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Procedimento | Corti d'Assise Straordinarie

Corte d'Assise - Sezione Speciale - Ferrara, sentenza 16 del 1946-04-11

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Sezione 1 - Organo giudicante
Autorità giudiziaria: Corte d'Assise - Sezione Speciale - Ferrara
Composizione del collegio

Presidente: Giuseppe Peveri
Giudici popolari: Enrico Ferretti, Giovanni Cavallari, Guido Genesini, Luciano Caselli.
Procura


N. fascicolo: Reg gen 14/46

Sentenza: 16
Data: 1946-04-11
Sezione 2 - Fatti contestati

  1. Tipologia: Delazione,Furto,Imputazione di ruolo,Omicidio,Persecuzione politica,Persecuzione razziale,Rastrellamento,Repressione antipartigiana,Tortura (Uccisione di disertore,Uccisione di renitente alla leva,Partecipazione a plotone d’esecuzione ) (Uccisione di partigiani, antifascisti, organizzazione di plotone di esecuzione)
    Data inizio: 8 / 9 / 1943
    Data inizio: 25 / 4 / 1945
    Luogo: Ravenna; Ascoli Piceno; Ferrara; Bagnacavallo; Provincia di Teramo; Copparo; Cento; Francolino; Pavonara di Francolino; Provincia de l\'Aquila; Mandria di Migliarino;
    Descrizione: Imputazioni: Giuseppe Altini: 1° Di collaborazionismo coi nazifascisti art. 1. 3 DLL 22.4.1945 n. 142 art. 5 DLL 27.7.1944 n. 159 in relazione all’art. 51 DPLMG, per avere dopo l’8 settembre, nella qualità di segretario federale e capo di provincia; a) Svolto in Ravenna attività di propaganda per la ricostruzione del fascio repubblichino interessandosi per il reclutamento e l’arruolamento dei primi nuclei di fascisti in accordo col comando germanico b) Fatto arrestare in Ascoli Piceno, 18 cittadini di sentimenti antifascisti c) Ordinato il sequestro di 22 apparecchi radio in danno di cittadini antifascisti di Ascoli Piceno, fra cui quelli di proprietà di Paolucci Serafino, De Leo Francesco e Campobasso Francesco; d) Ordinato l’arresto del dr. Giuseppe Sangiorgi, fatto eseguire dalla questura del tempo a mezzo del centurione Ferretti, commissario di Bagnacavallo. e) Segnalato al Capo della Provincia di Teramo la presenza di prigionieri inglesi, canadesi, americani e sudafricani, nascosti in varie località di quella provincia allo scopo di farli catturare f) Dato il proprio consenso affinché dalle carceri di Copparo venissero prelevati da parte dei tedeschi 19 detenuti che furono deportati in Germania; g) Dimostrato faziosità nei confronti del pretore di Cento dr. Gizzi Mario comunicandogli per lettera che “non avrebbe più risposto della sua incolumità personale se avesse continuato a mantenere un atteggiamento manifestamente antifascista.” h) Autorizzato il comando provinciale della gnr di Ferrara a convocare un presunto Tribunale che condannò vari antifascisti tra cui Zerbini Nevio, Mazzacurati Bruno e Robustini Renato alla pena capitale dando disposizioni per l’esecuzione della condanna a morte e per le modalità di essa. 2) Del delitto di cui agli art. 317, 110 CP per avere in Ascoli piceno, e con concorso di Ravaglia Ubaldo abusato della qualità di capo Provinciale e valendosi dello stesso Ravagli, suo segretario particolare, preteso la consegna, da parte del vice presidente dell’ente Provinciale Assistenza sig. Paoletti Ulderico, di m. 1300 di doppie lane sequestrare alla ditta ebraica Cingoli Foà, distraendo la stoffa e il ricavato di essa a profitto proprio e del proprio segretario. 3) Del Delitto di cui agli art. 624, 625, n.1 3 2, 110 CP per avere in Ferrara, nel febbraio 1945, epoca di cui rivestiva la qualità di Capo Provincia, sottratto, in concorso col Ravagli Ubaldo suo segretario particolare, mobili, biancherie, utensili ed altro sottraendoli dalla casa di abitazione dell’ebrea Vanda Levi, in danno di questa e di Ferretti Natale commettendo un reato mediante effrazione. Enzo Visioli: 1 Collaborazionismo con i nazi-fascisti art. 1 DLL 22.4.1945 n. 142 art. 5 dll 27.10.1944 n.159 in relazione all’art. 51 CPMG, per avere in Ferrara dopo l’8 settembre nella qualità di questore a) Disposto e diramato le ricerche per l’arresto di un capitano inglese fuggiasco, del Capitano Giorgi Valerio, che agiva al servizio degli alleati, dle tenente di Stato Maggiore Margaritonda Giuseppe, nonché per la vigilanza del tenente di Vascello Plazzotta Francesco Luciano, che svolgeva attività in favore del CLN. b) Sottoposto e consegnato il 27.3.1944 al capo della provincia Vezzalini