Processi e sentenze
Tribunali militari
Alcuni processi per crimini di guerra commessi dalle forze naziste sul territorio nazionale sono celebrati da Tribunali militari italiani già nei primi anni del dopoguerra. Per quanto il numero dei procedimenti dibattuti in questa prima fase si dimostri limitato a non più di una quindicina di casi, alcuni di essi affrontano capi d’imputazione eccellenti: quali l’eccidio delle Fosse Ardeatine nel processo al tenente colonnello Herbert Kappler; le stragi di Monte Sole, Bardine San Terenzo, Valla e Vinca nel processo al maggiore Walter Reder; l’eccidio di Padule di Fucecchio nel processo al maggiore Josef Strauch.
Una seconda e tardiva fase processuale si apre invece a partire dalla metà degli anni Novanta del Novecento e comprende un numero maggiore di procedimenti dibattuti presso i Tribunali militari italiani. L’avvio di questi processi è collegato al rinvenimento presso la sede della Procura generale militare di Palazzo Cesi – nel corso delle indagini condotte per il processo contro il capitano SS Erich Priebke nel 1994 – di 695 fascicoli d’indagine sui crimini di guerra nazisti e fascisti,commessi durante la seconda guerra mondiale in Italia indebitamente archiviati all’inizio degli anni Sessanta.
Corti d’Assise Straordinarie
Le Corti d’Assise Straordinarie istituite subito prima della Liberazione – con Decreto Legge Luogotenenziale n. 142 del 22 aprile 1945 – sono organismi giudiziari provinciali formati da corti popolari. Ad esse è delegato nell’immediato dopoguerra il giudizio sui delitti fascisti e la definizione delle relative sanzioni. Competenti anche in merito ai crimini fascisti commessi nel corso del Ventennio, si occupano in particolare di giudicare imputati accusati di ‘collaborazionismo con il tedesco invasore’ durante il periodo della Repubblica sociale Italiana.
Per quanto lo specifico campo di giudizio delle Corti d’Assise Straordinarie – in seguito trasformate in Sezioni speciali di Corte d’Assise – risulti sensibilmente limitato dalla promulgazione dell’amnistia il 22 giugno 1946, tali organismi giudiziari speciali restano operanti in Italia dai primi mesi del dopoguerra alla fine del 1947.