PROSECCO TRIESTE 29.05.1944

(Trieste - Friuli-Venezia Giulia)

Descrizione

Località Prosecco, Trieste, Trieste, Friuli-Venezia Giulia

Data 29 maggio 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 11

Numero vittime uomini 11

Numero vittime uomini adulti 8

Numero vittime uomini senza informazioni 3

Descrizione: Prosecco è una frazione del comune di Trieste. Si trova sull’altopiano carsico, lungo la strada provinciale 1, a metà strada circa tra le frazioni di Opicina e di Santa Croce. In prossimità della stazione del paese fu edificato un Lager dell’Organisation Todt che riusciva a contenere sino a 400 lavoratori – in gran parte triestini, ma anche monfalconesi e goriziani – adibiti alla costruzione di fortini in prossimità dello scalo ferroviario e di postazioni sul ciglione carsico. Il 29 maggio del 1944, durante una incursione di elementi esterni nel campo, furono uccisi tre carabinieri addetti al controllo e difesa del Lager stesso. La procedura fu la stessa di altre rappresaglie cittadine: prelevati 10 prigionieri dalle Carceri del Coroneo di Trieste, questi furono impiccati davanti ai lavoratori del Lager assieme ad un undicesimo giovane rastrellato nella zona.
La ricostruzione dei fatti accaduti in quei giorni a Prosecco parte dal verbale del Comando Reparto Rinforzi – Legione territoriale dei Carabinieri di Trieste redatto per il procedimento penale aperto all’epoca dalla Procura Generale di Stato di Trieste. Dal documento si apprende che verso le ore 21.40 del 24 maggio 1944, 5 o 6 individui con le divise dell’organizzazione Todt entrarono nel cantiere e presero possesso della baracca n. 10 creando volutamente una situazione di disturbo con musica e schiamazzi. I lavoratori furono costretti ad andare a chiamare i Carabinieri di stanza al campo, al fine di convincerli ad intervenire per calmare un ubriaco e far cessare gli schiamazzi. Cinque militari, il Brigadiere effettivo Ritella Domenico, e i carabinieri Di Grazia Filippo, Cipollone Filippo, Gallione Francesco e Borrelli Luigi si fermarono prima alla baracca n. 11 per parlare con il responsabile del campo Bossi Dorino, il quale li tranquillizzò ed entrò nella baracca n. 10 per far terminare gli schiamazzi. La questione sembrava risolta quando i carabinieri si trovarono circondati da un gruppo di giovani che intimarono loro di arrendersi e consegnare le armi. Ne seguì una sparatoria che vide il ferimento di Ritella Domenico e Borrelli Luigi, e la morte dei Carabinieri Di Grazia, Cipollone e Gallione. Gli aggressori favoriti dall’oscurità e dalla confusione che si era creata nel piazzale interno del Lager riuscirono a fuggire e a dileguarsi nel vicino bosco.
All’appello degli operai fatto poche ore dopo l’attentato, risultavano assenti 8 operai; quattro di questi rientrati qualche giorno dopo, vennero tratti in arresto e trasferiti alle carceri del Coroneo, assieme a quelli che alloggiavano nelle baracche n.10 e n. 11, in quanto sospettati di connivenza con i responsabili della morte dei tre Carabinieri.
A scopo di rappresaglia le competenti autorità militari tedesche alle ore 12.00 del 29 maggio 1944 fecero procedere all’impiccagione di 10 detenuti del Coroneo da tempo detenuti per motivi di vario genere nel carcere, più un ragazzo rastrellato il giorno stesso. Una robusta trave posta a cavaliere tra due baracche fece da patibolo: all’esecuzione dovettero assistere tutti i lavoratori del campo e sembrerebbe anche coloro che per caso vi transitavano. Sulla base delle testimonianze i cadaveri furono lasciati penzolare un giorno intero.
Il comando tedesco della Sipo/SD a scopo di rappresaglia, oltre all’impiccagione degli 11 uomini, dispose che dei 33 operai fermati, 29 fossero rimessi in libertà e 4 (quelli che erano fuggiti dal campo e poi ritornati) fossero deportati in Germania.

Modalità di uccisione: impiccagione

Violenze connesse: deportazione della popolazione

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rappresaglia
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Annotazioni: In merito all’episodio le contraddizioni vertono su due ambiti:
• Il numero delle vittime: in molti documenti si parla unicamente di 10 persone, i dieci prigionieri prelevati dalle carceri del Coroneo senza menzionare il giovane rastrellato nei dintorni lo stesso giorno della rappresaglia.
• Il vero motivo dell’azione all’interno del Campo. Già durante le indagini compiute dalle autorità italiane, ma anche dagli uffici investigativi Sipo/SD nessuno fu in grado di capire se gli operai del cantiere – in particolare quelli delle due baracche n. 10 e n. 11 – fossero in accordo con gli elementi responsabili provenienti dall’esterno e se invece non ci fosse stato nessun precedente collegamento tra operai e forze partigiane. Le ipotesi sarebbero quindi le seguenti: l’azione era stata concordata per dare l’opportunità ad alcuni giovani di abbandonare il Campo e unirsi alle forze di Liberazione; non vi fu alcun ammiccamento precedente tra partigiani e operai, ma fu un tentativo autonomo di reclutamento; l’azione fu svolta con l’intento di colpire i Carabinieri.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La discussione verte sulle motivazioni che portarono all’azione partigiana.

