Descrizione
Località Piazza del Gallo o Piazza San Cassiano (ora Piazza San Giovanni Bosco), Biella, Biella, Piemonte
Data 21 dicembre 1943 - 22 dicembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 7
Numero vittime uomini 7
Numero vittime uomini adulti 7
Descrizione: La causa della rappresaglia è incerta: alcuni autori la attribuiscono alla morte di due soldati tedeschi (un ufficiale e un graduato) da parte dei partigiani del distaccamento "Bandiera" nei pressi del bivio di Tollegno, avvenuta il mattino del 21 dicembre 1943. Un terzo soldato tedesco (secondo alcune fonti si trattava di una SS italiana) fu ucciso a Biella tra il quartiere Riva e la chiesa di San Cassiano. Per rappresaglia la sera del 21 dicembre sono prelevati alcuni avventori del bar Savona di via Quintino Sella in Biella, mentre il gestore, Angelo Cena, è ucciso sul posto, e altri civili catturati nei dintorni. Portati all’Hotel Principe, sede del comando tedesco, insieme ai due partigiani catturati nel pomeriggio nei pressi di Pavignano, mentre proteggevano la ritirata dei loro compagni del distaccamento “Mameli”, sono sottoposti a torture e interrogatori. La mattina del 22 dicembre sono condotti in piazza San Cassiano e fucilati. Alfredo Baraldo, colpito non mortalmente, sfugge anche al colpo di grazia e dopo qualche tempo riesce a togliersi dal mucchio di cadaveri e raggiungere il vicino albergo del Gallo; medicato successivamente da don Tricerri, prete reggente di San Cassiano, si avvierà verso la pianura, raggiungendo la propria famiglia.
Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie
Annotazioni: Risulta ferito e deceduto in ospedale il 24 dicembre anche Arnaldo Marin. Non esistono tuttavia elementi che correlano la sua morte a questo episodio.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Divisioni sull’individuazione delle modalità di uccisione del tedesco o italiano delle SS in Biella: alcune fonti parlano di scontro a fuoco, altre parlano di uccisione da parte di un civile
Scheda compilata da Enrico Pagano
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-06-24 11:47:46
Vittime
Elenco vittime
Carlo Gardino, di 51 anni, fattorino
Norberto Minarolo, nato a Prlaungo il 06.06.1894, ivi residente, agricoltore
Aurelio Mosca, nato a Torino il 28.10.1920, ivi residente, lattoniere, all’epoca marinaio in licenza
Pietro Mosca, nato a ?? il 19.01.1892, residente a Pralungo (Bi), operaio cardatore
Francesco Sassone, nato a Lignana (Vc) il 18.10.1888, residente a Biella, manovale
Basilio Bianco, nato il 12 novembre 1924 a Grimaldi (Cs), ivi residente, già soldato nel 53° reggimento fanteria di Biella, sbandato dopo l’8 settembre ’43 e entrato nel distaccamento “Mameli”, poi V divisione Garibaldi, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”
Angelo Cena, nato a Chivasso il 10.04.1901, residente a Biella, esercente, civile; ucciso il 21 sera al bar Savona di via Quintino Sella
Elenco vittime civili 5
Carlo Gardino
Norberto Minarolo
Pietro Mosca
Francesco Sassone
Angelo Cena
Elenco vittime partigiani 1
Basilio Bianco
Elenco vittime militari 1
Aurelio Mosca
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Biella, Piazza Giovanni Bosco
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Biella, Piazza Giovanni Bosco
Descrizione: cippo in piazza san Giovanni Bosco a Biella
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Commemorazione annuale a cura dell’amministrazione comunale e dell’AnpiCommemorazione annuale a cura dell’amministrazione comunale e dell’Anpi