CAPRARA MARZABOTTO 29.09.1944
(Bologna - Emilia-Romagna)
Episodio di riferimento: MONTE SOLE, 29.09.1944-05.10.1944
Descrizione
Località Caprara, Marzabotto, Bologna, Emilia-Romagna
Data 29 settembre 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 63
Numero vittime uomini 22
Numero vittime bambini 12
Numero vittime uomini ragazzi 2
Numero vittime uomini adulti 3
Numero vittime uomini anziani 5
Numero vittime donne 41
Numero vittime donne bambine 15
Numero vittime donne ragazze 7
Numero vittime donne adulte 18
Numero vittime donne anziane 1
Descrizione: Caprara era un antico borgo fortificato e capoluogo del comune prima che la sede amministrativa fosse trasferita a Marzabotto. Sette od otto soldati rastrellarono le persone nel rifugio, le misero in fila, le rinchiusero in una delle case di Caprara, gettando quindi delle bombe da una finestra e dalla porta. Alla casa fu poi dato fuoco: c’erano circa settanta persone tra donne e bambini, e sopravvissero solo in otto.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: incendio di abitazione
Tipo di massacro: massacro eliminazionista
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Estremi e note penali: Imputati tedeschi
- Max Simon, generale comandante la 16^ Divisione “Reichsführer-ss”, condannato a morte da un tribunale militare britannico a Padova, in data 26 giugno 1947. Sentenza commutata in carcere.
- Walter Reder, condannato all’ergastolo dal tribunale militare di Bologna in data 31 ottobre 1951. Sentenza confermata per alcuni capi di imputazione, fra i quali la strage di Monte Sole, nel marzo 1954 dal Tribunale supremo militare. Sentenza del tribunale militare di Bari del luglio 1980 che gli concede la libertà condizionale, con cinque anni di internamento nel carcere di Gaeta con lo status di prigioniero di guerra. Graziato il 23 gennaio 1985 con decreto del Presidente del Consiglio Bettino Craxi.
- Tribunale militare di la Spezia, procedimento n. 279/04 R.G.N.R., sentenza del 13 gennaio 2007: condanna all’ergastolo per ALBERS Paul, BAUMANN Josef, BICHLER Hubert, ROITHMEIER Max, SCHNEIDER Adolf, SCHNEIDER Max, SPIELER Kurt, TRÄGER Heinz Fritz (Heinrich), WACHE Georg, WULF Helmut; assoluzione per BECKER Hermann August, FINSTER Günther, GUDE Walter Ernst, KUSTERER Wilhelm Ernst, PIEPEPENSCHNEIDER Albert, STOCKINGER Franz, TIEGEL Otto Erhart, per non aver commesso il fatto.
Il 7 maggio 2008 si è celebrato a Roma davanti alla Corte Militare d'Appello il processo di secondo grado . La Corte ha assolto per insufficienza di prove Spieler, confermato gli altri ergastoli inflitti in primo grado dichiarando estinto il reato per morte del reo per Wache, condannato all'ergastolo Kusterer, assolto in primo grado.
Paul Albers ha presentatato ricorso in Cassazione, ma è morto prima che il ricorso potesse essere discusso.
Imputati italiani.
Lorenzo Mingardi, segretario del partito fascista repubblicano di Marzabotto, condannato a morte dalla Corte straordinario d’assise di Brescia il 17 ottobre 1945; Giovanni Quadri, condannato a 30 anni. Sentenza annullata dalla Corte di Cassazione e procedimento rinviato alla Sezione speciale della Corte di assise di Bergamo, che il 30 settembre 1946 condannava a 30 anni di carcere Mingardi, 10 anni e 8 mesi Quadri.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La strage di Marzabotto è ben presto assurta a simbolo della violenza nazista e del sacrificio del popolo italiano per la Resistenza. Numerose nel tempo le autorità italiane e straniere che hanno partecipato alle commemorazioni dell’eccidio o a celebrazioni: ricordiamo in particolare che il 17 aprile 2002 il Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, e il Presidente della Repubblica Federale di Germania, Johannes Rau, visitarono il sacrario di Marzabotto. Più recentemente è emersa una memoria antipartigiana, che si è manifestata in alcune pubblicazioni: Margherita Ianelli, Gli zappaterra. Una vita, Baldini e Castoldi, Milano 2002; Lucia Sabbioni, Marzabotto, diario del perdono e della rabbia, Lupo edizioni, Bologna s.d.; don Dario Zanini, Marzabotto e dintorni 1944, Ponte Nuovo, Bologna 1996.
