Descrizione
Località Piazza Corvetto, Genova, Genova, Liguria
Data 20 febbraio 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Catturato dai fascisti il mattino del 20 febbraio 1945, Lanfranconi viene rinchiuso presso la sede dell'Ufficio politico (U.P.I.), dove viene torturato e interrogato. Condotto in piazza Corvetto per identificare un altro partigiano a cui era stata tesa una trappola, riesce a fuggire, ma viene raggiunto e ucciso mentre sta percorrendo via Roma.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: sevizie-torture
Tipo di massacro: punitivo
--> Per saperne di più sulle tipologie
Scheda compilata da Igor Pizzirusso
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-12-28 21:51:03
Vittime
Elenco vittime
1. Lanfranconi Luigi, nato a Voltri il 12 luglio 1913. Partigiano, membro delle formazioni di \"Giustizia e Libertà\", Medaglia d\'Oro al Valor Militare alla memoria.
Elenco vittime partigiani 1
Lanfranconi Luigi
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Genova, Piazza Corvetto
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Genova, Piazza Corvetto
Descrizione: Una lapide in ricordo di Luigi Lanfranconi è posta in via Roma, nei pressi di piazza Corvetto.
onorificenza alla persona a Luigi Lanfranconi
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Ubicazione: Luigi Lanfranconi
Anno di realizzazione: 1969
Descrizione: Alla memoria di Luigi Lanfranconi è stata data la medaglia d’oro al valore militare: «Giovane di purissima fede, all\'armistizio era tra i primi ad entrare nelle file partigiane ed a portarvi l\'entusiasmo dei suoi ideali. In più mesi di durissima lotta, si batteva audacemente in pianura e in montagna, organizzando reparti e rifornendoli di armi, di viveri e di denaro. Braccato dal nemico che aveva fiutato in lui uno dei più importanti capi della Resistenza regionale, veniva infine catturato. La sua indomabile energia lo spinse ad un audace tentativo di fuga. Raggiunto dal nemico, respingeva le intimazioni di resa. Colpito a morte, offriva la sua esistenza alla causa della libertà. Fulgido esempio di grande animo di combattente e di patriota.» — Genova - Sempierdarena, 20 febbraio 1945