Cantiano, 17.05.1944

(Pesaro e Urbino - Marche)

Descrizione

Località Cantiano, Cantiano, Pesaro e Urbino, Marche

Data 17 maggio 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 3

Numero vittime uomini 3

Numero vittime uomini adulti 3

Descrizione: Il 17 maggio 1944 i fascisti fucilarono a Cantiano, nei pressi del cimitero, il valoroso partigiano ferrarese Francesco Tumiati, comandante del distaccamento Dini, e i partigiani slavi Batric Bulatovic, detto “l’avvocato” perché aveva una laurea in legge e Djuro Kuzeta, detto per assonanza “Giorgio”.
Il 5 maggio, su decisione del Comando di Brigata, era stata assaltata con un’azione combinata, la caserma di Cagli, sede della stazione dei carabinieri ma presidiata soprattutto da un drappello della Gnr, impresa che presentava molteplici difficoltà. Il compito di punta venne affidato proprio al distaccamento Dini, che sarebbe dovuto essere il primo a fare irruzione nella caserma, dove abitava anche la famiglia del maresciallo dei carabinieri, verso cui si doveva prestare una certa attenzione – particolare posto all’attenzione di tutti i patrioti. Ma a causa di un errore, l’esplosivo fece crollare non solo il portone d’entrata ma gran parte della struttura, sconvolgendo il piano d’attacco. Il presidio fascista – più precisamente gli uomini che non erano rimasti sotto le macerie – ebbe modo di aprire il fuoco e i partigiani risposero, innescando uno scontro feroce e imprevisto. Nel frattempo una parte dei partigiani, tra cui Tumiati e alcuni paesani cercarono di soccorrere i feriti, in particolare la figlia del maresciallo dei carabinieri, trovato invece morto.
L’episodio ebbe notevole eco e tutti, partigiani e civili, aspettavano la reazione dei nazifascisti, che nei giorni successivi intensificarono la loro presenza nella zona, accrescendo il clima di terrore. Il Comando di Brigata aveva diffuso l’ordine di disperdersi, nascondere le armi e allontanarsi dalla zona preferibilmente di notte e a piedi. L’appuntamento di ritrovo venne fissato per il successivo 17 maggio nella zona di San Polo, sopra Cantiano. Ma in seguito, con l’intensificarsi della repressione, il Comando revocò l’ordine di adunata sebbene, con ogni probabilità, non tutti ne vennero a conoscenza e in molti sottovalutarono la decisione. Tumiati, anche se provato per la fatica fisica e per alcuni problemi di salute, decise di recarsi all’appuntamento. Lo seguirono Bulatovic Batric e Kuzeta Djuro. Quella mattina, nei pressi della casa colonica della famiglia Rabbini, a San Polo, furono fermati da militi nazifascisti, condotti a Cantiano e sottoposti a un processo sommario. Rifiutando ogni compromesso, furono fucilati dopo poche ore.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: punitivo
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Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-08-03 09:05:19

Vittime

Elenco vittime

Il 17 maggio 1944 i fascisti fucilarono a Cantiano, nei pressi del cimitero, il valoroso partigiano ferrarese Francesco Tumiati, comandante del distaccamento Dini, e i partigiani slavi Batric Bulatovic, detto “l’avvocato” perché aveva una laurea in legge e Djuro Kuzeta, detto per assonanza “Giorgio”.
Il 5 maggio, su decisione del Comando di Brigata, era stata assaltata con un’azione combinata, la caserma di Cagli, sede della stazione dei carabinieri ma presidiata soprattutto da un drappello della Gnr, impresa che presentava molteplici difficoltà. Il compito di punta venne affidato proprio al distaccamento Dini, che sarebbe dovuto essere il primo a fare irruzione nella caserma, dove abitava anche la famiglia del maresciallo dei carabinieri, verso cui si doveva prestare una certa attenzione – particolare posto all’attenzione di tutti i patrioti. Ma a causa di un errore, l’esplosivo fece crollare non solo il portone d’entrata ma gran parte della struttura, sconvolgendo il piano d’attacco. Il presidio fascista – più precisamente gli uomini che non erano rimasti sotto le macerie – ebbe modo di aprire il fuoco e i partigiani risposero, innescando uno scontro feroce e imprevisto. Nel frattempo una parte dei partigiani, tra cui Tumiati e alcuni paesani cercarono di soccorrere i feriti, in particolare la figlia del maresciallo dei carabinieri, trovato invece morto.
L’episodio ebbe notevole eco e tutti, partigiani e civili, aspettavano la reazione dei nazifascisti, che nei giorni successivi intensificarono la loro presenza nella zona, accrescendo il clima di terrore. Il Comando di Brigata aveva diffuso l’ordine di disperdersi, nascondere le armi e allontanarsi dalla zona preferibilmente di notte e a piedi. L’appuntamento di ritrovo venne fissato per il successivo 17 maggio nella zona di San Polo, sopra Cantiano. Ma in seguito, con l’intensificarsi della repressione, il Comando revocò l’ordine di adunata sebbene, con ogni probabilità, non tutti ne vennero a conoscenza e in molti sottovalutarono la decisione. Tumiati, anche se provato per la fatica fisica e per alcuni problemi di salute, decise di recarsi all’appuntamento. Lo seguirono Bulatovic Batric e Kuzeta Djuro. Quella mattina, nei pressi della casa colonica della famiglia Rabbini, a San Polo, furono fermati da militi nazifascisti, condotti a Cantiano e sottoposti a un processo sommario. Rifiutando ogni compromesso, furono fucilati dopo poche ore.

