via Ottaviano Ponticelli Napoli 29-9-1943

(Napoli - Campania)

Descrizione

Località via Ottaviano Ponticelli, Napoli, Napoli, Campania

Data 29 settembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 30

Numero vittime uomini 30

Numero vittime uomini ragazzi 5

Numero vittime uomini adulti 20

Numero vittime uomini anziani 2

Numero vittime uomini senza informazioni 3

Descrizione: La strage di Ponticelli avvenne in conseguenza della rivolta armata che si scatenò a partire dal 27 settembre. Tale rivolta si inserisce nel contesto delle Quattro Giornate di Napoli.
La mattina del 29 settembre, dopo un tentativo di razzia, vi furono scontri presso la Masseria Morabito, in Via Ottaviano, tra i tedeschi e i partigiani. Durante gli scontri morì un soldato tedesco e altri rimasero feriti, mentre un altro militare fu ucciso, probabilmente per errore, da un cecchino fascista. La morte dei due soldati diede il via alla rappresaglia, che si sviluppò in più luoghi sulla via Ottaviano e nelle campagne circostanti. I tedeschi entrarono casa per casa e si spinsero nelle strade perpendicolari all’arteria principale. Alcuni corpi furono lasciati sul luogo dell’esecuzione, altri vennero ammassati in alcuni punti. Tutti furono poi trasportati, da due italiani incaricati di fare ciò dai tedeschi, nel cortile di Palazzo Cocozza, alla fine della strada. I corpi vennero successivamente prelevati dai parenti delle vittime. La strage avrebbe dovuto proseguire ai danni dei ricoverati dell’istituto mentale locale, ma il direttore riuscì a evitare la morte dei pazienti dichiarandoli malati di mente.

Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,minamenti e esplosioni

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Il documento 10/6 della CPI riporta il nome di “Ralescama Luigi” quale vittima. In realtà si tratta di un’errata trascrizione dall’elenco “Violenze commesse dai tedeschi e fascisti durante la loro dominazione” redatto dalla Legione Territoriale dei Carabinieri di Napoli in data 6.11.1945. Il nome corretto, in tale elenco, è “Malasomma Luigi”

Come in molti dei casi campani, non è sempre certa e netta la distinzione tra caduti in combattimento e vittime di strage.

Scheda compilata da Isabella Insolvibile
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-01-25 16:34:03

