COMACCHIO 29.01.1945

(Ferrara - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Comacchio, Comacchio, Ferrara, Emilia-Romagna

Data 29 gennaio 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 5

Numero vittime uomini 5

Numero vittime uomini adulti 5

Descrizione: La zona del comacchiese era considerata dai tedeschi una delle zone nevralgiche di retroguardia della linea Gotica. Loro intenzione era quella di allagare l'intero basso ferrarese, non solo il territorio di Comacchio, facendo saltare gli argini delle valli e bloccando le idrovore, nell'intenzione di frenare l'avanzata alleata verso nord.
Comacchio vantava anche una lunga tradizione antifascista: subito dopo l'uccisione di Giacomo Matteotti, in un casone di valle, fu ritrovato un vero e proprio altarino con le foto del martire socialista e numerosi sono i documenti che attestano la fede antifascista, ed in particolare socialista e comunista della popolazione di quel territorio.
Di quello che fu il destino di Edgardo Fogli e dei suoi quattro compagni esistono pochissime testimonianze: il suo fascicolo personale dell'archivio della Questura, infatti, si chiude circa tre anni prima della sua fucilazione e non ne esistono intestati agli altri quattro.
Dopo l'8 settembre Fogli fu contattato da Spero Ghedini, partigiano bondenese e dirigente del PCI ferrarese, nel tentativo di farlo allontanare dal comacchiese, zona in cui era ben conosciuto e dove gli era ormai impossibile lavorare per il partito e nel movimento resistenziale. Pochi giorni prima del Natale 1944 era stato fissato un incontro a S. Giuseppe di Comacchio, ma Fogli non si presentò.
Nella notte tra il 18 ed il 19 gennaio 1945 fascisti e tedeschi circondano la sua abitazione: la moglie Filomena, schiaffeggiata che verrà arrestata nonostante fosse incinta, cercò di evitare che entrassero in casa, senza riuscirci. Lo trovarono nascosto dietro un armadio a muro.
L'ordine di esecuzione giunse da un tribunale militare tedesco, come testimonia una nota del procuratore del Regno di Ferrara. Fogli, talmente debilitato dalle torture subite, verrà trasportato sul luogo dell'esecuzione su una sedia.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Sezione Speciale della Corte d'Assise di Ferrara, sentenza del 9 agosto 1946 nei confronti di Luigi Sabatini e Rosolino Fogli, accusati di
collaborazionismo per aver preso parte, come elementi delle BN, all'azione che portò all'arresto di Edgardo Fogli ed averne determinato, con nesso causale la fucilazione, entrambi assolti per insufficienza di prove.

CAS di Ferrara, sentenza del 22 dicembre 1945 nei confronti di Cesarino Mosca, accusato di collaborazionismo, concorso in omicidio e violazione di domicilio. Condannato a 22 anni di carcere.

Annotazioni: Su due dei tre uccisi non è stata trovata alcuna notizia, neppure all'Archivio dell'ANPI. Numericamente sono comunque stati indicati come 'legati ai partigiani'.

Scheda compilata da DAVIDE GUARNIERI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-05-11 08:24:13