Scheda compilata da GIORGIO LIUZZI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-05-16 12:25:22

Vittime

Elenco vittime

Bensa Giorgio 19/05/1920 23 Trieste Trieste Brg. Garibaldi Trieste, Comando Città di Trieste
Brežec (Bressi-Brescic) Andrej (Andrea)
Derin Mario 03/09/1917 26 Capodistria Trieste Brg. Garibaldi Trieste, GAP lattoniere M
Klarin Rocco n.d.
Matulich (Matuli?) Alberto 09/02/1923 21 Trieste Trieste Brg. Garibaldi Trieste, IV Btg. GAP, n. di B. Gianni
Petracco Silvano 12/11/1924 19 Trieste Trieste Brg. Garibaldi Trieste, IV Btg. GAP, n. di b. Giacomo studente
Švara Giuseppe (Josip) 12/12/1910 33 Sutta di Sesana Trieste Brg. Garibaldi Trieste, IV Btg. GAP calzolaio
Valerio Armando 22/03/1923 21 Trieste Trieste Brg. Garibaldi Trieste, Btg. GAP studente
Vatta (Vatovec) Santo (Svetko) 05/02/1908 36 Trieste Trieste Brg. Garibaldi Trieste, GAP bracciante
Zubin Lidio (Lino) 15/03/1920 24 Umago Trieste Brg. Garibaldi Trieste operaio
non identificato

Elenco vittime partigiani 8

Bensa Giorgio
Derin Mario
Matulich (Matuli?) Alberto
Petracco Silvano
Švara Giuseppe (Josip)
Valerio Armando
Vatta (Vatovec) Santo (Svetko)
Zubin Lidio (Lino)

Elenco vittime indefinite 3

Brežec (Bressi-Brescic) Andrej (Andrea)
Klarin Rocco
Ignoto

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


SD reparto non precisato


Appartenenza: Sicherheitspolizei u. SD

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Si svolgono cerimonie commemorative organizzate dall’ANPI locale in occasione dell’anniversario oltre che all’interno delle celebrazioni del 25 aprile.

  • monumento a Trieste, Prosecco

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Trieste, Prosecco

    Anno di realizzazione: 1945

    Descrizione: In ricordo della rappresaglia il 5 agosto del 1945 è stato eretto un cippo commemorativo formato con le pietre carsiche e sormontato da una croce. La lapide porta incisi i nomi delle 10 persone prelevate dalle Carceri del Coroneo e una scritta incisa: Qui abbiamo dato le nostre giovani vite per la libertà del popolo lavoratore in qualità di ostaggi impiccati il 29 maggio 1944. Non dimenticate mai il nostro sacrificio.

Bibliografia


Roberto Spazzali, Sotto la Todt. Affari, servizio obbligatorio del lavoro, deportazioni nella Zona d’Operazioni “Litorale Adriatico” (1943-1945), Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 1998.

Giorgio Liuzzi, Violenza e repressione nazista nel Litorale Adriatico. 1943-1945, IRSML-FVG, Quaderni di Qualestoria, n. 32, Trieste, 2014.

Galliano Fogar, Sotto l’occupazione nazista nelle provincie orientali, IRSML-FVG, Collana Lotta politica e resistenza in Friuli Venezia Giulia, nr. 4, Del Bianco Editore, Udine, 1968.

Galliano Fogar, Trieste in guerra 1940-1945. Società e resistenza, IRSML-FVG, Quaderni di Qualestoria, nr.10, Trieste, 1999.

Carlo Ventura, Le rappresaglie naziste a Trieste, in rivista «Trieste», maggio-giugno 1957, pp. 31-34.

Buvoli - F. Cecotti - L. Patat (a cura di), Atlante storico della lotta di liberazione italiana nel Friuli Venezia Giulia: una Resistenza di confine, 1943-1945, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione - Centro Isontino di ricerca e documentazione storica e sociale L. Gasparini - Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia - Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione e dell’età contemporanea, Udine-Gradisca d’Isonzo-Trieste-Pordenone 2006.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

IRSML FVG - Archivio dell\'Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia, Trieste, Fondo Venezia Giulia, B. IX/730 ter, Fondo Venezia Giulia, B. XVIII fascicolo 699.
ASTS (Archivio dello Stato di Trieste), Tribunale di Trieste, Atti penali istruzione 1944, pacco 2694, fasc. 2230/44.