Descrizione
Località Università, Napoli, Napoli, Campania
Data 12 settembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: I reparti tedeschi presenti in città provvidero all’occupazione dei centri vitali del territorio fin dalle prime ore del 9 settembre. Talvolta gli italiani preposti al controllo di tali strutture reagirono per tentare di evitare l’occupazione, che però fu agevolata dai vertici militari e politici della città. I tentativi di resistenza da parte di civili e militari italiani furono spesso puniti con atti di rappresaglia.
Nel primo pomeriggio del 12 settembre numerosi reparti tedeschi incendiarono l’università, dopo averla evacuata, saccheggiata e devastata. Furti, saccheggi, incendi e devastazioni furono compiuti pure negli edifici e nelle attività commerciali circostanti. Ai vigili del fuoco, giunti immediatamente, fu impedito di spegnare gli incendi. Anche gli edifici circostanti vennero dati alle fiamme.
Mentre l’università bruciava, un marinaio, catturato nei pressi e accusato di aver fatto fuoco contro i tedeschi, fu condotto sulla sommità della scalinata d’accesso e fucilato. La popolazione, rastrellata nei dintorni e già sottoposta allo stesso tipo di spettacolo nell’adiacente piazza della Borsa, fu costretta ad assistere all’esecuzione, e forse costretta a inginocchiarsi e ad applaudire. Trattenuti sul posto per ore, i civili furono poi selezionati e una parte – circa 3-4.000 persone – venne condotta, a piedi, fuori città, in direzione nord. La destinazione finale era Fertilia (attuale Teverola), dove sarebbero stati fucilati, il 13 settembre, insieme a due civili, i 14 carabinieri che il 12 avevano tentato di difendere il palazzo dei telefoni di via Depretis a Napoli. Anche in quest’occasione i civili – probabilmente solo una parte dei 3.000 portati a Fertilia – furono costretti ad assistere all’esecuzione.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione
Tipo di massacro: violenze legate all’armistizio e all’occupazione del territorio
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria della fucilazione del marinaio è abbastanza consolidata grazie al ruolo che tale episodio riveste nel film di Nanni Loy Le Quattro Giornate di Napoli.
Scheda compilata da Isabella Insolvibile
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-07-06 08:12:38
Vittime
Elenco vittime
Mansi Andrea, nato il 24/04/1919 a Ravello (Salerno). Marinaio (forse Marina mercantile).
Elenco vittime militari 1
Mansi Andrea.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Fritz Marold
Nome Fritz
Cognome Marold
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile maggiore
Hugo Saggau
Nome Hugo
Cognome Saggau
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile maggiore
Sconosciuto Schaumberg
Nome Sconosciuto
Cognome Schaumberg
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile tenente colonnello vice comandante della piazza
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto Platzkommandantur Neapel
Walter Scholl
Nome Walter
Cognome Scholl
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile colonnello comandante delle piazza
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto Platzkommandantur Neapel
Wolfgang Maucke
Nome Wolfgang
Cognome Maucke
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile colonnello del 115. Panzer Grenadier Regiment
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Napoli, Università
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Napoli, Università
Descrizione: Una lapide in ricordo dell’allora ignoto marinaio e dell’incendio dell’ateneo è posta, fin dal dopoguerra, sulla scalinata di accesso all’Università.