un elenco di persone schedate per sentimenti antifascisti su cui doveva cadere la rappresaglia nella eventualità di azioni contro militari della GNR. c) Prescelto il 10.8.1944 i nomi di persone schedate per antifascismo e detenute nelle carceri di Ferrara, sulle qualit dovevano cadere la rappresaglia che fu eseguita dopo la mrote del M.llo di PS Mario Villani. d) Avuto parte attiva, nella sua qualità di questore di Ferrara; nei fatti del 14.11.1943 (eccidio di Ferrara) ordinando e facendo eseguire l’arresto od il fermo di 78 persone, stillando di proprio pugno il relativo elenco. e) Approvato ed apprezzato i sistemi di indagini e di torture ai quali il commissario di PS Carlo De Sanctis era solito sottoporre i detenuti politici, essendo a conoscenza die metodi adottati dal subordinato dei quali ispirava la condotta. 2 Del delitto di cui all’art. 378 CP per avere nella sua qualità di questore di Ferrara, favorito i mandati ed esevutori dell’eccidio di Goro avvenuto il 27.3.1944, omettendo di denunciare i colpevoli a lui noti. Ravaglioli Giovanni 1 Di collaborazionismo con i nazifascisti art.1 n. 5 DLL 22.4.1945 n. 142 art. 5 DLL 27.7.1944 n. 159 in relazione all’art. 51 CPMG per avere in Ferrara dopo l’8 settembre nella qualità di tenente colonnello comandante della GNR di Ferrara. a) Rivestito la qualità di ufficiale superiore con comando effettivo di truppe della GNR e con funzioni politico militari b) Disposto le ricerche del maggiore di Fanteria Capitani Mario, del generale Vito Corsi, del sottotenente dei CC Parisi Angelo e di numerosi ufficiali, sottufficiali e soldati, sbandati e renitenti di leva, ordinando il loro arresto, e l’avviamento ai reparti armati della pseudo RSI contribuendo in tal mood a prolungare la permanenza sul suolo italiano del tedesco invasore ed incrementando le efficienze militari del nemico. c) Richiesta la convocazione e nominati i giudici componenti di uno pseudo tribunale militare che in Copparo condannò alla pena di morte Nevio Zervini, Bruno Mazzanti, e Renato Robustini, ed a pene detentive di varia durata numerose altre persone di sentimenti antifascisti. d) Bastonato e minacciato di fucilazione farinelli Dante successivamente condannato per attività antifascista ad anni 30 di reclusione, in Vicenza. 2 Del Delitto di cui agli art. 575, 577 n. 3, 61 n. 1 e 2, 110,112 n. 2 e 3, 81 pp CP per avere in Ferrara il 2.12.1944 in concorso con Chiarelli renati ed altri, con premeditazione ordinato che a titolo di rappresaglia per lo scoppio di un ordigno esplosivo nella caserma della GNR di Berra fucilati i partigiani Finotti Jaures, Tagliatti Severino, e Mingozzi Emilio e Galli Noradino, promovendo e organizzando la cooperazione nel reato delle persone che materialmente lo eseguirono, dirigendo l’attività e determinando a commetterlo persona a lui subordinata per ragioni di grado. Commettendo il reato in funzione della collaborazione con i nazifascisti agendo per motivi obiettivi. Arnaldo Rossi: 1 Di Collaborazionismo con i nazifascisti art. 1 n. 3 DLL 22.4.1945 n. 142 art. 5 CPMG per avere dopo l’8 settembre rivestito la qualità di commissario federale presso la federazione fascista. 2 Del delitto di cui all’art. 317 CP per avere in Ferrara , verso la fine di gennaio 1944, nella qualità di Vice Questore di Ferrara, indotto Marco Ravagli, depositario della argenteria sottratta alle rapine dei tedeschi, ed appartenente al reggimento Lancieri di Firenze a consegnarli l’argenteria stessa che poi distrasse a proprio profitto. Altini Giuseppe = Visioli Enzo = Ravaglioli Giovanni = Rossi Arnaldo= del delitto di cui agli art. 575, 577 n. 3, 61 n.1 e 2 110; 112 p.p. CP per avere in Ferrara il 10.8.1944 in concorso fra loro, con premeditazione e col pieno consenso di tutti e 4, concertato e disposto che a titolo di rappresaglia per la morte del M.llo di PS Mario Villani venissero uccisi mediante fucilazione alla schiena e senza alcun giudizio i sette cittadini detenuti nelle carceri di Ferrara perché avversi al fascismo provvedendo ed organizzando la cooperazione nel reato dando le disposizioni sul luogo e sulle modalità d’esecuzione dell’eccidio nel quale trovarono la morte Sivieri Tersilio, Draghetti Guido, Piccoli Anacleto, Squarzanti Renato. Commettendo il reato in funzione della collaborazione coi nazifascisti ed agendo per motivi obbietti. Con l’aggravante di cui all’art. 112 n. 3 CP per Visioli per avere nell’esercizio della sua autorità di questore di Ferrara determinati commettere il reato agenti della polizia a lui soggetti per ragioni di dipendenza. D’Angelo Giuseppe – Torri Silvano – Gagliardi Alberto – Gamberoni Giorgio – Padtore Giuseppe – Carvi Mario -Benati Antonio – Mazzacurati Cesare – Ferdinando De Marco – Felice Marce – Leonello Artioli – Ferrari Adelson – Carani Aldo – Agnelli Battista – Govoni Otello 1 Di Collaborazione con nazifascisti art. 1 DLL 22.4.1945 art. 5 DLL 27.7.1944 n. 159 in relazione all’art. 51 CPMG per avere in Ferrara l’11.8.1944 partecipato ad un plotone di esecuzione. 