Descrizione
Località San Pietro Infine, San Pietro Infine, Caserta, Campania
Data 25 novembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: Il comune di San Pietro Infine, posto all’estremo nord della provincia di Caserta e al confine con Lazio e Molise, dopo l’8 settembre 1943 venne a trovarsi al centro della linea difensiva tedesca Bernhardt (o linea Reinhard), un saliente della Linea Gustav che dal settore di Montecassino tagliava in direzione della foce del Garigliano attraverso il Monte Sambucaro (o Sammucro), Mignano Monte Lungo e il Monte Camino. Alla fine di ottobre del 1943, con l’approssimarsi del fronte di guerra, i tedeschi dettero avvio nel territorio di San Pietro a requisizioni di beni e animali da soma e al rastrellamento di forza lavoro locale da impiegare per la realizzazione di fortificazioni o da deportare altrove. Successivamente, decisero l’evacuazione del paese, organizzando un punto di raduno dal quale cominciarono a deportare su camion la popolazione per destinazione ignota. Molti dei civili del luogo si sottrassero alla cattura, trovando riparo in alcune grotte naturali della zona.
Ai primi di novembre, nel clima concitato del momento, i tedeschi cominciano a infierire sulla popolazione, uccidendo alcuni civili in circostanze non del tutto chiare, forse a seguito della mancata evacuazione di alcune aree o in conseguenza di episodi di furto (vedi nell’Atlante le schede di SAN PIETRO INFINE 9-10/11/1943). Il 25 novembre, in uno dei rastrellamenti di civili compiuti in paese, i tedeschi prelevano con la forza l’anziano arciprete Don Aristide Masia, che si trovava a letto infermo e malato nella propria abitazione in via San Giovanni. A nulla valsero le proteste e gli scongiuri di familiari e cittadini. Il sacerdote fu trascinato fino al punto di raccolta, dove però giunse praticamente in fin di vita. A quel punto, i tedeschi lo condussero in direzione est lungo la strada provinciale, vietando a chiunque di seguirli, pena la fucilazione. Da allora la sorte del prete rimase sconosciuta e il suo corpo non fu mai ritrovato. Stando a qualche testimonianza, il Masia fu forse buttato dai tedeschi da una rupe nei pressi del ponte di Casale, lungo la via Annunziata Lunga. Ciò almeno suggerirebbe il ritrovamento dopo la sua scomparsa del mantello nero indossato dal sacerdote impigliato tra i rami di un albero a valle del burrone.
Modalità di uccisione: INDEFINITA
Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
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Scheda compilata da Francesco Fusi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2019-08-06 13:20:00
Vittime
Elenco vittime
Don Aristide Masia, nato il 03/08/1875, arciprete di S. Pietro Infine
Elenco vittime religiosi 1
Don Aristide Masia
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
altro a San Pietro Infine
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: San Pietro Infine
Anno di realizzazione: 2013
Descrizione: Il 23 novembre 2013, nel 70° anniversario della distruzione del borgo storico di San Pietro Infine a causa dei bombardamenti del 1943, l’amministrazione comunale di San Pietro Infine ha inaugurato un busto-monumento in memoria di Don Aristide Masia
luogo della memoria a San Pietro Infine
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: San Pietro Infine
Descrizione: Il comune di San Pietro Infine fa parte del “Gran Percorso della Memoria” del Ser.A.F. (Servizi Associati dei Comuni del Frusinate), itinerario documentario segnato da totem geoinformativi, segnaletica, cartellonistica e mappe che coinvolge i 36 comuni più direttamente interessati dagli eventi inerenti la battaglia per la Linea Gustav.