Scheda compilata da PAOLO PEZZINO
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-07-19 13:42:43
Vittime
Elenco vittime
Ansaloni Giuseppe
Astrali Anna Rosa
Astrali Gabriella
Astrali Ida
Bignami Anna
Bernardoni Maria
Calzolari Natalino
Calzolari Nella
Calzolari Pietro
Casalini Pietro
Cinti Maria
Fini Maria
Fiocchi Francesco
Gherardi Enrica
Iubini Bruno
Iubini Emma
Iubini Giorgio
Iubini Giuseppe
Iubini Ines
Iubini Lucia
Iubini Roberto
Laffi Armida
Lanzarini Anna
Lanzarini Celso
Lanzarini Lucia
Lanzarini Rosanna
Lanzarini Vittorina
Magnani Costantina o Costanzina
Mazzini Luciano
Migliori Fernanda
Moli Achille
Moschetti Bruna
Moschetti Ferdinando
Moschetti Maria Concetta
Moschetti Mario
Musolesi Amalia
Musolesi Bruna
Pacchi Adriana
Pacchi Dario
Pacchi Luciano
Parenti Cesarina
Possati Augusta
Righetti Elena
Righetti Evelina
Righetti Mentore
Rosa Alda
Rosa Cleonice
Tedeschi Anna
Teglia Emilia
Tondi Antonio
Tondi Giacomo
Tondi Giuseppina
Tondi Marta
Tondi Norina
Tondi Paolina
Tondi Pia
Vannini Lodovico
Ventura Amelia
Ventura Clara
Ventura Linda
Ventura Maria
Ventura Mario
Venturi Gaetano
Elenco vittime civili 63
Ansaloni Giuseppe
Astrali Anna Rosa
Astrali Gabriella
Astrali Ida
Bignami Anna
Bernardoni Maria
Calzolari Natalino
Calzolari Nella
Calzolari Pietro
Casalini Pietro
Cinti Maria
Fini Maria
Fiocchi Francesco
Gherardi Enrica
Iubini Bruno
Iubini Emma
Iubini Giorgio
Iubini Giuseppe
Iubini Ines
Iubini Lucia
Iubini Roberto
Laffi Armida
Lanzarini Anna
Lanzarini Celso
Lanzarini Lucia
Lanzarini Rosanna
Lanzarini Vittorina
Magnani Costantina o Costanzina
Mazzini Luciano
Migliori Fernanda
Moli Achille
Moschetti Bruna
Moschetti Ferdinando
Moschetti Maria Concetta
Moschetti Mario
Musolesi Amalia
Musolesi Bruna
Pacchi Adriana
Pacchi Dario
Pacchi Luciano
Parenti Cesarina
Possati Augusta
Righetti Elena
Righetti Evelina
Righetti Mentore
Rosa Alda
Rosa Cleonice
Tedeschi Anna
Teglia Emilia
Tondi Antonio
Tondi Giacomo
Tondi Giuseppina
Tondi Marta
Tondi Norina
Tondi Paolina
Tondi Pia
Vannini Lodovico
Ventura Amelia
Ventura Clara
Ventura Linda
Ventura Maria
Ventura Mario
Venturi Gaetano
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Aufklärungs-Abteilung 5/16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer SS“
Tipo di reparto: Waffen-SS
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Albert Ekkehard
Nome Albert
Cognome Ekkehard
Note responsabile Tenente colonnello Ekkehard Albert, aiutante tattico (IA) addetto allo Stato maggiore della Divisione
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“
Fritz Alwin Schildbach
Nome Fritz Alwin
Cognome Schildbach
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Capitano Fritz Alwin Schildbach, capitano medico del SS AA 16
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“
Hans-Werner Kunth
Nome Hans-Werner
Cognome Kunth
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile Sottotenente Hans-Werner Kunth, comandante del plotone armi pesanti della 5^ compagnia del SS AA 16;
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto Aufklärungs-Abteilung 5/16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer SS“
Helmut Loos
Nome Helmut
Cognome Loos
Note responsabile Maggiore Helmut Loos, ufficiale di Stato maggiore della Divisione incaricato della sicurezza (IA).