2 del delitto di cui all’art. 110, 575 CP per avere il 10.8 1944 in Ferrara, quali componenti di un plotone di esecuzione cagionato la morte di Sivieri Tersilio, Draghetti Guido; Bighi Romeo e Squarzanti Renato. Mario Cervi – Torri Silvano – Gamberoni Giorgio – Berti Antonio – Carani Aldo Del delitto di cui al n.1 per avere in particolare; Il Torri: sequestrati un apparecchio radio a Borghi Edmea introducendosi in concorso con altri a mano armata il 5.2.1944m nel domicilio di quest’ultima ed essersi appropriato, in occasione di operazione di polizia per la repressione di reati annonari, di generi ed effetti sequestrati. Il Berti: partecipato al rastrellamento a Francolino di renitenti che furono deportati in Germania, prelevato dal carcere due detenuti che furono fucilati alla Certosa e prestato opera di informatore presso l’UPI. Il Carani: dimostrato faziosità e crudeltà nei confronti di Squarzanti Renato e degli altri condannati della Certosa sui quali continuò a sparare anche dopo che erano morti. Il Cervi: partecipato a rastrellamento di renitenti in località Pavonara di Francolino ed in locali pubblici di Ferrara, maltrattato detenuti politici e per essersi appropriato di generi ed effetti sequestrati in occasione di operazioni di polizia annonaria operate al fermo di 4 ebrei. Il Gamberoni: Proceduto in Ferrara all’arresto, unitamente a tale Casoni e a tale Ravani, di Magoni Giovanni il quale fu fucilato a Bologna perché antifascista. Altini e Visioli: inoltre (contestati in udienza): di omicidio ai sensi degli art. 575, 577 n.3, 61 n.1 e 2, 110, 112, pp. CP, per avere in Ferrara il 20.8.1944 in concorso tra loro, con premeditazione disposto che venissero uccisi Cazzato Donato e Zanella Mario, il primo quale presunto autore dell’uccisione del M.llo Villani di PS disponendo che essi venissero fucilati senza alcun giudizio. Commettendo il reato in funzione della collaborazione col tedesco invasore essendo stato il Cazzato considerato partigiano. Fatto punibile ai sensi degli art. 5 DLL 27.7.1944 n. 159 e art. 51 CPMG. Il Ravaglioli: il fatto di avere nel luglio 1944 consegnato il detenuto politico Plinio Cozzi alla Feldgendarmeria ed alle SS tedesche le quali il 16.4.1945 comunicano il decesso del Cozzi senza specificare le cause. Il Cervi: il fatto di avere nel luglio 1944 maltrattato il Ferrari, il detenuto politico Cozzi Plinio di sentimenti comunisti. L’Altini: di collaborazione coi nazifascisti per avere il 3.1.1944 segnalato al capo della provincia di Aquila la presenza nella zona di Castel del Monte e di villa S. Lucia ed alle falde del Gran Sasso d’Italia la presenza di prigionieri alleati con lo scopo di farli arrestare. Il Visioli: 1) di Collaborazionismo coi nazifascisti (art. 1 DLL 22.4.1945 n. 142 e 51 CPMG) per avere inviato in data 24.9.1944 una lettera al comando provinciale della GNR di Ferrara con la quale si compiaceva del risultato del conflitto a fuoco tra i militi della GNR e partigiani nella zona Mandria di Migliarino 2) per avere il 21.10.1944 minutato una lettera al tribunale Speciale di Copparo con la quale si dava disposizione sulle esecuzioni della sentenza capitale, le modalità di essa, pronunciata dal Tribunale Speciale di Copparo a carico di Zerbini Nerio, Robustini Renato e Mazzacurati Bruno. Il Rossi: 1) Di avere richiesto a Tortonesi Carlo un uomo di sua fiducia da inviare a Modena per il fermo di Giuseppe Franceschini; 2) per avere permesso e tollerato che uomini alel sue dipendenze maltrattassero dei detenuti politici; 3) per avere proposto da deportare sottoponendo al capo Vezzalini relativi elenchi. Il Torri: di avere ordinato la scarcerazione del detenuto politico Giovanni Balestra che doveva essere fucilato alla Certosa.