Elenco vittime partigiani 3

Tumiati Francesco
Bulatovic Batric
Kuzeta Djuro

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • onorificenza alla città a Cantiano

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Ubicazione: Cantiano

    Anno di realizzazione: 1964

    Descrizione: Alla città di Cantiano è stata concessa la Medaglia di bronzo al valor civile il 19 febbraio 1964 con la seguente motivazione: “Sempre mantenendo intatta la sua fede negli ideali di Libertà e di Patria, sopportava, durante l’ultimo conflitto bellico, grav

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Francesco Tumiati ricevette la Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Accorso quale semplice partigiano nelle file di una Brigata Garibaldina, raggiungeva, per valore dimostrato, il grado di comandante di distaccamento. Coraggioso

  • luogo della memoria a Cantiano

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Cantiano

    Descrizione: A Francesco Tumiati è stata intitolata una via a Cantiano.

  • Clicca qui per maggiori informazioni

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Cantiano, luogo dell\'uccisione

    Descrizione: Sul luogo della fucilazione a Cantiano, accanto al cimitero, fu eretto nel 1991 un monumento in loro onore. Il testo dell’epigrafe: “In memoria dei caduti per la libertà Tumiati Francesco med. d’oro Bulatovic Batric slavo Kuzeta Giuro slavo fucilati in qu

Bibliografia


Comitato provinciale dell'ANPI Pesaro (a cura di), Secondo risorgimento: Albo d'oro dei caduti nella lotta di liberazione della provincia di Pesaro e Urbino, 1943-1944, Societa Tipografica modenese, Modena s.d.
Silvia Cuppini, Giacomo De Marzi, Paola Desideri, La memoria storica tra parola e immagine. I monumenti celebrativi nella provincia di Pesaro e Urbino dal Risorgimento alla liberazione, catalogo a cura di Marcello Tenti, QuattroVenti, Urbino 1995.
Ruggero Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Affinità elettive, Ancona 2008.
Lotta partigiana e antifascismo nel comune di Cantiano, Comune di Cantiano, ANPI Pesaro e Urbino, Cantiano-Pesaro 1998.
Francesco Lupatelli, Cronache partigiane. Luglio 1943 – luglio 1944, Cagli 2000.
Umberto Marini, La resistenza nel Candigliano, Metauro, Fossombrone 2000.
Andrea Martocchia, I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana: storie e memorie di una vicenda ignorata, Odradek, Roma 2011.
Gaetano Tumiati, Morire per vivere. Vita e lettere di Francesco Tumiati medaglia d’oro della resistenza, Corbo Editore, Ferrara, Roma 1995.

Sitografia


www.storiamarche900.it/main?p=storia_territorio_cagli
www.storiamarche900.it/main?p=storia_territorio_cantiano

Fonti archivistiche

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, Fondo Ricompart - Ufficio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani, Marche, schedario e pratica n. 2514 (Tumiati Francesco).
Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche (in copia), Notiziari GNR, E/2, b. 1, fasc. D, “Contro i ribelli – Pesaro 12.5.1944”.