Vittime

Elenco vittime

1. Aprea Umberto Ponticelli, 21.1.1896 29.9.43 Operaio asfaltista. I tedeschi gli ordinarono di spostare un cadavere. Dopo che lo ebbe fatto, fu abbattuto con un colpo alle spalle. Dalla documentazione dell’Ufficio Riconoscimenti, tuttavia, risulta caduto in combattimento. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
2. Borrelli Raffaele Ponticelli, 1.3.1904 29.9.43 Scaricatore di porto e contadino. Visti arrivare i tedeschi, tentò la fuga e fu ucciso da una raffica al petto. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
3. Cipolletti Michele Sant’Anastasia, 4.11.1889 29.9.43 Manovale. Prelevato da casa e ucciso. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
4. Coppola Gennaro Ponticelli, 8.4.1894 29.9.43 Colpito da una raffica di mitragliatrice mentre usciva di casa per unirsi agli insorti. Secondo un’altra versione, alcuni tedeschi fecero irruzione nella sua abitazione e decisero di risparmiarlo poiché lo avevano riconosciuto come il salumiere che giorni prima aveva dato loro del pane. Ciononostante, un ufficiale impose ai soldati di eseguire l’ordine, e Coppola fu portato in un campo vicino e ucciso sotto un albero. A quanto pare Coppola fu fucilato e poi sgozzato con la baionetta. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
5. Cozzolino Gennaro Ponticelli, 8.8.1905 29.9.43 Messo al muro e fucilato perché catturato con un gruppo di insorti. Fucilato insieme a Enrico Grieco, Mario Ferraro, Salvatore Manna. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
6. Di Tuccio Aldo Ponticelli, 22.3.1930 29.9.43 Colpito da un colpo di fucile alle spalle durante i combattimenti (quindi, forse da considerare caduto in combattimento), presumibilmente a opera di fascisti.
7. Esposito Gennaro Ponticelli, 20.9.1922 29.9.43 Catturato nella propria abitazione, dove si era nascosto dopo aver preso parte agli scontri. Immediatamente passato per le armi. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
8. Ferraro Mario Napoli, 17.1.1929 29.9.43 Cugino di Enrico Grieco. Prelevato da un ricovero con altre quattro-cinque persone (tra le quali Enrico Grieco, Salvatore Manna, Gennaro Cozzolino), messo al muro e mitragliato. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
9. Giordano Ciro Cercola, 16.7.1899 29.9.43 Fratello di Emilio. Prese parte alla lotta dopo il rastrellamento del figlio Emilio (omonimo del fratello che fu ucciso insieme a lui: sarebbe scappato nell’area di Cassino). Probabilmente caduto in combattimento. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
10. Giordano Emilio 1911 29.9.43 Fratello di Ciro. Uscito per procurarsi qualcosa da mangiare, fu catturato e ucciso. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
11. Gonzales Osvaldo Ponticelli, 28.2.1915 29.9.43 Marinaio. Colpito da un proiettile mentre, dal balcone della propria abitazione, osservava, presumibilmente dopo avervi preso parte e in attesa di tornarvi, i combattimenti. Il colpo mortale potrebbe essere stato esploso da cecchini fascisti.
12. Grieco Enrico Napoli, 3.8.1930 29.9.43 Cugino di Mario Ferraro. Prelevato da un ricovero con altre cinque persone (tra le quali Salvatore Manna, Mario Ferraro e Gennaro Cozzolino), messo al muro e fucilato. Poiché non era morto, venne decapitato con una baionetta. Aveva preso parte agli scontri. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
13. Guarracino Pasquale Ponticelli, 1885 Morto all’Ospedale degli Incurabili di Napoli il 19.10.43
14. La Rocca Giuseppe Ponticelli, 8.3.1896 29.9.43 Padre di Ulderico. Ucciso nella propria abitazione in via Ottaviano, insieme al figlio. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
15. La Rocca Ulderico Ponticelli, 20.4.1926 29.9.43 Figlio di Giuseppe, operaio dell’Aeritalia di Pomigliano d’Arco. Ucciso nella propria abitazione in via Ottaviano, insieme al padre. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
16. Lella Gennaro Napoli, 8.3.1907 29.9.43 Sfollato dal centro di Napoli. Scoperto mentre si nascondeva, con la famiglia, in un ricovero di fortuna e fucilato.
17. Maglione Aniello Casoria, 3.6.1893 29.9.43 Ucciso per rappresaglia in via Ottaviano. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
18. Malasomma Luigi Napoli, 2.7.1902 29.9.43 Ucciso nella propria abitazione, con Migliaccio Vincenzo e Agostino Nappo, mediante bombe a mano. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto. La Commissione Riconoscimenti nel 1948 e il Ministero della Difesa nel 1977 lo considerano caduto in combattimento.
19. Manna Salvatore Casalnuovo, 6.2.1895 29.9.43 Spazzino municipale. Rastrellato mentre espletava il proprio lavoro in via Ottaviano. Fucilato con altre cinque o sei persone, tra le quali Enrico Grieco, Mario Ferraro, Gennaro Cozzolino. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
20. Migliaccio Vincenzo Ponticelli, 26.10.1897 29.9.43 Trovato armato in casa di Malasomma e ucciso mediante bombe a mano, con Agostino Nappo e Luigi Malasomma. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
21. Nappo Agostino Ponticelli, 17.11.1923 29.9.43 Ferito durante i combattimenti, venne trovato morto, insieme ad altre due persone (Luigi Malasomma e Vincenzo Migliaccio), nell’abitazione dove era stato ricoverato. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
22. Notariale Pasquale Ponticelli, 18.8.1878 29.9.43 Fermato per strada, fu prima colpito alle gambe e poi finito a colpi di mitragliatrice. Secondo la dichiarazione della Commissione Riconoscimenti (10.10.47) e del Ministero della Difesa (11.1.1978) fu “catturato e fucilato dai tedeschi, dopo scontri a fuoco”. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
23. Ortino Luigi 1902 29.9.43 Solo di passaggio per Ponticelli (era sfollato a Santa Anastasia), fu ucciso in via Ottaviano. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
24. Panico Raffaele Sant’Anastasia, 28.6.1891 29.9.43 Infermiere all’ospedale Leonardo Bianchi di Napoli. Prelevato in casa e ucciso nelle campagne circostanti. La famiglia poté recuperare il corpo solo il giorno successivo, quando i tedeschi concessero di farlo. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione (morto il 1.10.43 per la Commissione Riconoscimenti)
25. Piccolo Raffaele Sant’Anastasia, 24.3.1896 29.9.43 Ucciso a pochi metri da casa, con due fucilate al petto e una alla fronte. Era uscito per procurarsi del cibo. Secondo un’altra versione, era nascosto con i fratelli Ciro e Carmine nel retrobottega dell’officina del secondo. I tedeschi scoprirono Raffaele e Ciro e li fucilarono. Raffaele morì, mentre Ciro rimase illeso. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
26. Porricelli Luca Sant’Anastasia, 7.9.1921 29.9.43 Contadino. Catturato mentre era nascosto e immediatamente passato per le armi. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.
27. Punzo Gennaro 29.9.43 Prelevato in casa mentre assisteva la moglie malata, e ucciso nelle campagne circostanti. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
28. Raguso Antonio 29.9.43 Marinaio. Catturato e ucciso mentre tentava di allontanarsi dal paese.
29. Sito Marco Napoli, 30.3.1930 29.9.43 Secondo la Commissione Riconoscimenti Partigiani-Regione Campania, fu “catturato dai tedeschi mentre combatteva contro di loro e fucilato”; la bibliografia e il verbale dei carabinieri lo danno, invece, come caduto in combattimento probabilmente a opera di cecchini fascisti. Riconosciuto Partigiano Combattente Caduto.
30. Tammaro Alessio Ponticelli, 15.11.1920 29.9.43 Colpito alla schiena da una raffica di mitragliatrice mentre si allontanava dalla propria abitazione. Una ragazza, che gli si era avvicinata per prestargli aiuto, fu fatta segno di altri colpi e restò ferita.