Vittime

Elenco vittime

1. Bulgarelli Vittorio, nacque a Lagosanto, 27 anni
2. Farnelli Giovanni, nacque a Comacchio il 28 aprile 1915. Partigiano della 36° brigata Mauro Babini
3. Fogli Edgardo, nacque a Comacchio il 25 maggio 1901. Prestò servizio militare nella Guardia di Finanza, da cui probabilmente derivò il suo soprannome \'Sentinellino\' poi mutato in \'Sentinella\' come nome di battaglia. Partigiano della 36° brigata Mauro Babini. Medaglia d\'oro al valor militare. La Questura aprì un fascicolo a suo nome ufficialmente nel 1932, ma era noto da tempo alle autorità di pubblica sicurezza perchè comunista e per la propaganda alle proprie idee che svolgeva tra i compagni di lavoro. Diffidato nel 1927 e proposto per il confino di polizia nel 1929, fu ammonito in contumacia dalla Commissione Provinciale, essendo espatriato a Parigi verso la fine dell\'aprile del 1929. Bottaio e \'chauffeur\', doveva ancora scontare un anno e due mesi di carcere per apologia del fascismo ed offede al Duce. Fu iscritto alla rubrica di frontiera. Coinvolto in una rissa con ex fascisti in un bar parigino, lasciò la Francia e nel 1931 venne arrestato a Trieste. Trovato in possesso di una serie di documenti falsi (aveva con sé un passaporto svizzero, tre carte d\'identita e tessere del fascio di Firenze e Trieste), fu liberato in occasione dell\'amnistia per il decennale della presa fascista del potere. Tornò a Comacchio viene fermato diverse volte, soprattutto in occasione di visite a Ferrara di importanti personalità o in occasioni di festività come, ad esempio, il 1° maggio. Venne deferito al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato e recluso nel manicomio provinciale di Ferrara. La sua posizione si aggravò in quanto, all\'inizio del 1934 fu riconosciuto «da un noto informatore [come] il connazionale incontrato a Mosca, ove frequentò la scuola di partito collo pseudonimo di \'Cornia\'». Era sospettato di fingere la pazzia per sottrarsi al giudizio del tribunale. Fu arrestato nella notte tra il 18 e 19 gennaio 1945, un\'ora circa dopo il fermo della moglie.
4. Ghirardelli Giuseppe, nacque a Comacchio il 25 agosto 1904. Partigiano della 36° brigata Mauro Babini
5. Luciani Filippo, nacque a Comacchio, 29 anni

Elenco vittime partigiani 3

Farnelli Giovanni
Fogli Edgardo
Ghirardelli Giuseppe

Elenco vittime legate a partigiani 2

Bulgarelli Vittorio
Luciani Filippo

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Brigata nera reparto imprecisato

Tipo di reparto: Brigata Nera

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Alfideo Vaccari

  • Cesarino Mosca

  • Francesco Conforti

  • Galliano Moretti

  • Galliano Guglielmo Ferrari

  • Gino Zambrini

  • Giuseppe Trevisani

  • Lucio Cecchi

  • Luigi Sabbatini

  • Nino Trasforini

  • Oliviero Bruini

  • Rosolino Fogli

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Comacchio, piazza Folegatti

Bibliografia


Luciano Casali, Un consenso necessario, in: Storia di Comacchio nell'età contemporanea, a cura di Aldo Berselli, vol. 1°, Ferrara, Este Edition, 2002, pp. 438, 454-455.
Lucia Felletti, Un lungo e ininterrotto cammino verso la costruzione di una patria libera, indipendente e democratica, in: Storia di Comacchio nell'età contemporanea, a cura di Aldo Berselli, vol. 1°, Ferrara, Este Edition, 2002, p. 471.
Luciano Boccaccini, Il Ventennio fascista a Comacchio, Tecom Project, Ferrara, 2007, pp. 357-371
Spero Ghedini, Uno dei centoventimila, La Pietra, Milano, 1983, p. 171
Andrea Poggiali, I segni della guerra, vol. 1°, Ravenna, Claudio Nani editore, 2011, pp. 256-258.
Delfina Tromboni, Fu il comando tedesco a ordinare direttamente l'eccidio di Comacchio, in: la Nuova Ferrara, 29 gennaio 2004
Delfina Tromboni, Un svversivo di lunga data: Edgardo Fogli detto Sentinella, in: la Nuova Ferrara, 29 gennaio 2004

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ASBo, Corte d\'Assise, Sentenze, CAS Ferrara, volume 28, sentenza del 22 dicembre 1945
ASBo, Corte d\'Assise, Sentenze, CAS Ferrara, volume 29, sentenza del 29 agosto 1946
ASFe, Questura, gabinetto, categoria A8, 1° versamento, b. 62, f. 2015
ASFe, Questura, gabinetto, categoria A8, 1° versamento, b. 119, f. 4097
ASFe, Questura, gabinetto, categoria E1, 1° versamento, b. 8, f. 526
ASFe, Questura, gabinetto, categoria A8, 1° versamento, b. 97, f. 3321