Descrizione
Località Cimitero, Erba, Como, Lombardia
Data 23 dicembre 1943
Matrice strage Fascista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini adulti 1
Numero vittime uomini senza informazioni 2
Descrizione: Giancarlo Puecher viene catturato la notte del 12 novembre 1943 ad un posto di blocco nelle vicinanze di Erba (CO) ed incarcerato nella caserma dei carabinieri di Borghi (una zona di Como). Il giorno successivo anche il padre Giorgio viene arrestato e rinchiuso nella medesima cella del figlio. Il 20 dicembre 1943 tuttavia, i due vengono separati: Giancarlo infatti viene processato per rappresaglia all’uccisione di un noto squadrista, Germano Frigerio. Oltre a Puecher, vengono sottoposti a giudizio anche altri 7 partigiani: Giudici Luigi, Testori Vittorio, Testori Giulio, Grossi Rino, Cereda Giuseppe, Gottardi Ermanno e Gottardi Silvio. Il Tribunale straordinario di guerra convocato dal questore di Como Pozzoli e presieduto dal tenente colonnello Sallusti condanna a morte tre di loro: Puecher, Giudici e Giulio Testori vengono quindi condotti la notte stessa presso il cimitero nuovo di Erba, dove vengono fucilati alla schiena.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Scheda compilata da Igor Pizzirusso
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2024-01-01 10:37:21
Vittime
Elenco vittime
1. Puecher Giancarlo (Passavalli Giancarlo dopo l’italianizzazione dei nomi voluta dal governo fascista), nato il 23 agosto 1923 a Milano ed ivi residente. Dopo l’armistizio si ricongiunge coi familiari, che nel frattempo sono stati costretti a sfollare a Lambrugo (CO). Collegatosi coi partigiani, nel settembre del 1943 Giancarlo Puecher entra a far parte della banda autonoma di Ponte Lambro, diventandone presto il vicecomandante.
2. Giudici Luigi,
3. Testori Giulio
Elenco vittime partigiani 1
Puecher Giancarlo (Passavalli Giancarlo)
Elenco vittime indefinite 2
Giudici Luigi,
Testori Giulio
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
luogo della memoria a Erba
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Erba
Descrizione: A Erba è stata intitolata la scuola media statale a Giancarlo Pucher
onorificenza alla persona a Giancarlo Pucher
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Ubicazione: Giancarlo Pucher
Anno di realizzazione: 1946
Descrizione: Nel 1946 l\'Università degli Studi di Milano ha conferito a Giancarlo Puecher la laurea honoris causa alla memoria.
onorificenza alla persona a Giancarlo Pucher
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Ubicazione: Giancarlo Pucher
Descrizione: Dopo la liberazione, alla memoria di Giancarlo Puecher è stata concessa la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: \"Patriota di elevatissime idealità, scelse con ferma coscienza dal primo istante la via del rischio e del sacrificio. Subito dopo l’armistizio attrasse, organizzò, guidò un gruppo di giovani iniziando nella zona di Lambrugo, Ponte Lambro, il movimento clandestino di liberazione ed offrendo la sua casa come luogo di convegno. Con lo esempio personale fortificò nei compagni la fede nell’azione che essi dovevano più tardi proseguire in suo nome. Presente e primo in ogni impresa gettò nella lotta tutto se stesso prodigandovi le risorse di una mente evoluta e di un forte fisico, ed associando all’audacia un particolare spirito cavalleresco. Braccato dagli sgherri fascisti, insidiata la sicurezza della sua famiglia, non desistette. Incarcerato con numerosi suoi compagni e poi col padre, d’accordo con questi rifiutò la evasione per non allontanarsi dai compagni di fede e di sventura. Condannato a morte dopo sommario processo, volle essere animatore sino all’estremo, lasciando scritti di ardente amor patrio e di incitamento alla continuazione dell’opera intrapresa. Trasportato al luogo del supplizio, chiese di conoscere il nome dei suoi esecutori per ricordarli nelle preghiere di quell’aldilà in cui fermamente credeva, e tutti i presenti abbracciò e baciò, ad ognuno lasciando in memoria un oggetto personale, pronunciando parole nobilissime di perdono e rincuorando coloro che esitavano di fronte al delitto da compiere. Cadde a vent’anni da apostolo e da soldato, sublimando nella morte la multiforme e consapevole spiritualità che aveva contraddistinto la sua azione partigiana. — Como - Erba, 9 settembre - 23 dicembre 1943.\"