Descrizione
Località cimitero, Fabriano, Ancona, Marche
Data 2 maggio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Il gruppo Lupo, di stanza a Poggio San Romualdo e a Lentino, per ragioni di sicurezza, a causa dell’intensificarsi dei rastrellamenti tedeschi, è costretto dal CLN a sciogliersi, malgrado la contrarietà del suo comandante, Bartolo Chiorri. Di essi, il 30 aprile 1944, Elvio Pigliapoco e Ivan Silvestrini cadono in un’imboscata e sono fatti prigionieri dal milite Amleto De Vitis dalle parti del paese di Melano. Il 2 maggio successivo, dopo essere stati vanamente interrogati, vengono fucilati a ridosso delle mura di cinta del cimitero di Santa Maria. A raccogliere le ultime parole di Silvestrini, paradossalmente, è don David Berrettini, il parroco di Marischio fucilato dai tedeschi il successivo 19 giugno. Prima di morire, ha la possibilità di scrivere la seguente coraggiosa lettera ai suoi genitori, tuttora conservata dalla sorella Giuliana: “Cara mamma e babbo caro, il destino mi è stato avverso, pazienza. Vengo fucilato, ma non tremo e, come non tremo io, non dovete neppure voi. Vado dallo zio che mi aspetta. Siate forti come lo sono io. Vi bacio tutti, un abbraccio particolare alla piccola Giuliana. Addio. Ivan”.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Antonio Gobbi e Amleto De Vitis, contumaci, vengono condannati all’ergastolo e a trent’anni di prigione nel processo di Ancona del 1947. Adriana Barocci viene condannata a morte in Ancona nel 1947; nel 1949, a Firenze, viene condannata all’ergastolo; nel 1953, a Perugia, viene assolta per insufficienza di prova dal delitto di omicidio continuato e dal delitto di collaborazionismo militare per estinzione della pena in seguito ad amnistia.
Tribunale competente: Procura Militare di Roma, Sezione crimini di guerra.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria dei fatti è condivisa.
Scheda compilata da Terenzio Baldoni
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2019-01-02 11:07:26
Vittime
Elenco vittime
Pigliapoco Elvio, nato in Ancona il 28/09/1925, qualifica Partigiano caduto, Distaccamento Lupo (05/03/1944 – 02/05/1944), grado Sotto tenente.
Silvestrini Ivan, nato a Fabriano il 2/071924, paternità Reclus, qualifica Partigiano caduto, Distaccamento Lupo (20/01/1944 – 02/05/1944), grado Sotto tenente.
Elenco vittime partigiani 2
Pigliapoco Elvio,
Silvestrini Ivan
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Adriana Barocci
Nome Adriana
Cognome Barocci
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile ausiliaria dattilografa nelle file della GNR, è nota con l’appellativo di “belva di Fabriano” per la sua attività di collaboratrice e delatrice. È accusata di aver partecipato alla fucilazione dei due partigiani e del partigiano Giuseppe Pili, quindi di aver concorso all’arresto del dott. Engles Profili.
Note procedimento Subì tre processi per diversi reati, tra cui quello di “concorso nel delitto di omicidio continuato per aver, insieme ad altri, cagionato la morte di Ivan Silvestrini ed Elvio Pigliapoco, partecipando alla loro fucilazione avvenuta a Fabriano il 2 maggio 1944”. Adriana Barocci viene condannata a morte in Ancona nel 1947; nel 1949, a Firenze, viene condannata all’ergastolo; nel 1953, a Perugia, viene assolta per insufficienza di prova dal delitto di omicidio continuato e dal delitto di collaborazionismo militare per estinzione della pena in seguito ad amnistia. Tribunale competente: Procura Militare di Roma, Sezione crimini di guerra.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Fabriano
Amleto De Vitis
Nome Amleto
Cognome De Vitis
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note procedimento il milite Amleto De Vitis subì tre processi per diversi reati, tra cui quello di “concorso nel delitto di omicidio continuato per aver, insieme ad altri, cagionato la morte di Ivan Silvestrini ed Elvio Pigliapoco, partecipando alla loro fucilazione avvenuta a Fabriano il 2 maggio 1944”. Amleto De Vitis, contumace, viene condannato all’ergastolo e a trent’anni di prigione nel processo di Ancona del 1947. Tribunale competente: Procura Militare di Roma, Sezione crimini di guerra.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Fabriano
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Fabriano, cimitero di Santa Maria
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Fabriano, cimitero di Santa Maria
Descrizione: Nel luogo esatto in cui avvenne la fucilazione, le vecchie mura del cimitero di Santa Maria (oggi inglobate nel nuovo cimitero), è stato innalzato nel primo dopoguerra (sconosciuta è la data esatta) un imponente sacrario dedicato ai martiri della Resisten
onorificenza alla città a Fabriano
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Ubicazione: Fabriano
Anno di realizzazione: 1978
Descrizione: Il 25 aprile 1978 Fabriano è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valore Militare.