Sezione 3 - Parti lese

Numero: 131
Elenco: Serafino Paolucci Francesco De Leo Francesco Campobasso, dr. Giuseppe Sangiorgi, dr. Mario Gizzi (pretore di Cento), Ente Provinciale Assistenza Ascoli Piceno, Ditta Cingoli Foà, Vanda Levi, Natale Ferretti, Cap. Valerio Giorgi, Ten. di Stato Maggiore Giuseppe Margaritonda, Ten, di Vascello Franceso Luciano Piazzotta, Magg. Mario Capitani, Gen. Vito Corsi, Sottoten. CC Angelo Parisi, Nevio Zerbini, Bruno Mazzanti, Renato Robustini, Jaures Finotti, Severino Tagliati, Emilio Mingozzi, Noradino Galli, Marco Ravagli, Tersilio Sivieri, Guido Draghetti, Anacleto Piccoli, Renato Squarzanti, Romeo Bighi, Edmea Borghi, Giovanni Magoni, Donato Cazzato, Mario Zanella, Sig. Ferrari, Plinio Cozzi,
Ebrei: 6
Sezione 4 - Imputati

Giuseppe Altini

Enzo Visioli

Giovanni Ravaglioli

Arnaldo Rossi

Giuseppe D\'Angelo

Silvano Torri

Mario Cervi

Adelson Ferrari

Alberto Gagliardi

Giorgio Gamberoni

Antonio Berti

Aldo Carani

Cesare Mazzacurati

Ferdinando De Marco

Felice Marca

Leonello Artioli

Battista Agnelli

Giuseppe Pastore

Otello Govoni