 1947. Sentenza commutata in carcere.
- Walter Reder, condannato all’ergastolo dal tribunale militare di Bologna in data 31 ottobre 1951. Sentenza confermata per alcuni capi di imputazione, fra i quali la strage di Monte Sole, nel marzo 1954 dal Tribunale supremo militare. Sentenza del tribunale militare di Bari del luglio 1980 che gli concede la libertà condizionale, con cinque anni di internamento nel carcere di Gaeta con lo status di prigioniero di guerra. Graziato il 23 gennaio 1985 con decreto del Presidente del Consiglio Bettino Craxi.
- Tribunale militare di la Spezia, procedimento n. 279/04 R.G.N.R., sentenza del 13 gennaio 2007: condanna all’ergastolo per ALBERS Paul, BAUMANN Josef, BICHLER Hubert, ROITHMEIER Max, SCHNEIDER Adolf, SCHNEIDER Max, SPIELER Kurt, TRÄGER Heinz Fritz (Heinrich), WACHE Georg, WULF Helmut; assoluzione per BECKER Hermann August, FINSTER Günther, GUDE Walter Ernst, KUSTERER Wilhelm Ernst, PIEPEPENSCHNEIDER Albert, STOCKINGER Franz, TIEGEL Otto Erhart, per non aver commesso il fatto.
Il 7 maggio 2008 si è celebrato a Roma davanti alla Corte Militare d'Appello il processo di secondo grado . La Corte ha assolto per insufficienza di prove Spieler, confermato gli altri ergastoli inflitti in primo grado dichiarando estinto il reato per morte del reo per Wache, condannato all'ergastolo Kusterer, assolto in primo grado.
Paul Albers ha presentatato ricorso in Cassazione, ma è morto prima che il ricorso potesse essere discusso.
Imputati italiani.
Lorenzo Mingardi, segretario del partito fascista repubblicano di Marzabotto, condannato a morte dalla Corte straordinario d’assise di Brescia il 17 ottobre 1945; Giovanni Quadri, condannato a 30 anni. Sentenza annullata dalla Corte di Cassazione e procedimento rinviato alla Sezione speciale della Corte di assise di Bergamo, che il 30 settembre 1946 condannava a 30 anni di carcere Mingardi, 10 anni e 8 mesi Quadri.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La strage di marzabotto è ben presto assurta a simbolo della violenza nazista e del sacrificio del popolo italiano per la Resistenza. Numerose nel tempo le autorità italiane e straniere che hanno partecipato alle commemorazioni dell’eccidio o a celebrazioni: ricordiamo in particolare che il 17 aprile 2002 il Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, e il Presidente della Repubblica Federale di Germania, Johannes Rau, visitarono il sacrario di Marzabotto. Più recentemente è emersa una memoria antipartigiana, che si è manifestata in alcune pubblicazioni: Margherita Ianelli, Gli zappaterra. Una vita, Baldini e Castoldi, Milano 2002; Lucia Sabbioni, Marzabotto, diario del perdono e della rabbia, Lupo edizioni, Bologna s.d.; don Dario Zanini, Marzabotto e dintorni 1944, Ponte Nuovo, Bologna 1996.
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-05 19:40:19
Vittime
Elenco vittime
Bernardini Luigi
Boaniuti Agenore
Caramalli Enrico
Cevenini Giuseppe
Commissari Cleonice
Elmi Sergio Gabriele
Fanti Emilio
Fantini Massimo
Gamberini Luciano
Gianassi Gino
Lamberti Giovanni
Marcacci Zefferino
Marzadori Alfonso
Musolesi Cleto
Olghini Olga
Pasqui Augusto
Peri Ferdinando
Persiani Ersilia
Sammarchi Rosa
Valeriani Luigia
Vannini Primo
Ventura Alfonso
Ventura Anice Adele Maria
Ventura Ida
Ventura Talemo
Venturi Domenico
Vigetti Zeffirino
Elenco vittime civili 27
Bernardini Luigi
Boaniuti Agenore
Caramalli Enrico
Cevenini Giuseppe
Commissari Cleonice
Elmi Sergio Gabriele
Fanti Emilio
Fantini Massimo
Gamberini Luciano
Gianassi Gino
Lamberti Giovanni
Marcacci Zefferino
Marzadori Alfonso
Musolesi Cleto
Olghini Olga
Pasqui Augusto
Peri Ferdinando
Persiani Ersilia
Sammarchi Rosa
Valeriani Luigia
Vannini Primo
Ventura Alfonso
Ventura Anice Adele Maria
Ventura Ida
Ventura Talemo
Venturi Domenico
Vigetti Zeffirino
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Albert Ekkehard
Fritz Alwin Schildbach
Giovanni Quadri
Helmut Loos
Lorenzo Mingardi
Max Paustian
Max Simon
Paul Albers
Walter Reder
Sentenze dei tribunali militari riferite a episodi comprendenti o attinenti a questo
Memorie
Memorie legate a questa strage
luogo della memoria a Monte Sole
luogo della memoria a Monte Sole
luogo della memoria a Monte Sole
luogo della memoria a Monte Sole
monumento a Monte Sole