Descrizione
Località Piazza Centrale, Caldarola, Macerata, Marche
Data 19 febbraio 1944 - 19 marzo 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Quel 19 febbraio 1944 il carbonaio Agostino Mazzetti si era recato da Montalto di Cessapalombo, dove risiedeva, alla vicina Caldarola, verosimilmente con la speranza di trovare della farina da riportare a casa. Mentre era in fila con molta altra gente di fronte alle porte degli ammassi, in attesa della distribuzione del grano, si presentarono sul posto improvvisamente alcuni automezzi carichi di militi fascisti, e secondo alcune ricostruzioni anche di soldati tedeschi, che ben informati della situazione di ripetuta trasgressione di cui la popolazione, aiutata dai partigiani, stava dando prova, erano intenzionati a infliggere una punizione esemplare, per minare tale rapporto di solidarietà. Mazzetti, probabilmente impaurito e smarrito, si nascose insieme ad alti dietro il portone di una casa. Proprio lì venne scoperto, preso e portato con violenza al centro della piazza di Caldarola, immobilizzato sotto una colonna del porticato. Fu colpito ripetutamente con i calci delle armi da fuoco al viso e al torace e nonostante l’uomo invocasse la sua innocenza, la sua totale estraneità rispetto all’attività partigiana, e nonostante il parroco, il farmacista e altri paesani perorarono la sua causa tentando di convincere il comandante del reparto fascista, nulla servì a salvargli la vita. Secondo la bibliografia l’uomo venne interrogato sul posto dal prefetto di Macerata, Ferruccio Ferazzani, e avendo dichiarato “essere di Montalto e di venire dalla montagna”, ciò bastò perché venisse condannato alla fucilazione per collaborazione con i partigiani. Qualche scarica di mitra, davanti a tutta la popolazione presente, conclusero la vicenda.
La salma venne posta in una delle cappelline laterali nella chiesa del camposanto di Montalto, a spese del comune.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Estremi e note penali: Stando al database di Carlo Gentile dal 15 febbraio 1944 operò a Macerata e provincia il Militärkommandantur 1019.
Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-07-30 21:57:42
Vittime
Elenco vittime
Agostino Mazzetti, n. 29/08/1907 a Cessapalombo, paternità Giacomo, qualifica variazione da civile a partigiano fucilato, Gap Caldarola (01/10/1943 -19/02/1944), carbonaio.
Elenco vittime civili 1
Agostino Mazzetti
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Ferruccio Ferrezzani
Nome Ferruccio
Cognome Ferrezzani
Note responsabile Prefetto di Macerata
Renato Grifi
Nome Renato
Cognome Grifi
Ruolo nella strage Autore
Stato nominativo generico o non identificato emerso da testimonianze orali
Note responsabile Nella videointervista che Fedro Buscalferri rilasciò nel 2003 all’Istituto regionale del movimento di liberazione nelle Marche (IRSMLM), dichiarò che la morte di Mazzetti venne attribuita alla delazione di tale Raniero Grifi, di famiglia benestante, che in molti videro allontanarsi dal luogo del delitto in bicicletta. Dopo alcuni giorni il tenente Acciaio, comandante del gruppo 201, operante nella zona, avrebbe arrestato Grifi, conducendolo presso il comando di Vestignano, di cui faceva parte anche il padre di Fedro, il noto antifascista Aldo Buscalferri. Sebbene l’intenzione fosse tutt’altro che benevola, alla fine, visto che non vi era certezza delle voci che lo incriminavano, non lo uccisero. Il padre di Raniero insieme alla sorella si erano raccomandati a Buscalferri perorando la causa del congiunto. Riportando letteralmente le parole di Fedro: “ebbe il buon cuore di salvarlo liberandolo e mandandolo a casa. Quel ragazzo, ormai anziano, se ancora vive lo deve a mio padre”.
Memorie
Memorie legate a questa strage
luogo della memoria a Caldarola
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Caldarola
Descrizione: Museo della Resistenza
luogo della memoria a Montalto di Cessapalomb
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Montalto di Cessapalomb
Descrizione: A Montalto di Cessapalombo è stata intitolata una via ad Agostino Mazzetti.
lapide a Caldarola, piazza Vittorio Emanuele
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Caldarola, piazza Vittorio Emanuele
Descrizione: A Caldarola, in piazza Vittorio Emanuele II è stata posta una lapide che ricorda l’uccisione di Mazzetti: “In questa colonna il 19 febbraio 1944 fu ucciso Agostino Mazzetti reo di aver amato la libertà”.