Descrizione
Località Via di Gello, Fiesole, Firenze, Toscana
Data 5 agosto 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 7
Numero vittime uomini 7
Numero vittime uomini adulti 6
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: Nella prima mattina di sabato 5 agosto 1944 alcuni militari tedeschi (forse della 356 Infanterie Divison) uccidono 7 civili italiani. Nei giorni e nelle notti precedenti vi erano stati scontri fra soldati nazisti e brigate partigiane. La strage di Gello si inserisce in questo contesto e segue il rinvenimento del corpo senza vita di un ufficiale tedesco in un punto di vedetta sito nella vicina località Valle. Il 5 agosto i nazisti irrompono dapprima nella casa della famiglia Spinelli e lì prelevano Giuseppe insieme al figlio Ademo e a Michelangelo Martelli, i quali poco dopo, fatto un breve percorso fra le viottole, furono fucilati nel punto dove sorge il Tabernacolo di Gello. Sabatino Berti, anch’egli prelevato con gli Spinelli e Martelli, riesce invece a darsi alla fuga. Gli stessi militari tedeschi si dirigono poi verso la casa della famiglia Pini, distante poche centinaia di metri, dalla quale vengono prelevati Ezio Cencetti (nipote di Pini), Emilio Salvadori e Gino Caselli. I tre furono portati nell’aia, messi al muro e fucilati di fronte agli occhi del piccolo Vittorio Pini (di anni 8). Il padre di Vittorio, Nello, trova la morte pochi istanti dopo: allarmato dai rumori degli spari che provenivano dalla sua casa, mentre è intento a lavorare nel campo della famiglia Gironi, Nello si mette a correre ma è subito raggiunto dagli stessi militari nazisti che lo falciano alle spalle a colpi di mitraglia.
Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: punitivo
--> Per saperne di più sulle tipologie
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Eccidiati dai nazisti SS nella località di Gello-Ontignano del Comune di Fiesole il 5 agosto 1944: Sulla lapide superiore posta nel Tabernacolo di Cucina sono citati oltre ai civili Nello Pini insieme a Giuseppe e Ademo Spinelli anche “altri 19 patriotti trucidati dai barbari teutonici”; di quest’ultimi non si conoscono con esattezza i nomi. Sulla lapide inferiore posta sul medesimo Tabernacolo di Cucina si ricorda il capo partigiano Sergio Chiari ed “altri 11 fedeli compagni uccisi”, partigiani non identificati. Le 12 persone del gruppo di Chiari potrebbero essere un di cui delle 19 ricordate nella lapide superiore insieme al Pini ed agli Spinelli. Per differenza le altre 7 vittime potrebbero quindi riferirsi ai noti Ezio Cencetti, Michelangelo Martelli, Emilio Salvadori e Gino Caselli a cui aggiungere i nomi di Alfredo Fantucci, Bruno Checcucci e Dante Corinti (quest’ultimi 3 di età non precisate ed uccisi in circostanze non note).
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2024-10-11 09:39:56
Vittime
Elenco vittime
1. Gino Caselli di anni 44,
2. Ezio Cencetti (nipote di Nello Pini) di anni 18,
3. Nello Pini di anni 34,
4. Michelangiolo Martelli di anni 17,
5. Ademo Spinelli di anni 19,
6. Giuseppe Spinelli (padre di Ademo) di anni 57,
7. Emilio Salvadori di anni 31,
Elenco vittime civili 7
1. Gino Caselli di anni 44,
2. Ezio Cencetti (nipote di Nello Pini) di anni 18,
3. Nello Pini di anni 34,
4. Michelangiolo Martelli di anni 17,
5. Ademo Spinelli di anni 19,
6. Giuseppe Spinelli (padre di Ademo) di anni 57,
7. Emilio Salvadori di anni 31,
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Cucina
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Cucina
Descrizione: Tabernacolo di Cucina https://resistenzatoscana.org/monumenti/fiesole/tabernacolo_di_cucina/
monumento a Gello
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Gello
Descrizione: Tabernacolo di Gello https://resistenzatoscana.org/monumenti/fiesole/tabernacolo_di_gello/