Descrizione
Località Frazione Vintebbio, Serravalle Sesia, Vercelli, Piemonte
Data 2 luglio 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini adulti 2
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: Dopo il periodo della zona libera, dal 2 luglio 1944 tedeschi e fascisti ritornano in Valsesia; uno dei percorsi per il loro passaggio prevede l’attraversamento della frazione Vintebbio di Serravalle Sesia per via diretta e passando per Lozzolo. Il primo episodio di una stagione di stragi ed eccidi di cui fu responsabile il tenente delle SS italiane Guido Pisoni si verificò proprio in tale occasione, verso le ore 11. In azione di rastrellamento il Pisoni con alcuni suoi uomini fece irruzione nella casa del vecchio contadino Giacomo Riotti, semicieco e semisordo, in via Marconi; rinvenendo nascosti due partigiani ospitati nelle adiacenze dell’abitazione, il Pisoni si scaraventava su di loro trucidandoli a pugnalate e freddando il Riotti con colpi di pistola alla nuca; i due partigiani furono derubati di un paio di scarpe, dei documenti, di denari e oggetti di valore. Il Pisoni diede poi fuoco all’abitazione procurando un danno di 600mila lire senza curarsi dei morti; il Riotti fu avvolto dalle fiamme. Dopo il crimine il Pisoni si incontrò a Serravalle con un sacerdote e gli dichiarò che avrebbe ucciso tutti quelli che si fossero trovati nella casa di Vintebbio. La denuncia dell’episodio giunse alla Procura generale militare Tribunale supremo militare il 9 marzo 1946, con l’accusa di omicidio e di aiuto al nemico; oltre al Pisoni è accusato un maresciallo tedesco non identificato. Il processo, celebrato presso la CAS di Vercelli si concluse con la condanna a morte del Pisoni in contumacia (sentenza del 21 luglio 1946). Gli atti furono trasferiti al Tribunale di Torino per il giudizio d’appello che non ebbe corso a causa della latitanza del Pisoni.
Modalità di uccisione: fucilazione,arma da taglio,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Corte d’Assise straordinaria di Vercelli, sentenza del 21 luglio 1946: Guido Pisoni condannato a morte in contumacia.
Il processo cumulava le responsabilità del Pisoni riguardo agli episodi di Alagna (id. 3807) e Borgosesia (id. 3802) e altri.
Annotazioni: Dubbi sulle modalità di uccisione dei due partigiani: secondo alcune testimonianze furono fucilati, secondo altre furono aggrediti con il pugnale e trucidati
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Episodio poco conosciuto, non è commemorato. Sulla figura del ten. Pisoni e le sue attività in Valsesia c’è memoria condivisa
Scheda compilata da Enrico Pagano e Bruno Maida
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-23 16:43:16
Vittime
Elenco vittime
Paracchini Mario, di Antonio, nato e residente a Romagnano, classe 1924.
Perissinotto Italo Mario, di Antonio , nato a Zenson di Piave (Tv) il 06.06.1923, residente a Casapinta (Bi).
Riotti Giacomo, fu Eusebio e fu Piaso Maria, nato a Vintebbio il 05.03.1872 e ivi residente, contadino
Elenco vittime civili 1
Riotti Giacomo
Elenco vittime partigiani 2
Paracchini Mario
Perissinotto Italo Mario
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Waffen-Grenadier-Brigade der SS (Ital. 1), poi 29. Waffen-Grenadier-Division der SS (italienische Nr. 1)
Tipo di reparto: Waffen-SS
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Guido Pisoni
Nome Guido
Cognome Pisoni
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Guido Pisoni di Gaspare e Codani Giuseppa, n. Milano 26.12.1915, coniugato con Liliana Gabrielli il 9 maggio 1940 in Massa Marittima (Gr); imputato e condannato in contumacia dalla CAS di Vercelli per vari reati, tra cui l’eccidio di Alagna. Di lui non si seppe più nulla dopo la liberazione; il 5 luglio 1950 la moglie e i due figli furono cancellati dai registri dell’anagrafe di Milano perché emigrati a Buenos Aires.
Note procedimento Corte d’Assise straordinaria di Vercelli, sentenza del 21 luglio 1946: Guido Pisoni condannato a morte in contumacia. Il processo cumulava le responsabilità del Pisoni riguardo agli episodi di Alagna (id. 3807) e Borgosesia (id. 3802) e altri.
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto SS italiane reparto non precisato
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Serravalle Scrivia, frazione Vintebbio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Serravalle Scrivia, frazione Vintebbio
Descrizione: Presenza di lapide presso la casa in cui si svolsero i fatti in frazione Vintebbio