Elenco vittime civili 17

17 civili tratti dall\'elenco di cui sopra

Elenco vittime partigiani 11

11 partigiani tratti dall\'elenco di cui sopra

Elenco vittime militari 2

2 militari tratti dall\'elenco di cui sopra

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a

    Tipo di memoria: monumento

    Anno di realizzazione: 2005

    Descrizione: Solo nel 2005, in occasione del 60° anniversario della Liberazione, è stato inaugurato un monumento alle vittime del 29 settembre 1943. Il monumento, collocato in via Martiri della Libertà, a poca distanza dall’attuale via Angelo Camillo De Meis (già via Ottaviano), è stato realizzato nell’ambito del Premio “Giovanni Carfora-Martire della Libertà”, bandito dall’Associazione “il Quartiere Ponticelli”.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Commemorazioni annuali nell’ambito delle celebrazioni per le Quattro Giornate di Napoli.

Bibliografia


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Secchia, Pietro-Frassati, Filippo, Storia della Resistenza. La guerra di liberazione in Italia 1943-1945, Roma, Editori Riuniti, 1965;
Soverina, Francesco, La difficile memoria. La Resistenza nel Mezzogiorno e le Quattro Giornate di Napoli, Napoli, Dante & Descartes, 2012.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ACS, Fondo Riconoscimento Partigiani – Regione Campania
AUSSME, N 1/11, b. 2133, fascicolo “Italia meridionale Campania”
Commissione Parlamentare d’Inchiesta, 10/4; 10/5; 10/6; 10/32
Anagrafe di Napoli, anno 1943
Archivio di Stato di Napoli, Corte d\'Appello, vol. 307, sent. n. 29
Corte d’Assise di Napoli, Sentenza emessa nel processo per l’uccisione di Federico Travaglini
Corte Suprema di Cassazione, Sentenza emessa nel processo per l’uccisione di Federico Travaglini
Tribunale Militare Territoriale di Napoli, Processi verbali di interrogatorio allegati alle sentenze del Giudice Istruttore Militare presso il Tribunale Militare Territoriale di Napoli
Associazione \"il Quartiere Ponticelli\", Registrazioni di testimoni a cura di D’Angelo-Mancini-Verolino (le trascrizioni sono reperibili presso l’Archivio dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea “Vera Lombardi”)
Elenco dei caduti a Napoli stilato dalla prof.ssa Gabriella Gribaudi sulla base della documentazione dell’anagrafe cittadina