Descrizione
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Località Monterotondo, Monterotondo, Roma, Lazio
Data 9 settembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini senza informazioni 1
Descrizione: La mattina del 9 settembre 1943, il comando delle forze tedesche del maresciallo Kesserling allora installato a Frascati diede via all’operazione “Centro Marte”, ossia il lancio di un battaglione di paracadutisti del 6° reggimento della 2° Fallschirmjäger Division del maggiore Walter Gericke su Monterotondo con l’obiettivo di catturare lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, insediatosi ai primi di settembre nella sua sede di campagna del Palazzo Orsini-Barberini, così da ostacolare la difesa italiana di Roma, oggetto del contendere tra i due ex-alleati dopo l’annuncio dell’armistizio. In realtà, quando ebbe inizio l’operazione tedesca, il Comando italiano del generale Roatta aveva già abbandonato Monterotondo, proseguendo la “fuga” assieme alla Corte reale e al resto dello Stato Maggiore in direzione di Pescara. Le truppe tedesche paracadutate a Monterotondo si trovano comunque ad ingaggiare combattimenti con alcune unità italiane al comando del Colonnello Edmondo De Renzi appartenenti al 68° Reggimento di Fanteria “Re” e al Gruppo di combattimento “Legnano” che si trovavano attestate nei paraggi di Monterotondo, oltre che con un presidio di Carabinieri posto a difesa di palazzo Orsini-Barberini. Ne segue così un duro scontro a fuoco che finisce per coinvolgere anche la popolazione locale, fatta oggetto di mitragliamento da parte tedesca. Alcuni civili affiancano altresì come possono le truppe italiane nella difesa contro l’attacco tedesco. Gli uomini di Gericke intenti ad assediare palazzo Orsini-Barberini tentano inoltre di ottenere la resa della guarnigione minacciando rappresaglie sui civili. Al termine dei combattimenti, e dopo la resa da parte italiana, rimane sul campo un numero imprecisato di vittime tra militari e civili (Cesare Bernardini riferisce di 157 militari italiani deceduti, altrettanti soldati tedeschi e 101 civili a cui andrebbero aggiunti almeno altri 52 caduti non identificati, sepolti dopo lo scontro in fosse comuni e riesumati nel dopoguerra. Anna Baldinotti riporta invece i nomi di 98 caduti italiani nella difesa di Monterotondo di cui 81 militari). Tra i caduti civili si segnala anche il religioso Bernardo Felici.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: violenze legate all’armistizio e all’occupazione del territorio
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Scheda compilata da Francesco Fusi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2020-11-18 08:45:43
Vittime
Elenco vittime
Felici Bernardo, religioso
Elenco vittime religiosi 1
Felici Bernardo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Fallschirm-Jäger-Regiment 6/2. Fallschirmjäger Division
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Luftwaffe