Descrizione
Località Montefalcone, Castelfranco di Sotto, Pisa, Toscana
Data 15 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: In località Montefalcone, la collina a nord di Castelfranco di Sotto, i primi di luglio del 1944 i tedeschi allestiscono le postazioni difensive della linea dell’Arno che permetteranno di fermare l’avanzata alleata fino alla fine di agosto. Qui, in località Vallicelle, uccidono due giovani di 21 anni: Valtere Assioli, di Cantagallo (Prato), il 6 luglio 1944; Carlo Ciampi, di Sesto Fiorentino, il 15/07/1944.
Carlo Ciampi, nato il 25/11/1923 a Sesto Fiorentino, titolo di studio terza avviamento, impiegato presso il magazzino della Richard Ginori di Via dei Rondinelli a Firenze, è chiamato alle armi 17/1/1943 ed assegnato al 6° raggruppamento artiglieria di corpo d’armata con sede a Modena. Il foglio matricolare militare si ferma qui, non ci dà nessuna altra informazione.
Ci aiutano però le lettere e gli appunti di Carlo Ciampi, gentilmente messi a disposizione dalla famiglia. Già il 9 settembre, all’indomani dell’armistizio, la caserma dove presta servizio Carlo è occupata dai tedeschi, i magazzini sono saccheggiati, i militari italiani disarmati e concentrati nella caserma del 36° fanteria. Da qui il 10 settembre, assieme ad altri commilitoni, Carlo fugge, veste abiti civili, grazie alla solidarietà di famiglie delle vicine case popolari, e inizia il cammino verso casa, dove fra tratti a piedi, in auto, autobus e treno, soste per dormire e mangiare, giunge la sera del 13 settembre. Abbiamo poi un vuoto di quasi sei mesi durante il quale non vi sono lettere di Carlo Ciampi, segno evidente che si trova a casa e che probabilmente riprende il lavoro. Il 4 aprile 1944 scrive ai genitori da Orbetello. Dalla lettera si capisce che è stato “arruolato” nell’esercito della RSI almeno dai primi di marzo, che il suo reparto è a Baschi, vicino a Orvieto, e che svolge funzioni ausiliari presso un reparto germanico, in quanto si muove nella Toscana meridionale con un camion guidato da un autista tedesco. Dal numero Feldpost (posta militare tedesca) "40657", riportato sulla busta di una delle lettere, sembra aggregato al " Flak-Transport-Batterie 151/IV", una unità addetta alla movimentazione delle batterie antiaeree. I tedeschi cercano evidentemente di sfruttare la precedente esperienza di Ciampi nell’esercito italiano quale artigliere.
Carlo Ciampi rientra al proprio reparto a Baschi a fine maggio (lettera del 30/5/44) e dopo pochi giorni si rimette in cammino. L’esercito tedesco, dopo la liberazione di Roma è in ritirata verso nord e Ciampi, il 9 giugno, abbandona l’esercito fascista e si incammina verso casa, a Sesto Fiorentino, dove giunge il 13/06/44. Qui non può però trattenersi a lungo. Il suo ritorno a casa è probabilmente segnalato e, quasi subito, secondo i ricordi della famiglia, i tedeschi vengono a prelevarlo e lo trascinano con loro. Un mese dopo, il 15/7/1944 è fucilato a Montefalcone.
Don Niccola Banti, parroco di Montefalcone, si occupa della sepoltura dei due giovani nel cimitero adiacente la vicina chiesetta, in attesa della traslazione delle salme dopo la fine della guerra. Un contadino vicino aiuta nella pietosa opera, trasportando le salme con il proprio carro trainato dalle mucche.
Quale sia la causa scatenante dell’esecuzione non lo sappiamo. La lettera di commiato di Carlo Ciampi ai genitori non fornisce alcun indizio circa le cause della fucilazione. Anche la lettera alla famiglia di Don Niccola, parroco di Montefalcone, rimanda a un eventuale incontro per informare sulle circostanze della morte. Ma il fatto stesso che Carlo Ciampi abbia il tempo di scrivere una lettera ci dice che la fucilazione è a freddo, dopo un giudizio sommario.
Non sappiamo neppure se Carlo Ciampi e Valtere Assioli, fucilati a distanza di una settimana a Montefalcone, si siano conosciuti e se abbiano concordato e attuato qualche azione assieme che ha indispettito i tedeschi.
È facile immaginare che paghino un atto di insubordinazione verso i tedeschi. Probabilmente si sono dati alla macchia e catturati a seguito di una spiata, sono stati facilati. È naturale che dopo essere stati “arruolati” nel febbraio - marzo 1944, a seguito del decreto Graziani di minaccia di morte, e nel momento in cui gli eserciti alleati stanno per raggiungere la line a dell’Arno, sentano ancora di più l’ingiustizia di una guerra non voluta e già segnata, e cerchino di fuggire per evitare di dover ancora seguire e servire i tedeschi. Carlo Ciampi risulta nell’elenco dei partigiani toscani del portale degli Istituti per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea, web: http://www.toscananovecento.it/home/istituti-per-la-storia-della-resistenza-e-delleta-contemporanea/.
Modalità di uccisione: fucilazione
Scheda compilata da Danilo Bonciolini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-12-14 14:59:29
Vittime
Elenco vittime
Ciampi Carlo, nato a Sesto Fiorentino (FI) il 25 novembre 1923
Elenco vittime partigiani 1
Ciampi Carlo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Montefalcone, Castelfranco di Sotto
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Montefalcone, Castelfranco di Sotto
Anno di realizzazione: 1946
Descrizione: Sul luogo dell’esecuzione fu eretto nel 1946 un cippo commemorativo, che si presenta oggi in precarie condizioni di conservazione.
commemorazione a Montefalcone, Castelfranco di Sotto
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Montefalcone, Castelfranco di Sotto
Anno di realizzazione: 2021
Descrizione: Dopo molti anni in cui si era persa memoria dell’episodio, il 25 aprile 2021 l’Amministrazione comunale di Castelfranco ha nuovamente deposto una corona di fiori sul cippo di Montefalcone in ricordo dell’eccidio.