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“
Lorenzo Mingardi
Nome Lorenzo
Cognome Mingardi
Ruolo nella strage Collaboratore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Un ruolo di istigazione dei tedeschi, o quanto meno di mancato intervento a favore dei rastrellati, fu attribuito al segretario del partito fascista repubblicano di Marzabotto, Lorenzo Mingardi, e a Giovanni Quadri, fascista repubblicano.
Note procedimento Lorenzo Mingardi, segretario del partito fascista repubblicano di Marzabotto, condannato a morte dalla Corte straordinario d’assise di Brescia il 17 ottobre 1945; Giovanni Quadri, condannato a 30 anni. Sentenza annullata dalla Corte di Cassazione e procedimento rinviato alla Sezione speciale della Corte di assise di Bergamo, che il 30 settembre 1946 condannava a 30 anni di carcere Mingardi, 10 anni e 8 mesi Quadri.
Max Paustian
Nome Max
Cognome Paustian
Note responsabile Capitano Max Paustian, comandante la 16^ SS Divisions-Begleit-Kompanie (compagnia d’accompagnamento comando della Divisione
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“
Max Saalfrank
Nome Max
Cognome Saalfrank
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile Tenente Max Saalfrank, comandante della 5^ compagnia del SS AA 16.
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto Aufklärungs-Abteilung 5/16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer SS“
Max Simon
Nome Max
Cognome Simon
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Generale Max Simon, comandante la 16^ Panzergrenadier Division “Reichsführer SS”
Note procedimento Max Simon, generale comandante la 16^ Divisione “Reichsführer-ss”, condannato a morte da un tribunale militare britannico a Padova, in data 26 giugno 1947. Sentenza commutata in carcere.
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“
Paul Albers
Nome Paul
Cognome Albers
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Tenente Paul Albers, aiutante di battaglione del SS AA 16
Note procedimento Tribunale militare di la Spezia, procedimento n. 279/04 R.G.N.R., sentenza del 13 gennaio 2007: condanna all’ergastolo per ALBERS Paul, BAUMANN Josef, BICHLER Hubert, ROITHMEIER Max, SCHNEIDER Adolf, SCHNEIDER Max, SPIELER Kurt, TRÄGER Heinz Fritz (Heinrich), WACHE Georg, WULF Helmut
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“
Walter Reder
Nome Walter
Cognome Reder
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Maggiore Walter Reder, comandante del 16^ SS Panzer-Aufkl?rungs-Abteilung (battaglione esplorante, sigla: SS AA 16) della Divisione
Note procedimento Max Simon, generale comandante la 16^ Divisione “Reichsführer-ss”, condannato a morte da un tribunale militare britannico a Padova, in data 26 giugno 1947. Sentenza commutata in carcere.
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“
Sentenze dei tribunali militari riferite a episodi comprendenti o attinenti a questo
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla città a
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Anno di realizzazione: 1949
Descrizione: Il 25 settembre 1949 il Presidente della Repubblica Italiana Luigi Einaudi insignì Marzabotto della Medaglia d’Oro al Valore Militare
luogo della memoria a Caprara di sopra
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Caprara di sopra
Descrizione: Ruderi del borgo
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Don Giovanni Fornasini, insignito di medaglia d’oro al valor militare, in realtà non faceva parte della brigata “Stella Rossa” e non era partigiano combattente. È morto il 13 ottobre 1944 mentre seppelliva i corpi delle vittime degli eccidi dei giorni precedenti. Il suo corpo fu ritrovato solo a fine guerra, il 22 aprile 1945, presso il cimitero di San Martino, con la testa staccata dal corpo. Non è mai stato chiarito definitivamente se sia stato ucciso dai tedeschi o colpito da un colpo di artiglieria. Dal 1998 è in corso il processo canonico per la sua beatificazione, che nel 2011 ha concluso la fase diocesana
luogo della memoria a Monte Sole
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Monte Sole
Descrizione: Scuola di pace di Monte Sole, con struttura operativa nel parco storico di Monte Sole
monumento a Monte Sole
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Monte Sole
Descrizione: Sacrario