Atri di Teramo 17-11-1943

(Teramo - Abruzzo)

Descrizione

Località Atri, Atri, Teramo, Abruzzo

Data 17 novembre 1943

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: La città di Atri offrì alla resistenza italiana un valoroso antifascista: Francesco Martella.
Artigiano ciabattino nel 1924 si trasferì da Atri nei pressi di Verona. Sognando una vita più libera e decorosa nel 1930 emigrò a Parigi, dove partecipava alle attività antifasciste. Nel 1936 si recò in Spagna per combattere come volontario a fianco delle forze comuniste. In seguito alla resa repubblicana, tornato a Parigi, venne arrestato dalla polizia di Pétain e nell’ottobre del 1940 venne trasferito a Verona. In ultimo fu costretto al confino nell’isola di Ventotene dove accolse con speranza la notizia della caduta di Mussolini. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 viene liberato e dal 9 all’11 dello stesso mese, a Roma, a fianco ad un gruppo di franchi tiratori si oppose ai nazisti. In seguito rientrato in Atri si adoperò nelle file dei patrioti locali e fu a capo di una banda partigiana. Infatti nel litorale Atri-Silvi-Montesilvano, al confine tra Teramo e Pescara, nell’autunno/inverno 1943 due nuclei partigiani si opponevano all’occupazione nazista: la brigata “Villa” dal nome di battaglia del suo comandante Camillo D’Isidoro e il gruppo “Francesco Martella”. Dopo la vittoria di Bosco Martese (25/09/1943) il gruppo di insorti teramani, collegati con i nuclei della costa, furono costretti a disgregarsi e ad affrontare la dura repressione nazifascista. Nei primi giorni di ottobre Martella partecipò ad una riunione partigiana, in cui regalò preziosi consigli circa la guerriglia, nonostante decise di non darsi alla macchia. Nella notte del 17 novembre 1943 i fascisti repubblichini lo uccisero nella sua casa paterna, nel centro storico di Atri. Il corpo della vittima fu deriso, offeso, oltraggiato per le vie del paese. In seguito furono accusati politici dell’epoca, iscritti al PNF, che nel secondo dopoguerra avrebbero dominato il panorama politico atriano a capo della DC. Non furono mai trovate le prove della colpevolezza. Si parlò di documenti fatti sparire a Teramo.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: 18 marzo 1947 la Corte d’Assise speciale di Teramo celebrò il processo a carico di Francesco Di Francesco e Giuseppe Pietropaolo. Il primo fu assolto, il secondo ritenuto responsabile e condannato a venti anni di reclusione. I mandanti non sono mai stati identificati.
L'8 settembre 1945 Iorini Defendente venne arrestato a Torino. Dovette rispondere dell’omicidio di Francesco Martella e di Ercole Vincenzo Orsini.

Annotazioni: Nei documenti dell’AUSSME si impone la responsabilità alla Gestapo.
Esecutori materiali e mandanti furono italiani.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria dell’omicidio nella città di Atri è ben consolidata.

Scheda compilata da Alessia D\'Innocenzo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-02-26 14:57:34

Vittime

Elenco vittime

Martella Francesco

Elenco vittime antifasciste 1

Martella Francesco

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Gestapo

Tipo di reparto: Polizei

Scuola allievi ufficiali GNR di Orvieto

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Di Francesco Francesco

  • Giuseppe Pietropaolo

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Atri, Piazza Francesco Martella

  • lapide a Atri, Piazza Francesco Martella

  • onorificenza alla città a Teramo

  • commemorazione a Atri

Bibliografia


Casa della cultura “Carlo Levi” Teramo, La Resistenza nel Teramano, Edizioni Abruzzo oggi, Teramo, 1975, pp. 80-82.
Costantino Felice, Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo, Donzelli Editore, Roma, 2014, p. 217.
Costantino Felice, Guerra Resistenza Dopoguerra in Abruzzo. Uomini, economie, istituzioni, F. Angelo, Milano, 1993, p.180.
Violenze e rappresaglie nazifasciste allegato a Anni di guerra: Teramo 1943-1944: fascismo, resistenza, liberazione: mostra storico-documentaria: aula magna del Convitto nazionale, Teramo, 19 novembre- 3 dicembre 1994, Deltagrafica, Teramo, 1994.
Sandro Melarangelo, La resistenza a Teramo. Documenti e immagini, D’Abruzzo-Menabò, Ortona, 2013, p. 125.
"La Riscossa", 8 settembre 1945

Sitografia


DHI Roma, La presenza militare tedesca in Italia 1943-1945.
http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=12115
http://www.indialogo.info/index.php?option=com_content&view=article&id=430:la-commenorazione-di-francesco-martella-una-occasione-mancata&catid=12&Itemid=105
http://www.indialogo.info/index.php?option=com_content&view=article&id=613:francesco-martella-una-vita-per-la-liberta&catid=12&Itemid=105
http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2004/04/01/CM7PO_CM703.html

Fonti archivistiche

Fonti

ACS, ACC, s. 245. bob. 1228 B, fot. 55.0
ACS, Casellario politico dello stato, b. 3090, f. 60293.
AS Teramo, Prefettura, Gabinetto, 3° versamento, b. 30, f. 1, s.f. 5A.
AS Teramo, Prefettura, Gabinetto, 3° versamento, b. 51, f. 2.
AUSSME, Fondo 1.1, b. 2132 bis.